Potrebbe cominciare curando l’ortografia, e in particolare usando le maiuscole a inizio frase e i tre (anziché due) puntini di sospensione.Stefausino ha scritto:non so davvero come ringraziarla…
«Morbus anglicus»
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Re: morbus anglicus di arrigo castellani
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Aiuto, cerco conforto!...
Appena rientrata da una visita ortopedica, Clinica Humanitas di Rozzano (MI, Italia):
Cercando di orientarmi entro il complesso di edifici, chiedo ad un'infermiera per l'ortopedia... "A destra sino al building 4"
...sì,i cartelli indicatori confermano: si chiamano building1, building 2, building 3 etc...
considerato che esistono i termini costruzione, edificio, palazzina, blocco, sezione, settore, che coprono quasi tutti i possibili assetti architettonici e di struttura, ritengo che siamo in presenza di linguitalianicidio doloso...
Appena rientrata da una visita ortopedica, Clinica Humanitas di Rozzano (MI, Italia):
Cercando di orientarmi entro il complesso di edifici, chiedo ad un'infermiera per l'ortopedia... "A destra sino al building 4"
...sì,i cartelli indicatori confermano: si chiamano building1, building 2, building 3 etc...
considerato che esistono i termini costruzione, edificio, palazzina, blocco, sezione, settore, che coprono quasi tutti i possibili assetti architettonici e di struttura, ritengo che siamo in presenza di linguitalianicidio doloso...
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Gli ospedali sono terribili: non solo perché non è simpatico andarci, ma anche perché ci troviamo davanti ad assurdità del genere. Per non parlare del /dei'sargery/! (:lol:), del triage, ecc. E poi questo building... per fortuna a Pisa si parla ancora di edifici. A ogni modo è riportato a lemma nel Treccani in linea: dove andremo a finire?
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Penso che building sia inserito qui nella sua particolare accezione di 'edificio immenso, altissimo'. Lo usava già Bruno Migliorini, si veda qui, nel suo articolo Profili di parole.
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Suggerisco di aprire filoni ad hoc per i forestierismi da discutere, lasciando questo – giunto a 14 pagine – a considerazioni di carattere generale. Grazie.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
il Politecnico passa all'inglese
Come considerazione di carattere generale, segnalo la seguente notizia:
http://italiadallestero.info/archives/16824
Il fatto è molto preoccupante, a mio parere...
http://italiadallestero.info/archives/16824
Il fatto è molto preoccupante, a mio parere...
Re: il Politecnico passa all'inglese
Articolo pieno zeppo di refusi e accenti messi a casaccio.Cratilo ha scritto:Come considerazione di carattere generale, segnalo la seguente notizia:
http://italiadallestero.info/archives/16824
Il fatto è molto preoccupante, a mio parere...
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Aiuto!...
Ieri sera, in un ristorante nel pedemonte bresciano, il cameriere, ragazzo giovane e probabilmente non locale, mi ha proposto un "risotto col be'gos"... che, dalla lista densa di piatti tradizionali, risultava essere "risotto col bagòss", formaggio tipico di Bagolino, Valle del Caffaro, Brescia, in genere venduto nelle gioiellerie (nel senso che è un prodotto doc di vecchia data, ben noto nella gastronomia e che raggiunge quotazioni elevatissime per un formaggio).
Io non sono per l'insegnamento del dialetto a chi non lo possiede già come proprio vissuto, però, in certi casi, almeno pretendere dai dipendenti che non inglesizzino ciò che proprio inglese non è, mi sembrerebbe il minimo...
Ieri sera, in un ristorante nel pedemonte bresciano, il cameriere, ragazzo giovane e probabilmente non locale, mi ha proposto un "risotto col be'gos"... che, dalla lista densa di piatti tradizionali, risultava essere "risotto col bagòss", formaggio tipico di Bagolino, Valle del Caffaro, Brescia, in genere venduto nelle gioiellerie (nel senso che è un prodotto doc di vecchia data, ben noto nella gastronomia e che raggiunge quotazioni elevatissime per un formaggio).
Io non sono per l'insegnamento del dialetto a chi non lo possiede già come proprio vissuto, però, in certi casi, almeno pretendere dai dipendenti che non inglesizzino ciò che proprio inglese non è, mi sembrerebbe il minimo...
Risotto coi /'bɛgos/... mi ricorda il travet /tra'vɛt/ piemontese pronunciato alla francese /tra've/.domna charola ha scritto:Ieri sera, in un ristorante nel pedemonte bresciano, il cameriere, ragazzo giovane e probabilmente non locale, mi ha proposto un "risotto col be'gos"... che, dalla lista densa di piatti tradizionali, risultava essere "risotto col bagòss"
Perchè la nostra lingua sta scomparendo
Segnalo questo articolo di Camilleri:
http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... omparendo/
Mi pare calzante la metafora dell'albero e delle radici
http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... omparendo/
Mi pare calzante la metafora dell'albero e delle radici
Arriva in ritardo: ne abbiamo parlato qui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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