«Enshittification»
Inviato: ven, 01 nov 2024 21:31
Si può tradurre con un banale e pulito (si fa per dire) «merdificazione», che secondo me rende benissimo e è colorita tanto quanto la parola inglese. Tra l’altro, francofoni e ispanofoni hanno creato lo stesso adattamento («(em)merdification» e «(en)mierdificación», rispettivamente)
È un neologismo usato a partire dal 2022 dal giornalista, scrittore e attivista digitale Cory Doctorow, a cui si fa risalire l’origine, anche se forse ci sono attestazioni piú vecchie. Esprime il concetto di come i prodotti e i servizî —soprattutto digitali e delle grandi corporazioni— diminuiscono di qualità col passare del tempo, una volta che le aziende hanno acquisito un numero sufficientemente ampio di utenti, il tutto nell’ottica della ricerca del massimo profitto. Volendo essere pedanti si potrebbe tradurre con «decadenza delle piattaforme», un po’ come hanno fatto anche gl’ispanofoni e i nederlandesi (tra gli altri).
Mi sembra un termine cosí facile da tradurre, eppure i giornalisti nostrani non hanno fatto neanche il minimo sforzo nel provare a proporre il banalissimo «merdificazione», lasciando il termine invariato
. Ovviamente, in codesti articoli il termine è sovente affetto da «maiuscolite». Di seguito alcuni esempi.
https://www.repubblica.it/tecnologia/20 ... 422707003/ [archiviato qui]
https://www.ilpost.it/2023/08/03/enshittification/ [archiviato qui]
https://www.stroncature.com/p/il-fenome ... tification [archiviato qui]
https://www.ninja.it/enshittification-cosa-e/ [archiviato qui]
È un neologismo usato a partire dal 2022 dal giornalista, scrittore e attivista digitale Cory Doctorow, a cui si fa risalire l’origine, anche se forse ci sono attestazioni piú vecchie. Esprime il concetto di come i prodotti e i servizî —soprattutto digitali e delle grandi corporazioni— diminuiscono di qualità col passare del tempo, una volta che le aziende hanno acquisito un numero sufficientemente ampio di utenti, il tutto nell’ottica della ricerca del massimo profitto. Volendo essere pedanti si potrebbe tradurre con «decadenza delle piattaforme», un po’ come hanno fatto anche gl’ispanofoni e i nederlandesi (tra gli altri).
Mi sembra un termine cosí facile da tradurre, eppure i giornalisti nostrani non hanno fatto neanche il minimo sforzo nel provare a proporre il banalissimo «merdificazione», lasciando il termine invariato

https://www.repubblica.it/tecnologia/20 ... 422707003/ [archiviato qui]
https://www.ilpost.it/2023/08/03/enshittification/ [archiviato qui]
https://www.stroncature.com/p/il-fenome ... tification [archiviato qui]
https://www.ninja.it/enshittification-cosa-e/ [archiviato qui]