Pagina 1 di 2

Due termini

Inviato: lun, 03 set 2007 10:20
di LCS
Gentili utenti,

purtroppo non posso consultare i miei dizionari cartacei, e quelli in rete non mi aiutano.

Conoscete il significato di queste due parole?

casuidici e stacce.

Compaiono entrambi nella seguente frase (sottolineature mie):
Greci e romani non vi hanno seme, e quanto alla Vita Nuova, non è altro che il fiore perfetto della poesia d'amore medievale, donchisciottesca e mistica, dei casuidici Cavalcanti e Guinizzelli, dei Rudel e dei Vital e dei Ventadour di Provenza, incantevoli, convenzionali eppure matti come le stacce.
In tal modo s'esprime Vernon Lee nel suo "Genius Loci".

Una precisazione. Dovrebbe esistere un popolare "gioco delle stacce" consistente nel lanciare delle pietre tonde e piatte (stacce) contro un mattone appoggiato a terra su una delle superfici minori per farlo cadere; oppure nel lanciare le suddette stacce il più vicino possibile ad un'altra pietra che funge da boccino.

Ringrazio e auguro buona giornata

Re: Due termini

Inviato: lun, 03 set 2007 10:34
di Infarinato
LCS ha scritto:Gentili utenti,

purtroppo non posso consultare i miei dizionari cartacei, e quelli in rete non mi aiutano.

Conoscete il significato di queste due parole?

casuidici e stacce.
Il primo mi sa di refuso per causidici (pl. di causidico). Staccia, poi, è un termine obsoleto che significa «trave», ma qui se ne fa probabilmente un uso metaforico/dialettale/gergale che ignoro… :roll:

Inviato: lun, 03 set 2007 10:52
di LCS
Grazie Infarinato.

Per il primo, avevo pensato anche io ad un refuso; tuttavia, seppur riferito ad autori che hanno lasciato componimenti che sono il manifesto della loro poetica (o addirittura di uno Stile tutto Nuovo), non è termine che mi piace veder loro accostato.

Sul secondo, ritengo parimenti che si tratti di un'espressione dialettale (ed infatti ripongo speranze in qualche frequentatore esperto in dialetti...).

Inviato: lun, 03 set 2007 14:11
di u merlu rucà
Staccia significa, in alcuni dialetti, setaccio. Potrebbe, dunque, essere questo il significato, in quanto esiste l'espressione (dialettale, non saprei su due piedi se anche italiana) matto come un crivello (che è una specie di setaccio), immagine ripresa dal movimento dell'oggetto. Mi riprometto di indagare meglio.
Per quanto riguarda casuidico, non sono sicuro, ma mi pare che esista in portoghese. Attendo lumi da brasilian dude.

Inviato: lun, 03 set 2007 14:18
di Bue
u merlu rucà ha scritto: matto come un crivello
Povero Roberto!

Inviato: lun, 03 set 2007 15:37
di u merlu rucà
Bue ha scritto:
u merlu rucà ha scritto: matto come un crivello
Povero Roberto!
:shock: Absit iniuria verbis! :lol:

Inviato: lun, 03 set 2007 15:53
di bubu7
u merlu rucà ha scritto:Per quanto riguarda casuidico, non sono sicuro, ma mi pare che esista in portoghese. Attendo lumi da brasilian dude.
Risposta del DLPO: A palavra não foi encontrada. :)

Inviato: lun, 03 set 2007 16:14
di u merlu rucà
bubu7 ha scritto:
u merlu rucà ha scritto:Per quanto riguarda casuidico, non sono sicuro, ma mi pare che esista in portoghese. Attendo lumi da brasilian dude.
Risposta del DLPO: A palavra não foi encontrada. :)
Su gugolo si trova. Evidentemente si tratta di errori di battitura. Il termine corretto è causidico come in italiano.

Inviato: lun, 03 set 2007 17:31
di Brazilian dude
Casuídico in portoghese non l'ho mai visto, neanche il mio dizionario. Non ho analizzato il frammento, ma non si potrebbe trattare di casuistico?

Brazilian dude

Matto come un cavallo, matto come un crivello, altri?

Inviato: mer, 27 nov 2024 11:11
di ✺✺✺ (cancellato)
u merlu rucà ha scritto: lun, 03 set 2007 14:11esiste l'espressione (dialettale, non saprei su due piedi se anche italiana) matto come un crivello (che è una specie di setaccio), immagine ripresa dal movimento dell'oggetto.
Conoscete altre similitudini che associno la follia a animali (come il cavallo, per la sua irrequietezza) o cose?

Re: Matto come un cavallo, matto come un crivello, altri?

Inviato: mer, 27 nov 2024 12:05
di G. M.
✺✺✺ ha scritto: mer, 27 nov 2024 11:11 Conoscete altre similitudini che associno la follia a animali (come il cavallo, per la sua irrequietezza) o cose?
Fuori come un balcone.
Fuori tema
Mi perdoni un piccolo consiglio. Come sicuramente è già stato detto alla sua incarnazione precedente —ora non ritrovo l'intervento preciso—, per mantenere ordinati e più facilmente consultabili gli scambi in questa piazza è buon uso aprire filoni nuovi per nuovi argomenti anziché deviarne di già esistenti con continui fuoritema… Che fatica le costa? Può anche citare vecchi interventi nell'apertura d'un nuovo filone, se trova utile ricollegarsi a discorsi già aperti. :wink:

Re: Matto come un cavallo, matto come un crivello, altri?

Inviato: mer, 27 nov 2024 13:11
di ✺✺✺ (cancellato)
G. M. ha scritto: mer, 27 nov 2024 12:05
✺✺✺ ha scritto: mer, 27 nov 2024 11:11 Conoscete altre similitudini che associno la follia a animali (come il cavallo, per la sua irrequietezza) o cose?
Fuori come un balcone.
Giusto! Con anche le varianti sul tema, sempre su elementi architettonici esterni calpestabili: fuori come un poggiolo, fuori come un poggio, e in Veneto anche fuori come un pergolo (che da loro vale anche come balcone/poggiolo, oltre che come pulpito. E infine anche fuori come un geranio e fuori come un coppo).

Re: Matto come un cavallo, matto come un crivello, altri?

Inviato: mer, 27 nov 2024 13:19
di Ferdinand Bardamu
✺✺✺ ha scritto: mer, 27 nov 2024 13:11Giusto! Con anche le varianti sul tema, sempre su elementi architettonici esterni calpestabili: fuori come un poggiolo, fuori come un poggio, e in Veneto anche fuori come un pergolo (che da loro vale anche come balcone/poggiolo, oltre che come pulpito. E infine anche fuori come un geranio e fuori come un coppo).
Pèrgolo per balcone non l’ho mai sentito: non fa parte della mia competenza nativa, né si trova nei lessici del veronese in mio possesso. Da me si dice pogiólo, con una parziale italianizzazione, perché quella /ʤ/ dovrebbe essere o /j/ o /ʣ/.

Nel mio dialetto si dice anche fóra come na ténca (=tinca). Non so perché si chiami in causa questo pesce… :?

Re: Matto come un cavallo, matto come un crivello, altri?

Inviato: mer, 27 nov 2024 13:42
di ✺✺✺ (cancellato)
Ferdinand Bardamu ha scritto: mer, 27 nov 2024 13:19
✺✺✺ ha scritto: mer, 27 nov 2024 13:11Giusto! Con anche le varianti sul tema, sempre su elementi architettonici esterni calpestabili: fuori come un poggiolo, fuori come un poggio, e in Veneto anche fuori come un pergolo (che da loro vale anche come balcone/poggiolo, oltre che come pulpito. E infine anche fuori come un geranio e fuori come un coppo).
Pèrgolo per balcone non l’ho mai sentito: non fa parte della mia competenza nativa, né si trova nei lessici del veronese in mio possesso. Da me si dice pogiólo, con una parziale italianizzazione, perché quella /ʤ/ dovrebbe essere o /j/ o /ʣ/.
Interessante, quindi solo in alcune Province venete, almeno stando al De Mauro: https://dizionario.internazionale.it/parola/pergolo «1. RE ven., poggiolo, balcone»
Ferdinand Bardamu ha scritto: mer, 27 nov 2024 13:19 Nel mio dialetto si dice anche fóra come na ténca (=tinca). Non so perché si chiami in causa questo pesce… :?
Curioso che sia con fuori e non con matto (che si potrebbe spiegare semmai con i guizzi improvvisi dei pesci)

Re: Matto come un cavallo, matto come un crivello, altri?

Inviato: mer, 27 nov 2024 17:39
di domna charola
✺✺✺ ha scritto: mer, 27 nov 2024 13:42
Interessante, quindi solo in alcune Province venete, almeno stando al De Mauro: https://dizionario.internazionale.it/parola/pergolo «1. RE ven., poggiolo, balcone»
A Venezia pergolo è proprio quello che chiamiamo balcone o poggiolo. Si usava correntemente in casa delle zie e anche mia nonna lo usava, tutte native di Venezia-venezia, cioè non della terraferma.