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«Ratatouille»
Inviato: mar, 02 lug 2024 16:37
di G. M.
Treccani:
ratatouille 〈ratatùui〉 s. f., fr. (propr. «intingolo grossolano, cucina grossolana»). – Pietanza a base di peperoni, pomodori, zucchine e cipolle cotti in olio, tipica della cucina francese.
Il
De Mauro ha
ratatuia dato come corrispondente senza precisazioni (...e dà anche l'accezione di «accozzaglia, ammasso disordinato di cose eterogenee | fig., confusione, disordine»).
Il
GDLI ha
ratatuia e
ratatuglia ma solo nel significato di «[a]mmasso disordinato di cose; confusione»; la citazione riportata però ha anche un'accezione alimentare.
C'è anche la variante
rattutaglia, «[a]ccozzaglia di persone male in arnese».
Re: «Ratatouille»
Inviato: sab, 06 lug 2024 11:15
di Millermann
G. M. ha scritto: mar, 02 lug 2024 16:37Il
GDLI ha
ratatuia e
ratatuglia ma solo nel significato di «[a]mmasso disordinato di cose; confusione»; la citazione riportata però ha anche un'accezione alimentare.
Entrambi citati di passata
qui, convinti che fossero traducenti validi della pietanza francese. E in effetti lo sono, checché ne dica il
GDLI.
La
ratatuia è un piatto tipico ligure (ma anche piemontese, in ogni caso delle nostre regioni piú vicine alla Francia) chiamato anche
rattatuia. È sicuramente il termine italiano piú diffuso (e l'unico presente sul corpo gugoliano, anche se a debita distanza da quello francese).
Ratatuglia invece è termine piú generico, non connotato regionalmente. Non indica solitamente un piatto tipico, ma può riferirsi a qualsiasi ricetta fatta, come quella francese, con verdure miste tagliate e saltate in padella.

Re: «Ratatouille»
Inviato: sab, 06 lug 2024 13:31
di Carnby
Ma siamo sicuri che ci sia questa differenza tra ratatuia e ratatuglia? Il Guarnaschelli Gotti dà solo ratatouille in francese, credo quindi che entrambi le voci italiane possano essere usate per tradurla.
Re: «Ratatouille»
Inviato: mar, 23 lug 2024 20:43
di Graffiacane
Re: «Ratatouille»
Inviato: mar, 23 lug 2024 23:17
di Carnby
Per il Guarnaschelli Gotti il fricandò e la ratatouille sono due cose differenti. Però glossa ratatouille come «ragoût di verdura» per cui, forse, si può dire ragù di verdura.
Re: «Ratatouille»
Inviato: mer, 24 lug 2024 0:16
di domna charola
Carnby ha scritto: mar, 23 lug 2024 23:17
Per il Guarnaschelli Gotti il
fricandò e la
ratatouille sono due cose differenti. Però glossa
ratatouille come «
ragoût di verdura» per cui, forse, si può dire
ragù di verdura.
Ragù di verdura fa il paio con la carbonara vegetariana... tipico piatto che non c'entra nulla col nome e che i non carnivori si ostinano a voler chiamare così
Il ragù sin dal Basso Medioevo è un piatto di carne, e si accompagna poi nella nostra cucina all'idea di condimento, nella fattispecie della pasta o del riso. Anche quando nasce come pezzo di carne intero, quindi riconducibile a un secondo piatto, è però sottinteso che viene fatto per usarne il sugo come condimento.
Si tratta dei due elementi costitutivi del concetto di ragù, e la preparazione di verdure in questione non presenta né l'uno né l'altro.
Re: «Ratatouille»
Inviato: mer, 24 lug 2024 8:05
di Carnby
Comunque lo stesso «ragoût di verdura» (anzi «ragout» di verdura) compare anche nel Piccinardi, che in effetti è una versione più compatta del Guarnaschelli Gotti.
Re: «Ratatouille»
Inviato: mer, 24 lug 2024 11:10
di Millermann
Anche se non sono un esperto, vorrei provare a fare un po' di chiarezza, perché non mi sembra che i traducenti finora proposti siano ugualmente accettabili.
In particolare, credo d'aver capito che:
- Ratatuia: va bene, anche se è piú indicato per il piatto tipico ligure e piemontese che per quello francese. Cosí pure rattatuia.
- Ratatuglia: sarebbe il traducente migliore, se non suonasse popolare e non avesse anche il significato di «accozzaglia, confusione».
- Rattutaglia: no, non è usato come termine culinario.
- Fricandò di verdure: va bene, a patto d'usare esattamente questa dicitura. Il semplice fricandò no, ché in francese è una nota pietanza di carne.
- Fricò [di verdure]: altro nome accettabile, in alternativa al precedente. È una versione italiana (marchigiana, ma anche romagnola) dello stesso piatto.
Si può usare anche senza ulteriore specificazione, ma attenzione all'accento: da non confondere col seguente!
- Frico: non va bene. È un piatto friulano differente, un tortino a base di patate e formaggio.
- Ragú di verdure: non è adatto. Anche se, in teoria, una ratatouille è un «ragoût di verdure», in pratica tra i due c'è una bella differenza concettuale. La prima è un contorno tagliato a grossi pezzi e rosolato in padella, il ragú è invece un condimento per la pasta, spesso cotto in salsa di pomodoro, e con verdure tagliate a cubetti piccoli.
Riassumendo, se al ristorante vogliamo come contorno una
ratatouille, a seconda della zona in cui ci troviamo e del tipo di locale, per me le scelte si riducono a ordinare una
ratatuia, un
fricandò di verdure oppure un
fricò.
