Il DiPI, per quanto ho potuto vedere, dà -ʦˈʦj- ; -ʦj- anche per tutti i casi simili, idem -ʣ'ʣj- ; -ʣj-.
A me sentire una zeta singola fa un effetto parecchio strano, è una di quelle cose che noto subito se è in un doppiaggio.
Nella pronuncia della mia zona il raddoppiamento fonosintattico è quasi assente, ma ∫ ʎ ɲ ʦ ʣ sono sempre doppie.
Mi associo a chi contesta che "zeta singola" sia "settentrionalismo", perché mi pare di sentirla più spesso al sud.
Si può ascoltare ad esempio Battiato, nella "Cura": "il silenzio e la pazienza", e lui non è certo del Nord
Faccio un'ipotesi: si sente anche al nord, probabilmente in quelle parlate che tendono a togliere parecchie doppie (che so, il Veneto o l'Emilia; già in Romagna la zeta generalmente è doppia) ma in quel contesto (anche da ascoltatore estraneo) risulta più amalgamata. Al sud invece risalta di più perché in generale questa tendenza all'accorciamento non c'è.