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«Dentro» ~ «d’entro»

Inviato: sab, 10 ago 2024 22:36
di Carlo_Porta04
Buon giorno a tutti cruscanti,
mi chiedevo quali fossero le differenze d'uso di dentro e d'entro e se potessero essere intercambiabili come scrizioni.

Re: «Dentro» ~ «d’entro»

Inviato: dom, 11 ago 2024 8:46
di Infarinato
No, non sono intercambiabili. ;)

Re: «Dentro» ~ «d’entro»

Inviato: dom, 11 ago 2024 17:58
di Carlo_Porta04
Ergo, piú che una variante di dentro, d'entro starebbe per 'da entro' con da elisa?

Re: «Dentro» ~ «d’entro»

Inviato: dom, 11 ago 2024 20:22
di Infarinato
No, sta per di entro, cioè «di dentro».

Re: «Dentro» ~ «d’entro»

Inviato: dom, 11 ago 2024 23:46
di Carlo_Porta04
Allora come si spiegherebbe che nello Zingarelli, nella voce entro, compaia il punto "da entro" col simbolo di espressione arcaica e si adduca una citazione dantesca con d'entro?

Re: «Dentro» ~ «d’entro»

Inviato: lun, 12 ago 2024 19:00
di Millermann
Se possiamo fidarci del dizionario Gabrielli in Rete, alla voce entro è spiegato in modo chiaro che d'entro può avere due distinti significati:
1) Come preposizione, vale da dentro;
2) Con valore aggettivale (invariabile) significa interno (quindi, letteralmente, di dentro).

Maggiori approfondimenti potrà trovare nella voce dell'Enciclopedia dantesca Treccani. A mio parere, si può concludere che d'entro (come preposizione) può valere indifferentemente di/da dentro, ma sempre con valore di moto da luogo (che in italiano moderno si costruisce preferibilmente col «da», ma non cosí ai tempi di Dante). ;)

Ora, giusto per completezza, invento un paio di frasi (piú verosimili di quelle dantesche) con le due accezioni:
1) Quando mi sono avvicinato ho sentito un rumore che proveniva d'entro la stanza.
2) Il cellulare lo tengo sempre nella tasca d'entro del giaccone.

Le frasi suonano comunque arcaizzanti, e le userei unicamente nello scritto, ché essendo d'entro e dentro omofoni, a volerle pronunciare si rischia d'apparire, anziché eruditi, sgrammaticati! :lol: