Per il De Mauro:
Gli altri vocabolari sono all'incirca sulla stessa linea.dif|fu|sio|nà|le
agg.
TS scient., che riguarda un fenomeno di diffusione
Sembrerebbe quindi un aggettivo di uso molto limitato, ma è evidente che siamo di fronte al fenomeno della crescente coniazione di aggettivi in -ale per casi in cui si sarebbero usate in passato altre forme, come – in questo caso – un semplice complemento di specificazione: «lei saprà meglio di me che potere di diffusione ha oggidí la tivvú» (non ho invece capito se sarebbe appropriato diffusivo, che alcuni vocabolari definiscono genericamente «relativo a diffusione», ma sembrerebbe principalmente «atto a diffondere o a diffondersi»).
Non so se quest'analisi sia corretta, tuttavia è quella di Franco Fochi: per quanto non condivisa il suo catastrofismo (su questo e altri punti), condivido il suo senso di fastidio.
Sono solo?