Applicazioni e giochi per dispositivi mobili

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Moderatore: Cruscanti

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.Silvia.
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Applicazioni e giochi per dispositivi mobili

Intervento di .Silvia. »

Gentili lettori di Cruscate,

approfitto di questo spazio per un consulto generale avente per tema le applicazioni e i giochi per dispositivi mobili (iPhone, iPad, iPod, ecc.)

Spesso localizzo1 tali contenuti, soprattutto dall'inglese all'italiano, e con una certa frequenza ricevo materiale, localizzato da altri, per revisione. Ovviamente, in questi casi, le espressioni gergali sono all'ordine del giorno, e la brevità di comandi, avvisi, istruzioni e messaggi è una delle priorità fondamentali.

Per quanto mi è possibile, cerco di preferire sempre termini di lingua italiana, scoraggiando l'uso di parole straniere, quando è possibile trovare il rispettivo traducente italiano e lo spazio disponibile lo consente. Qualche volta ho trovato utile la Lista dei forestierismi, nella sezione Simposio di questo sito.

Non di rado possono nascere contrasti tra revisore e traduttore, a causa della scelta di espressioni e traducenti, a seconda della sensibilità personale e per via di un eccessivo uso di calchi dall'inglese, per la maggior parte gratuiti.

Vorrei raccogliere qui le particolari lagnanze o qualsiasi altro appunto da parte di chi utilizza dispositivi mobili, per vedere quali sono i termini e le espressioni, più o meno ricorrenti, che danno maggiormente fastidio agli utenti.

Ringrazio chiunque vorrà fornire un proprio contributo.


Cordiali saluti


Silvia




1 Neologismo riferito al tradurre testi contenenti codici html o di altri linguaggi di programmazione, adattandoli alla lingua e alla cultura di destinazione.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Uno che mi dava particolarmente fastidio (nel mio vecchio cellulare) era inserisci smiley. Bastava scrivere inserisci faccina. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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.Silvia.
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Grazie

Intervento di .Silvia. »

Grazie Marco. Sicuramente avrei contestato al traduttore :)

Speriamo che l'elenco possa arricchirsi di tante segnalazioni (o forse meglio augurarsi che le traduzioni siano così perfette da non infastidire nessuno?!) :wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

E quest’altro: esci dall’editor. Esci dal redattore? O semplicemente adattato, esci dall’editore (con estensione semantica).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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.Silvia.
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Editor

Intervento di .Silvia. »

Ecco, qui il traduttore deve fare una scelta controcorrente, e non sempre è possibile o consigliabile. Trattandosi di software, queste applicazioni di telefonia mobile attingono per lo più dal lessico informatico.

Laddove una traduzione è consolidata e l'industria, in massa, ha scelto un dato termine, si tende ad adottare quello, a scapito di altri, altrettanto validi, se non addirittura migliori.

Vedasi descrizione di editor

Sicuramente prenderei in considerazione un vocabolo italiano del termine, ma è davvero difficile opporsi quando accettato anche dal dizionario Treccani :-)
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Io ho sempre pensato, al contrario, che il traduttore, specie di interfacce, abbia il potere – scegliendo traducenti inappariscenti, come la semplice italianizzazione in editore – di abituare l’utente alla nuova terminologia e cosí di modificare, col tempo, il (cattivo) uso. La lessicografia ha preso il partito di registrare l’uso cosí com’è, e se si diffondono altri termini grazie ai traduttori, registrerà anche quelli. Insomma, i dizionari non vanno presi per quello che non sono, ossia detentori della buona lingua, ma per quello che sono: specchi della realtà. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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