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Pronuncia dei suoni AFI usati metalinguisticamente

Inviato: sab, 01 giu 2024 20:31
di Lorenzo Federici
Prendo una frase da un mio intervento recente.
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 01 giu 2024 18:12 Resto ancora dubbioso sul suono /w/ intervocalico [...]
Voi come pronunciate quel simbolo «/w/» o qualsiasi altro suono? [(w)ˈwə], [(w)ˈwa] oppure [a(w)ˈwa]?

Immaginando di togliere la parola suono, nel primo e secondo caso scriverei «sul /w/» (così come il whisky), nel terzo «sull'/w/».

La prima maniera si rifà al modo di pronunciare le lettere che uno impara istintivamente dalle elementari; varie volte ho sentito dire [lakˈkə] e [lagˈgə] o [latˈtʃə] e [ladˈdʒə] per la pronuncia delle due espressioni la g e la c, pronunce che si riferivano ai due suoni di queste due lettere.

La seconda e la terza sono quelle usate come esempio dei suoni dell'AFI nelle varie pagine.

Re: Pronuncia dei suoni AFI usati metalinguisticamente

Inviato: dom, 02 giu 2024 14:46
di Carnby
Io chiamo /j/ iod e /w/ vau.

Re: Pronuncia dei suoni AFI usati metalinguisticamente

Inviato: dom, 02 giu 2024 17:01
di Lorenzo Federici
Mentre tutti gli altri suoni come li chiama? Col nome della corrispondente lettera italiana?

Re: Pronuncia dei suoni AFI usati metalinguisticamente

Inviato: dom, 02 giu 2024 17:51
di valerio_vanni
Io spontaneamente sono portato a usare il femminile.

Diciamo pure "una vocale, una consonante" etc?

Re: Pronuncia dei suoni AFI usati metalinguisticamente

Inviato: dom, 02 giu 2024 20:05
di Millermann
Quel che Lorenzo vuol sapere (se ho inteso bene) non è come chiamiamo i suoni usando il loro nome, che sia quello della lettera italiana (la a, la vu, la zeta) o quello del fono usato nell'AFI (la fricativa alveolare sonora, o che so io), bensì come li «riproduciamo» quando li pronunciamo metalinguisticamente in una frase.

Ad esempio, mettiamo che io voglia pronunciare la frase seguente:
«Nel mio dialetto esistono alcuni foni non presenti in italiano, che sono [c], [ç] e [ʂ]» (ed è vero! ;))
Come dovrei pronunciare la parte rappresentata graficamente con i simboli [c], [ç] e [ʂ]?

Io direi che il modo piú accettabile sarebbe proprio quello impiegato nelle pagine guichipediane, e cioè [ca], [ça] e [ʂa] oppure, col raddoppiamento, [acˈca], [açˈça] e [aʂˈʂa]. :)
Nel mio caso, escluderei lo scevà, che non facendo parte del mio dialetto farebbe confusione, anziché essere d'aiuto. Invece forse spontaneamente ci metterei, come vocale d'appoggio, una i.

Allora potrei dire cosí:
«Abbiamo il suono [ci] in /'canu/, cioè piano, [çi] in /'çumi/ (fiume) e [ʂi] in /'ʂata/, cioè strada. E quindi passeggiamo /'ʂata 'ʂata 'çumi 'çumi 'canu 'canu/!» :mrgreen: