«Cerea» e «mordivò»

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bartolo
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«Cerea» e «mordivò»

Intervento di bartolo »

Da dove giunge l'espressione di saluto piemontese "cerea"? Bruno Gambarotta, nella "Stampa" del 7 agosto scorso, racconta:

«Sul "cerea" sono fiorite leggende metropolitane: una sostiene che deriva dal greco "chairo" che significa "mi rallegro, gioisco". A sostegno di questa tesi si racconta che un cadetto di casa Savoia, per far sapere che stava studiando il greco, avesse preso a salutare tutti quelli che incontrava con il "chairo" e i torinesi, per compiacere casa reale, si erano messi a imitarlo».

Io, che non sono piemontese, ho incrociato per la prima volta questo termine sui fumetti di Jacovitti, che amava giocare cogli idiotismi. Fu sempre Jac a confondermi con un'altra parola che uscì dalla bocca di un suo personaggio: "Mordivò!": dapprima pensai a una imprecazione contro i defunti del destinatario, poi venni a conoscenza di un tristo eroe della fumettistica antisemita del regime fascista ("Assalonne Mordivò"). Ma non credo che Jacovitti si riferisse a quest'ultimo.

Qualcuno ne sa qualcosa?
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Cerea dovrebbe essere un'alterazione di signorìa.
Vittorio
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Intervento di Vittorio »

Io direi che l'etimologia di "cerea" possa essere potenzialmente corretta.
Può darsi che al tempo di quel cadetto non fosse ancora stata imposta la pronuncia erasmiana (credo che D'Annunzio non la conoscesse, ma, una volta, meravigliato, l'abbia ascoltata), perciò un "chàire", dato che il verbo "chàiro" era usato nei saluti all'imperativo ("chàire", "chàirete"), avrebbe suonato come in greco moderno: "chjère" (con j=semiconsonante). Da lì a "cere" il passo è breve. Per quella "a" non trovo spiegazioni soddisfacenti; potrebbe essere un complemento di termine (non so fino a che punto corretto) che si è fuso con la parola.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Vittorio ha scritto:Io direi che l'etimologia di "cerea" possa essere potenzialmente corretta.
«Potenzialmente», forse; realisticamente, no. ;)

L’etimologia corretta è quella ricordata poco sopra dal nostro Merlo, come ci conferma, ad esempio, il Treccani.
Vittorio
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Intervento di Vittorio »

Infatti ho usato "potenzialmente" apposta. :wink:
Con le leggende, si sa...
E avevo pure sbagliato l'accento, e da lì è partito il mio "viaggio". :lol:
Grazie del collegamento.
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bartolo
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Intervento di bartolo »

E di «mordivò» nessun avvistamento? :(
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

bartolo ha scritto:E di «mordivò» nessun avvistamento? :(
Se fosse possibile qualche ragguaglio, in merito al contesto in cui la parola mordivò è stata pronunciata dal personaggio :wink:
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bartolo
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Intervento di bartolo »

u merlu rucà ha scritto:Se fosse possibile qualche ragguaglio, in merito al contesto in cui la parola mordivò è stata pronunciata dal personaggio :wink:
Sì, ha ragione, dovrò riguardarmi le "Jac Memories". Ma vado sempre più convincendomi che il riferimento sia al personaggio del fumetto antisemita di regime. Sarebbe interessante in tal caso capire come l'autore abbia "inventato" quel cognome.
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