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«Ürümqi»
Inviato: gio, 17 ott 2024 15:33
di G. M.
Treccani:
Ürümqi
Città della Cina (fino al 1979, Ürümch’i; 1.401.990 ab. nel 2003), capoluogo della regione autonoma dello Xinjiang Uygur, ai piedi del Tian Shan, sulla via di collegamento con il Kazakistan. Giacimenti di carbone e petrolio. Industrie siderurgiche, metalmeccaniche, alimentari e chimiche. In passato, era nota con il nome di Tihua.
Il nome si trova scritto anche
Urumqi,
Urumchi. Il nome cinese è 乌鲁木齐
Wūlǔmùqí.
In uiguro, se ciò che leggo in Rete è affidabile, il nome si pronuncia pressappoco [yrymˈʧi].
Si potrebbe adattare come
Uruncì; ma, se ho capito bene, in uiguro l'accento non è fenomatico e cade sempre sull'ultima vocale (come in francese, in soldoni), per cui anche un
Urunci (/-ru̍-/) sarebbe legittimo.
Nel corpo librario gugoliano al momento non c'è moltissimo:
- un Urumcì nel 1940 (L'Universo, vol. XXII; anteprima non visibile, forse un errore di riconoscimento ottico dei caratteri);
- svariati Urumci, con un picco nel 1938;
- nessun Uruncì;
- Urunci nel 1902, 1934, 1940 (due volte), 1941, 1945, 1947, 1960, 2005. Potrebbero esserci altre attestazioni; per tutti i casi, le anteprime sono non visibili o molto limitate. Parecchi Urunci sono falsi positivi.
Re: «Ürümqi»
Inviato: gio, 17 ott 2024 18:22
di Carnby
Sui vecchi atlanti: Urumci sul Pennesi e Urumcia sul Marinelli del 1932.
Re: «Ürümqi»
Inviato: ven, 18 ott 2024 19:29
di G. M.
Di Urumcia ci sono due attestazioni (1954, 1962) ma per entrambe l'anteprima è poco o non visibile; per Uruncia una (1951), idem.
Re: «Ürümqi»
Inviato: ven, 18 ott 2024 20:43
di Millermann
Trovo comunque abbastanza strana la presenza dei toponimi
Urumcia o
Urumci su testi (o atlanti) antichi, se è vero che (dalla
guichipedia inglese, traduzione automatica revisionata da me

):
Il nome "Ürümqi" deriva dalla lingua mongola oirata e significa "bel pascolo" (oirato: Үрмч, traslitterato: Ürmç, [yrəmˈt͡ʃə]). In origine era il nome di una piccola città fondata dagli zungari di lingua oirata, un gruppo etnico mongolo.
La dinastia Qing prese Ürümqi con la forza nel 1755, durante la conquista del canato zungaro. Le forze Qing ingrandirono la città trasformandola in una città murata tra il 1763 e il 1767. Dopo aver completato l'espansione, i Qing ribattezzarono la città Dihua (cinese: 迪化; in passato traslitterato come "Tihwa"), che significa "illuminare e civilizzare". Ritenendo che il nome "Dihua" fosse denigratorio ed etnicamente sciovinista, il Partito Comunista Cinese ripristinò il nome "Ürümqi" il 1° febbraio 1954.
Perché mai, prima del 1954, sugli atlanti italiani avrebbero dovuto usare il nome "antico" della città, risalente a secoli prima?

Re: «Ürümqi»
Inviato: lun, 21 ott 2024 8:00
di G. M.
Senza sapere altro del caso, tento una prima ipotesi.
Il 1767 non è troppo addietro, siamo già nell’età moderna; allo stesso tempo è un’epoca in cui,
diversamente da oggi, è generalmente diffuso un senso di cura della lingua, per cui una coerenza secolare, nei toponimi e altro, è vista non come un disturbo ma come un valore. È possibile che il toponimo
Ürümqi, in forme simili o adattate, sia rimasto sufficientemente vivo e noto nell’uso delle lingue dei paesi vicini, e che una o più di queste abbiano fatto da «lingua ponte» (il russo?) per l’italiano, conservando quindi qua e là il toponimo in italiano.
D’altro canto, quest’ipotesi cozza un po’ col fatto che le attestazioni trovate finora sono tutte novecentesche, mentre non ne abbiamo trovate nell’Otto e Settecento.
Re: «Ürümqi»
Inviato: lun, 21 ott 2024 11:31
di brg
G. M. ha scritto: lun, 21 ott 2024 8:00
D’altro canto, quest’ipotesi cozza un po’ col fatto che le attestazioni trovate finora sono tutte novecentesche, mentre non ne abbiamo trovate nell’Otto e Settecento.
Perché ha cercato nella lingua sbagliata. In francese è pieno di
Ouroumtsi nell'ottocento e, infatti, esiste una attestazione italiana di
Urumzi nel 1858 (un tempo c'era maggior cura della lingua).
Il fatto è che le carte geografiche venivano ricopiate da altre carte e così, in particolare per i luoghi remoti, poco esplorati e poco conosciuti, si andava avanti per tradizione. Il punto qui è che Urumci è bellamente ignorata da tutte le carte antecedenti al milleottocento e che poi, ad esempio, in una carta del Dufour del 1841 si trova già "Tyhouateheau ou Ouroumtsi", cioè il nome cinese e quello mongolo. Così come nel "Viaggio a Pechino attraverso la Mongolia, nel 1820 e 1821" di Jegor Timkovskij si trova, nella traduzione francese, "Ouroumtsi" con la nota che l'imperatore l'ha elevata al rango di città di secondo grado, "tcheou", e rinominata in "Tyhoua" nel 1775. Il fatto che non fosse manco città di secondo grado spiega perché fosse ignorata. Per quanto riguarda il nome, semplicemente dubito che parlassero cinese nell'area all'epoca: "Tyhouateheau ou Ouroumtsi" è solo un "Bolzano/Bozen" di inizio ottocento.