«Haiku», «haikai»
Inviato: dom, 16 giu 2024 17:11
Treccani:
), con quell'-ù che mi pare appropriata per esprimere la piccolezza e la grazia di questa forma poetica. Oggi però ho sentito qualche registrazione della pronuncia giapponese (1, 2, 3), e come adattamento potrebbe starci anche àico (pl. -chi, cfr. glauco ~ glauchi), che però non mi convince moltissimo come suono (soprattutto al plurale).
La maggior parte delle lingue, europee e non solo, fa adattamenti solo minimi e mantiene generalmente la u finale, accentata o no. Spagnolo haiku, haikú o haikai, francese haïku o haïkaï.
Pareri?
Lo adatterei e finora nel mio uso l'ho adattato come aicù (sperando che Carnby mi perdoni l'ennesimo /ai/ fuor d'accentohaikai 〈haikai〉 (o haiku 〈haiku〉) s. giapp. – Genere poetico della letteratura giapponese, che consta di soli tre versi di 5, 7 e 5 sillabe, e che ha trovato imitatori nella poesia europea contemporanea, spec. in quella «pura» francese e in quella italiana postdannunziana, miranti a una essenzialità quasi epigrammatica.
La maggior parte delle lingue, europee e non solo, fa adattamenti solo minimi e mantiene generalmente la u finale, accentata o no. Spagnolo haiku, haikú o haikai, francese haïku o haïkaï.
Pareri?