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«Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 10:44
di G. M.
Treccani:
shopperšòpë〉 s. ingl. [der. di (to) shop: v. shopping] (pl. shoppersšòpë∫〉), usato in ital. al masch. – Capiente sacchetto di plastica o di carta resistente (detto anche shopping bag «borsa per gli acquisti»), fornito di manici e spesso con scritte pubblicitarie, che i negozî e i grandi magazzini forniscono ai clienti per il trasporto della merce acquistata.
Segnalo un articolo di oggi della Crusca, «Busta, sacchetto, borsa della spesa... o shopper, a firma di Miriam Di Carlo.

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 11:34
di brg
Sporta.

Faccio notare che lo "shopper", come peraltro le sporte tradizionali, spesso è di tessuto.

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 11:39
di Infarinato
brg ha scritto: ven, 14 giu 2024 11:34 Faccio notare che lo "shopper", come peraltro le sporte tradizionali, spesso è di tessuto.
Non è sempre vero: l’uso (ça va sans dire, folle) varia da regione a regione… :roll:

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 15:35
di Millermann
Vale la pena ricordare (come fa anche l'articolo della Crusca, del resto) che shopper è il solito pseudoanglicismo, visto che in inglese designa la persona che compra, e non la borsa della spesa, che sarebbe piuttosto una shopping bag.
Se in un supermercato mi dovessero chiedere «vuole uno shopper?», la prossima volta risponderò: «Veramente, qui lo shopper sarei io...» :lol:

Per quanto riguarda i vari «traducenti» (si fa per dire, ovviamente, visto che sono i termini piú usati), ne avevamo parlato anche in questo filone;)

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 17:24
di Freelancer
Strano che nessuno - inclusa Miriam di Carlo - abbia notato che l'uso di shopper era stato già osservato da Arrigo Castellani in Morbus Anglicus, quindi nel 1987.

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 17:30
di Carnby
Infarinato ha scritto: ven, 14 giu 2024 11:39 Non è sempre vero: l’uso [...] varia da regione a regione…
Qui da me lo shopper è di plastica biodegradabile e ha un costo, diciamo, di 5 o 10 centesimi. Nessuno lo chiama shopper, anche se così è scritto sullo scontrino, tutti dicono sacchetto e basta. Non è sottile come quello del fruttivendolo o della farmacia ma è comunque più fragile di quelli in uso fino a una quindicina di anni fa. Io, tendenzialmente non lo uso, dato che al supermercato porto la borsa termica o altrove una borsa di tessuto.

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 22:57
di valerio_vanni
Carnby ha scritto: ven, 14 giu 2024 17:30
Infarinato ha scritto: ven, 14 giu 2024 11:39 Non è sempre vero: l’uso [...] varia da regione a regione…
Qui da me lo shopper è di plastica biodegradabile e ha un costo, diciamo, di 5 o 10 centesimi. Nessuno lo chiama shopper, anche se così è scritto sullo scontrino, tutti dicono sacchetto e basta.
Idem (sono andato a vedere sullo scontrino, non ci avevo mai fatto caso).
Non è sottile come quello del fruttivendolo
Quello del fruttivendolo, di solito, è più spesso.
o della farmacia ma è comunque più fragile di quelli in uso fino a una quindicina di anni fa.
Quello della farmacia ha subito la stessa involuzione di quello dei supermercati.

Re: «Shopper»

Inviato: ven, 14 giu 2024 23:15
di Carnby
valerio_vanni ha scritto: ven, 14 giu 2024 22:57 Quello del fruttivendolo, di solito, è più spesso.
Sì, ho sbagliato, volevo dire quello del reparto ortofrutta.

Re: «Shopper»

Inviato: sab, 15 giu 2024 0:00
di Lorenzo Federici
Io ricordo d'aver sentito shopper come sinonimo di borsa di tela.

Re: «Shopper»

Inviato: sab, 15 giu 2024 1:57
di Asimiami
Freelancer ha scritto: ven, 14 giu 2024 17:24 Strano che nessuno - inclusa Miriam di Carlo - abbia notato che l'uso di shopper era stato già osservato da Arrigo Castellani in Morbus Anglicus, quindi nel 1987.
Stavo pensando alla stessa cosa; leggendo il titolo di questo filone ho pensato fosse una rivisitazione del celeberrimo articolo castelliano.

Mi ritrovo disorientato nel discuterne, non l'avevo mai udito fuori dall'articolo in questione (nonostante la Crusca affermi: «Questo pseudoanglismo è impiegato soprattutto dalle nuove generazioni»), d'altronde non ho vissuto nella generazione di Castellani, dalle nostre parti lo chiamiamo sacchetto e il forestierismo mi pareva, e pare, condannato al disuso.