Il nuovo sito della Treccani
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Legga qui. Al che s’aggiunga un’impostazione «garbatamente normativa» : il Treccani non si limita come il GRADIT (a dire il vero, un po’ meno del GRADIT) a dirci tutto quello che si può dire in italiano, ma ci dice anche come dirlo meglio.Andrea D'Emilio ha scritto:Quali sono i pregi del Treccani pentateuco? Ad hoc: c'è un aggettivo per ''di cinque volumi''?
Pentavolume, quinquevolume, cinquevolumi, quand’anche non fossero/siano registrati, sarebbero —e sono— tutti d’ineccepibile fattura.Andrea D'Emilio ha scritto:Ad hoc: c'è un aggettivo per ''di cinque volumi''? Pentavolume?
Sarebbe piú ragionevole quinquevolume (abbiamo bivolume e non divolume).
[Aggiungo a quanto detto da Infarinato qui sopra (che ha risposto mentre scrivevo ) quel che segue.]
Un dizionario non si valuta bene sul solo metro della consistenza del lemmario: un buon vocabolario deve dare esatto conto di tutti gli usi delle parole, delle loro sfumature, delle loro reggenze e costruzioni, delle loro collocazioni, e, per dir cosí, del loro spessore linguistico. Per tutti questi motivi il Treccani quinquevolume è un inestimabile tesoro.
[Aggiungo a quanto detto da Infarinato qui sopra (che ha risposto mentre scrivevo ) quel che segue.]
Un dizionario non si valuta bene sul solo metro della consistenza del lemmario: un buon vocabolario deve dare esatto conto di tutti gli usi delle parole, delle loro sfumature, delle loro reggenze e costruzioni, delle loro collocazioni, e, per dir cosí, del loro spessore linguistico. Per tutti questi motivi il Treccani quinquevolume è un inestimabile tesoro.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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[FT] «Penta-» e «quinque-»
…Ma abbiamo ormai (ahimè?) anche monovolume.Marco1971 ha scritto:Sarebbe piú ragionevole quinquevolume (abbiamo bivolume e non divolume).
Comunque, è verissimo: meglio sarebbe restare in àmbito tutto latino. Ricordo ancora un bellissimo quinquevocalico del Castellani (in un articolo ormai storico sul sistema fonologico italiano) appetto al trito e abusatissimo (nonché peggio formato) pentavocalico… o era [anche?] —non che cambi alcunché, intendiamoci— settevocalico per eptavocalico?
Re: [FT] «Penta-» e «quinque-»
Vero... Piú elegante sarebbe stato univolume. Lo lanciamo?Infarinato ha scritto:…Ma abbiamo ormai (ahimè?) anche monovolume.
Ho cercato, ma non lo ritrovo...Infarinato ha scritto:Comunque, è verissimo: meglio sarebbe restare in àmbito tutto latino. Ricordo ancora un bellissimo quinquevocalico del Castellani (in un articolo ormai storico sul sistema fonologico italiano) appetto al trito e abusatissimo (nonché peggio formato) pentavocalico… o era [anche?] —non che cambi alcunché, intendiamoci— settevocalico per eptavocalico?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: [FT] «Penta-» e «quinque-»
In questo momento, non lo ritrovo nemmen io …ma ti garantisco che non me lo sono sognato: semplicemente, deve trovarsi in un altro articolo —so che spunterà fuori quando meno me l’aspetto.Marco1971 ha scritto:Ho cercato, ma non lo ritrovo...
Per par condicio [nei confronti del greco], aggiungerò che il Camilli diceva —piú coerentemente— epitonico per postonico.
Scherzi [«puristici»] a parte, a scanso d’equivoci [e a beneficio dei linguisticamente meno attrezzati] sarà bene ricordare che i neologismi grecolatini (a cominciare dall’amata-odiata televisione) sono ormai la normalità, e non soltanto in italiano. Certo, quando a coniarli sono dei linguisti, uno s’aspetterebbe una maggiore consapevolezza…
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