Accenti tonici «sbagliati»
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[FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Direi invece che si tratta piú banalmente di adeguamento alla normale fonotassi dell’italiano, e in particolare del consueto rafforzamento consonantico in sillaba postonica di parola sdrucciola, come in scèllero, éllera, Àffrica, àttimo, fémmina, còllera, legíttimo, pàrroco etc., e quindi anche *accèllero.
…Tutte cose che voi «nordici», ahimè, e’ ’un sentite!
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Re: [FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Ora non le sentiamo, ma in passato forse, dato che il ligure lelura potrebbe derivare da *l'ellura, in quanto -l- < -LL- (potrebbe anche, ad onor del vero, essere una dissimilazione per evitare la doppia -r- palatale).
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Re: [FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Tre parole per chi sostiene che si dovrebbe dire "salùbre" invece di "sàlubre".
- màcabro, dal francese macabre (che si pronuncia "macàbr")
- rècluta, dallo spagnolo recluta (con l'accento sulla u), che lo prese dal francese recrue
- càlibro, dal francese calibre, che è dall'arabo kalib
Tutte queste parole hanno nel tempo ritratto l'accento alla prima sillaba dalle loro origini sulla seconda sillaba.
A voi chiedo, per queste parole: aderite oggi alla ritrazione dell'accento? se sì, perché?
- màcabro, dal francese macabre (che si pronuncia "macàbr")
- rècluta, dallo spagnolo recluta (con l'accento sulla u), che lo prese dal francese recrue
- càlibro, dal francese calibre, che è dall'arabo kalib
Tutte queste parole hanno nel tempo ritratto l'accento alla prima sillaba dalle loro origini sulla seconda sillaba.
A voi chiedo, per queste parole: aderite oggi alla ritrazione dell'accento? se sì, perché?
Ultima modifica di Imbuter2000 in data dom, 10 mar 2013 23:31, modificato 1 volta in totale.
- Souchou-sama
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Re: [FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Forse perché ci sentiamo più "liberi" verso questi prestiti (nessuna delle tre parole da lei citate viene dal latino); "salùbre" è invece dal lat. salūber e non si vede perché debba essere pronunciato diversamente da "salùte".Imbuter2000 ha scritto:Tre parole per chi sostiene che si dovrebbe dire "salùbre" invece di "sàlubre".
- màcabro, dal francese macabre (che si pronuncia "macàbr")
- rècluta, dallo spagnolo recluta (con l'accento sulla u), che lo prese dal francese recrue
- càlibro, dal francese calibre, che è dall'arabo kalib
Tutte queste parole hanno nel tempo ritratto l'accento alla prima sillaba dalle loro origini sulla seconda sillaba.
A voi chiedo, per queste parole: aderite oggi alla ritrazione dell'accento? se sì, perché?
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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È la stessa faccenda di Pèrseo e Èdipo: per qualche ragione la pronuncia normativa, alla latina, è stata soppiantata nell'uso da quella alla greca.randagiamente ha scritto:Beh, a questo proposito mi viene in mente una parola che NESSUNO accenta nel modo corretto: Ossimòro!
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Continuando di questo passo potremmo aggiungere altri vocaboli dalla doppia pronuncia come, per esempio, gratúito e gratuíto; diàtriba e diatríba.Carnby ha scritto:È la stessa faccenda di Pèrseo e Èdipo: per qualche ragione la pronuncia normativa, alla latina, è stata soppiantata nell'uso da quella alla greca.randagiamente ha scritto:Beh, a questo proposito mi viene in mente una parola che NESSUNO accenta nel modo corretto: Ossimòro!
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Sàlubre, sentito nell'ultimo film di Martone. Lasciamo stare lo zio con la sonora o con la sorda a capriccio e altre "finezze", ma, almeno in un film su Leopardi ambientato nell'800, avrei gradito un salùbre con l'accento piano.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Questa c'entra poco, perché la pronuncia «alla greca» sarebbe addirittura *diatribà o *diatribè (da διατριβή).Fausto Raso ha scritto:... diàtriba e diatríba.
La questione "ossimòro/ossìmoro" mi ha fatto pensare a certi termini medici, che taluni pronunciano "alla latina" (cioè con l'accento piano), altri "alla greca" (ossia con l'accento sdrucciolo).
È il caso di edema, esantema e di molti vocaboli terminanti in -osi (cianosi, flogosi, necrosi, nefrosi, sclerosi, stenosi, anastomosi, fimosi e altri): credo che, mentre nel Nord Italia vengono pronunciati sdruccioli, al Sud invece prevalgano le pronunce piane (ma ne chiederei conferma).
Io ho deciso di pronunciarli piani:
1) edèma e esantèma: come teorèma, diadèma, problèma, enfisèma, empièma (che nessuno ho mai sentito pronunciare sdruccioli);
2) cianòsi, stenòsi ecc.: poiché anche in questo caso nessuno dice àrtrosi, cìrrosi, endomètriosi, ìpnosi, psìcosi, nèvrosi ecc. – per non parlare di tubercolosi, diverticolosi, tossicosi (a Genova poi il suffisso -osi viene pronunciato con la 'o' chiusa, ma questo è un altro discorso): perché fare eccezioni di cui peraltro non si coglie il criterio?
È il caso di edema, esantema e di molti vocaboli terminanti in -osi (cianosi, flogosi, necrosi, nefrosi, sclerosi, stenosi, anastomosi, fimosi e altri): credo che, mentre nel Nord Italia vengono pronunciati sdruccioli, al Sud invece prevalgano le pronunce piane (ma ne chiederei conferma).
Io ho deciso di pronunciarli piani:
1) edèma e esantèma: come teorèma, diadèma, problèma, enfisèma, empièma (che nessuno ho mai sentito pronunciare sdruccioli);
2) cianòsi, stenòsi ecc.: poiché anche in questo caso nessuno dice àrtrosi, cìrrosi, endomètriosi, ìpnosi, psìcosi, nèvrosi ecc. – per non parlare di tubercolosi, diverticolosi, tossicosi (a Genova poi il suffisso -osi viene pronunciato con la 'o' chiusa, ma questo è un altro discorso): perché fare eccezioni di cui peraltro non si coglie il criterio?
Ultima modifica di Zabob in data gio, 30 ott 2014 1:07, modificato 2 volte in totale.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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