vedesi
Moderatore: Cruscanti
vedesi
Da Machiavelli:
E vedesi una città...
Quando approssimativamente è diventato scorretto questo uso di si?
Grazie
E vedesi una città...
Quando approssimativamente è diventato scorretto questo uso di si?
Grazie
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5478
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: vedesi
«Scorretto», mai: diciamo che la variante con l’accordo (tradizionalmente chiamata «si passivante») «è obbligatoria in molte varietà dell’italiano quando il complemento oggetto non è costituito da un pronome clitico» (fonte).
Per una piú logica definizione di «si impersonale», per le sue [reali] modalità d’applicazione e per la sua origine [relativamente recente] si veda questo mio vecchio intervento e soprattutto il fondamentale articolo di Giampaolo Salvi ivi citato.
Per una piú logica definizione di «si impersonale», per le sue [reali] modalità d’applicazione e per la sua origine [relativamente recente] si veda questo mio vecchio intervento e soprattutto il fondamentale articolo di Giampaolo Salvi ivi citato.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5138
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Sospetto che AlphaA si riferisse all'ènclisi del pronome con i modi finiti. Altri sapranno rispondere piú compiutamente e con maggiore competenza; io mi limito a ricordare l'esistenza della legge di Tobler-Mussafia, secondo la quale una frase non può iniziare con un pronome atono.
L'ènclisi è obbligatoria anche «nelle frasi coordinate mediante le congiunzioni ma ed e» (fonte).
Il fenomeno è proprio dell'italiano antico; l'articolo della Treccani sopra citato ci dice che tale legge è rimasta produttiva fino agli inizi del XV secolo. Machiavelli, nel dibattito sulla questione della lingua, sostenne l'adozione del fiorentino parlato al suo tempo (XVI secolo). Naturalmente, tale legge non è scomparsa tutt'a un tratto nel 1410; inoltre, bisogna tener conto dell'influenza della tradizione che talvolta va di là da qualsiasi dichiarazione d'intenti.
L'ènclisi è obbligatoria anche «nelle frasi coordinate mediante le congiunzioni ma ed e» (fonte).
Il fenomeno è proprio dell'italiano antico; l'articolo della Treccani sopra citato ci dice che tale legge è rimasta produttiva fino agli inizi del XV secolo. Machiavelli, nel dibattito sulla questione della lingua, sostenne l'adozione del fiorentino parlato al suo tempo (XVI secolo). Naturalmente, tale legge non è scomparsa tutt'a un tratto nel 1410; inoltre, bisogna tener conto dell'influenza della tradizione che talvolta va di là da qualsiasi dichiarazione d'intenti.
Direi che la questione non si pone in termini di [s]correttezza, ma di registro: tranne forme cristallizzate tuttora d’uso comune, come vendesi, trattasi e poche altre, queste forme enclitiche sono a tutt’oggi adoperabili in poesia e nella prosa d’arte arcaizzante. Troviamo ancora un dicesi nel 1923 presso Svevo:
Dicesi anzi che i moribondi, nell'ultima febbre, rivedano tutta la loro vita. (La coscienza di Zeno)
Naturalmente sono forme escluse dall’italiano di registro medio.
Dicesi anzi che i moribondi, nell'ultima febbre, rivedano tutta la loro vita. (La coscienza di Zeno)
Naturalmente sono forme escluse dall’italiano di registro medio.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5478
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Sì, mi riferivo a questo. Sono molti esempi di questo si in Machiavelli (~1520) e F. Guicciardini (~1540).Ferdinand Bardamu ha scritto:Sospetto che AlphaA si riferisse all'ènclisi del pronome con i modi finiti.
Forse non capisco il suo commento. (L'Italiano non è la mia madrelingua.) Ma sono molti esempi di questo si colle cose plurale in Machiavelli.Infarinato ha scritto:Chissà come mai ho letto: «E vedesi le città…»?!
Videsi di poi ventiseimila Svizzeri andare...
E conoscesi questi modi essere stati osservati...
Grazie a tutti per le risposte eccellenti.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5478
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
No, ha capito benissimo :): avendo letto male, credevo che la domanda vertesse proprio su questo, che è un punto dolente (o, perlomeno, «scolasticamente dolente» —la grande letteratura non s’è mai fatta alcun problema al riguardo) per gli stessi italofoni.AlphaA ha scritto:Forse non capisco il suo commento. (L'Italiano non è la mia madrelingua.) Ma sono molti esempi di questo si colle cose plurale in Machiavelli.Infarinato ha scritto:Chissà come mai ho letto: «E vedesi le città…»?!
Se si legge il succitato articolo di Salvi, appare immediatamente chiaro come la forma prediletta dal Machiavelli [col soggetto in posizione posverbale] non possa essere che quella senza accordo.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 0 ospiti