u merlu rucà ha scritto:E' quello che si definisce blasone popolare, prendere in giro usando delle caratteristiche fonetico-morfologico-lessicali tipiche del preso in giro.
Capisco. Tuttavia, i Toscani hanno già /a/ [ʌ], /b/ [β], /ʧ/ [ʃ], /d/ [ð], /g/ [ɣ], /ʤ/ [ʒ], /k/ [h, ∅], /p/ [ɸ], /t/ [θ], /u/ [μ], /wɔ/ [ɔ], &c — che senso ha prenderli in giro per i loro tratti
piú neutri (nonché esistenti anche in Umbria & a Roma)?
[Chiedo scusa se non uso simboli piú precisi per /d, t/, ma non li ho sottomano…]
u merlu rucà ha scritto:(dalle mie parti si dice cugliunà)
Non c’è bisogno di scomodar il dialetto:
coglionare esiste anche in italiano.
Luca86 ha scritto:Aggiungo: upùpa, cùculo, erràta corrìge, ilàre («allegro»), -ési (sost.; cosmési), spóso, -ósi (sost.; psicósi).
Signor Luca, Lei continua a leggermi nel pensiero! *
Spóso e *
–ósi, in particolare, son abbastanza ridicoli…
Sandro1991 ha scritto:altrimenti dovrei indignarmi ogni qual volta cerco di parlare il
neutralese, e non mi pare un meccanismo di regolazione emotigeno molto adattivo.
Sa, nonostante sia abbastanza diffuso, non trovo
emotigeno su alcun dizionario…
Per il resto, se Lei riesce a non «indignarsi», meglio cosí, suppongo. Non è qualcosa che si decide di fare: una volta che «ci si fa l’orecchio», il fastidio è inevitabile, e –nel mio caso– piuttosto acuto.
Fausto Raso ha scritto:Càtodo, àcribia, diurèsi, esogèno, ignifúgo, callifúgo, concàvo, formíca (laminato plastico), enomètro, àddome, pèrone, cònnoto (verbo connotare), anedottico (grafia e pronuncia errate), augúre.
Forse intendeva dire *
catòdo e
diúresi? ché
càtodo e
diurèsi sarebbero le pronunce (piú) neutre!
Per il resto, anch’io non sopporto *
–fúgo. Le altre, per fortuna, le ho sentite pronunciate perlopiú correttamente.