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«Nonchalance»
Inviato: gio, 23 ago 2007 22:32
di Marco1971
Ci sono vari sostituti già nella lista, che a tutti soneranno triti e sciapi, per cui molti continueranno a risciacquarsi le ageusiche papille coll’orgasmico termine francese. Ma siccome non m’arrendo mai molto facilmente e qualche speranza ancor nutro, rendo noto a chi potrebbe non saperlo che esiste in italiano
noncalenza – e al solo pronunciarlo la lingua s’irrora:
Il Battaglia ha scritto:Noncalènza, sf. Letter. Trascuratezza, mancanza di cura, di preoccupazione; scarsa o nessuna cura del proprio interesse. – Anche: atteggiamento, talvolta ostentato, che rivela distacco, freddezza, disprezzo; indifferenza.
[...] = Deriv. Da noncalere; cfr. anche fr. nonchalance.
Vediamo se a qualcuno garba...
Inviato: gio, 23 ago 2007 23:05
di arianna
A me garba sì, però viene piú spontaneo
noncuranza, come ho sempre detto, o forse non hanno proprio lo stesso significato?

Inviato: gio, 23 ago 2007 23:16
di Marco1971
In certi contesti potrebbe andare, cara Arianna; ma, come si evince dai traducenti del Boch, noncuranza è piú vicino a insouciance, négligence, laisser-aller.
Inviato: gio, 23 ago 2007 23:44
di arianna
Marco1971 ha scritto:...insouciance, négligence, laisser-aller.
Pure questi nel dizionario?
Grazie per la puntualizzazione, Marco

Inviato: ven, 24 ago 2007 0:08
di Marco1971
Di nulla, Arianna.
Ma no, quelli sono i traducenti di
noncuranza nel dizionario bilingue di Raoul Boch.

Inviato: ven, 24 ago 2007 12:54
di Marco1971
Voglio citare alcuni esempi letterari di noncalenza, cosí, per il gusto del bello scrivere e per vedere la parola inserita in un contesto. (Tra parentesi esistono anche l’aggettivo noncalente e il verbo noncalere.)
Tante volte meritò il principato elettivo quante rifiutollo, non per disprezzo, ma per noncalenza. (Frugoni)
Presa tra due dita della tremula destra una di quelle fulve monete che son vittime cordiali al necessitoso, baciatala con vezzo ironico, ad un sorriso di noncalenza la ripose nel dorato disco. (Idem)
Simil razza di gente si trascura col disprezzo e con la noncalenza si mortifica. (Idem)
Senti che le redini son tese e da uno che sa maneggiarle, cosí da permettersi la noncalenza, la strafottenza del giocherellare colla frusta. (Boine)
Sebbene accada ch’io via non mi curi del disfatto mistero e, mago ostinato, vi finga un noncalente reale. (Idem)
Inviato: lun, 27 ago 2007 9:35
di Federico
Tra l'altro non è difficile capirne il significato, conoscendo il verbo (non cale: il resto è ben raro).
E in effetti c'è una certa differenza rispetto a noncuranza, dal momento che la cura implica sempre un fare, e lo scaldarsi no.