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«Mural», «murales»
Inviato: sab, 18 mag 2024 12:08
di G. M.
Treccani:
murale2 s. m. [dallo spagn. (pintura) mural «pittura murale», con mutamento di genere] (al plur., e talora erroneamente anche al sing., è spesso adoperata in ital. la forma plur. spagn. murales). – Rappresentazione pittorica di scene per lo più d’ispirazione social-popolare, eseguita, anche a più mani, su muri, facciate di edifici, grandi pannelli di materiale vario, generalm. posti in luoghi aperti, in cui la semplicità, spontanea o voluta, del tratto, insieme con la vivacità dei colori, creano un effetto di grande immediatezza visiva: il m. di Cerignola dedicato a Di Vittorio; i murales di Siqueiros, di Diego Rivera; gli abitanti del quartiere hanno raccontato la loro storia in grandi murales.
DOP:
mural [sp. muràl] s. m. («dipinto murale»); pl. murales [muràles] — usato più che altro il pl.; err. però murales come singolare — anche adatt. in murale [muràle], col pl. -li
Re: «Mural», «murales»
Inviato: sab, 18 mag 2024 20:01
di Lorenzo Federici
Ho sentito diverse volte murale usato anche da professori e persone colte. Murales, anche per il singolare, mi sembra la forma predominante tra i meno istruiti.
Re: «Mural», «murales»
Inviato: mer, 28 ago 2024 20:57
di Lato
A me, quelli che stanno lì ad indicarmi col ditino perché dico un murales mi stanno un po' antipatici. Poiché il sostantivo italiano murale, adattamento dello spagnolo mural, deve avere la forma plurale murali, o dico «due murali di Banksy» (possibile, soprattutto da queste parti) oppure dico «due murales di Banksy» con maggiori probabilità di essere inteso al volo da tutti. Volendo usare il termine spagnolo per maggiore chiarezza (anche se la lingua italiana e quella spagnola sono molto vicine in questo caso e non ci sarebbero ragioni per una reale incomprensione, il termine spagnolo porta con sé maggiore espressività) considero il plurale, unica forma conosciuta in lingua italiana, invariabile (impropriamente, lo so, ma invariabile è nella lingua italiana la maggior parte delle parole straniere, e anche se questo è un plurale nella lingua di origine e come tale è arrivato nella nostra, non vedo perché scandalizzarsi tanto). Invariabile lo considera il Gabrielli 2008. Il Gabrielli 2008 è solo un dizionario e i dizionari possono dire delle cose sbagliate, ma io non ho mai [mai] sentito qualcuno dire «un mural di Banksy (o di qualsiasi altro)» cioè non ho mai sentito nessuno, colto o non colto, usare in una frase in lingua italiana la forma singolare spagnola. A proposito di dizionari, mi sembra peggiore la scelta fatta dal Devoto-Oli 2020 (per inciso il dizionario che mi è più caro, nella sua edizione del 1971) che alla voce murale, sostantivo maschile, mi dice, addirittura in un riquadro esplicativo, che al plurale fa murales. Quando mai una parola italiana ha un plurale preso direttamente da una lingua straniera? E a quale regola ci si può rifare per affermare questo?
Re: «Mural», «murales»
Inviato: gio, 29 ago 2024 10:54
di Millermann
La mia preferenza istintiva va proprio all'accoppiata
murale/murales. Da dove viene questo singolare? Semplice: è una retroformazione, come spiega chiaramente
questa risposta della Crusca.
Vediamo anche che cosa ci mostra
Ngram Viewer. Ebbene, anche la ricerca nel
corpus gugoliano conferma che l'accoppiata in questione è la piú frequente. Naturalmente, ben venga l'uso di
murali anche al plurale, ma fare la giusta scelta per il singolare mi sembra la cosa piú importante.

Re: «Mural», «murales»
Inviato: gio, 29 ago 2024 13:54
di brg
Sono d'accordo con Lato su questo punto.
Le parole straniere in italiano sono indeclinabili.
Quello di "murales" non è l'unico, né il primo esempio di parola straniera plurale usata anche per il singolare in italiano: "tuareg" è notoriamente un plurale, il cui singolare sarebbe "targhi" (
targui in francese).
C'è una differenza di uso tra "murale" e "murales": il primo viene usato per indicare generici dipinti murali (e dovrebbe avere il plurale "murali"), mentre il secondo viene usato pressoché esclusivamente per indicare opere artistiche (o presunte tali) che si rifanno al "
muralismo messicano". Si trovano infatti testi che usano "murale" per indicare una pittura rupestre preistorica, oppure una decorazione pittorica per interni, anche se è una decalcomania: tutti casi nei quali non si userebbe il termine "murales".
L'unica buona ragione per usare "murale" con plurale "murales" è l'ignoranza: in un ambito culturale medio "murales" è facilmente riconosciuto come un plurale spagnolo, per cui il parlante, che vuol darsi un tono, si inventa un singolare pseudo-spagnolo "murale". Sbagliando.
Re: «Mural», «murales»
Inviato: lun, 14 ott 2024 9:51
di brg
Segnalo che è apparso un articolo sul sito dell'ANSA intitolato "
Un murales per i Vigili del fuoco". L'esordio dell'articolo è: «è stato inaugurato oggi il murales "Il Grande Gigante Pompiere"».
Re: «Mural», «murales»
Inviato: lun, 14 ott 2024 10:00
di Infarinato
brg ha scritto: lun, 14 ott 2024 9:51
Segnalo che è apparso un articolo sul sito dell'ANSA intitolato "Un murales per i Vigili del fuoco".
Nihil sub sole novum, ahinoi…

Re: «Mural», «murales»
Inviato: mer, 16 ott 2024 13:28
di Carnby
Fuori tema
Per quanto riguarda i plurali strampalati «all’iberica» e usati al singolare, oltre al *murales, ci dovrebbero essere anche *l’incas, *l’indios, *il silos, *il viados.