«Hashtag»

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Ferdinand Bardamu
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«Hashtag»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Un anno fa il governo francese annunciò la sostituzione, sancita ufficialmente dalla commissione generale di terminologia e neologia, di hashtag con mot-dièse, cioè, letteralmente, parola-diesis.

Noi, che una politica linguistica non abbiamo, ci teniamo hashtag. Ma sarebbe cosí strano pensare a un traducente? Proviamoci, allora. I francesi hanno scelto il calco (*); per l’italiano proporrei il semplice cancelletto, che sarebbe dunque una specie di sineddoche.

__________
(*) Anche se la traduzione letterale sarebbe piuttosto etichetta cancelletto, anche perché il simbolo del cancelletto (#) è diverso da quello del diesis (♯).
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data gio, 27 feb 2014 20:53, modificato 1 volta in totale.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Cancelletto mi pare ottimo, anche perché è già in uso (almeno parzialmente). Un po' come chiocciola per @, che si è validamente opposto all'at propugnato dagli "elegantoni".
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Cancelletto è il solo termine usato per hashtag.
In questo caso l'equivalente italiano supera di gran lunga, nell'uso corrente, il termine inglese.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

marcocurreli ha scritto:Cancelletto è il solo termine usato per hashtag.
In questo caso l'equivalente italiano supera di gran lunga, nell'uso corrente, il termine inglese.
Davvero? Io non ho una grand’esperienza di Twitter e affini, ma mi pare che hashtag dilaghi dappertutto. Se cosí non è, sono ben contento; ma ho i miei dubbi.

Comunque sia, la diffusione di hashtag avrebbe dovuto essere ostacolata almeno dall’anomala sequenza [-ʃt-], se non dalla completa opacità lessicale. Finiremo per chiamare hash anche il cancelletto della tastiera del telefono?
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Carnby
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Intervento di Carnby »

La faccenda dell'hashtag è parzialmente differente dal mero carattere cancelletto. Qualsiasi tentativo di italianizzazione si scontrerà contro il «parere» dei tetrapiloctomisti anglomani.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Carnby ha scritto:La faccenda dell'hashtag è parzialmente differente dal mero carattere cancelletto.
Sí, è vero: hashtag è, letteralmente, etichetta cancelletto, come ho scritto su. È vero anche che, purtroppo, non sarà facile sostituire quest’anglicismo.

Ciò detto, usare cancelletto come parte per il tutto mi sembra abbastanza naturale: se leggessi «Questi cancelletti sono tra gli argomenti piú popolari [=trending topics] di Twitter questa settimana», capirei subito di che si parla. La forza della ripetizione, poi, farebbe in modo da rendere quest’uso estensivo del tutto inappariscente. Ma parliamo di fantascienza. :(
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Sí, è vero: hashtag è, letteralmente, etichetta cancelletto, come ho scritto su. È vero anche che, purtroppo, non sarà facile sostituire quest’anglicismo.
Per me ha assai maggiori possibilità d’attecchire una traduzione metonimica quale tema (o categoria)…
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Parola chiave. :roll:
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Carnby
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Intervento di Carnby »

bubu7 ha scritto:Parola chiave.
È già traducente di keyword.
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Carnby ha scritto:La faccenda dell'hashtag è parzialmente differente dal mero carattere cancelletto. Qualsiasi tentativo di italianizzazione si scontrerà contro il «parere» dei tetrapiloctomisti anglomani.
Ha ragione, mi ero confuso con hash. Il fatto è che ho appreso or ora questo nuovo tipo di etichettatura. Io personalmente direi semplicemente "etichetta", qualunque sia il contrassegno usato.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Qui c’è forse qualche elemento in piú per trovare un traducente. Vi si dice:

il simbolo #, denominato hashtag, viene utilizzato per contrassegnare parole o argomenti chiave in un Tweet.

E piú sotto:

Gli utenti utilizzano il simbolo hashtag # nei Tweet prima di una parola chiave o frase pertinente, senza spazi, per categorizzarli e consentire una rapida visualizzazione nella ricerca Twitter.

Da ciò apprendiamo che:
  1. il simbolo che noi chiamiamo cancelletto, nel gergo di Twitter, si chiama hashtag
  2. questo stesso simbolo è premesso a una parola chiave (o una frase chiave) scritta senza spazi allo scopo di categorizzarla e facilitare la ricerca per argomento
Già hashtag, dunque, è una sineddoche, una parte per il tutto. E se è vero che questo simbolo serve a contrassegnare gli argomenti o temi (popolari [=trending], o no), forse bisogna considerare che la forma di questi temi è ciò che li caratterizza. In altre parole, tema o argomento sarebbe un traducente troppo generico, benché ineccepibile.

A riprova di ciò, notiamo che quelle che, nella nostra rete sociale, in inglese si chiamano trends e in italiano tendenze, comprendono temi che non necessariamente sono categorizzati tramite il cancelletto.
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Parola chiave sembra anche a me il traducente più chiaro e naturale, se un presentatore, poco esperto del gergo tuittiano, dicesse "per inviarci un messaggio via Twitter usate la parola chiave ####", tutti capirebbero.
Inoltre ha il vantaggio di essere chiaro che si tratta di una parola del messaggio stesso, perché le parole chiave in genere sono interne al testo, mentro altri traducenti, come etichetta, nel gergo internettiano fanno pensare a una categorizzazione a posteriori, come si può fare con le foto su Facebook.
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Da ciò apprendiamo che:
  1. il simbolo che noi chiamiamo cancelletto, nel gergo di Twitter, si chiama hashtag
  2. questo stesso simbolo è premesso a una parola chiave (o una frase chiave) scritta senza spazi allo scopo di categorizzarla e facilitare la ricerca per argomento
Secondo me, indipendentemente dalla definizione che ne dà Twitter, nella comprensione degli utenti è ben chiaro il vero significato di hashtag (come spiegato ad esempio in Wikipedia), ossia di argomento [identificato dal simbolo] cancelletto. Le possibili proposte appropriate sono tante, ne butto lì una anch'io nello spirito di esercizi intellettualmente stimolanti di proposte di traducenti che conduciamo qui: targhetta.

Ma purtroppo il punto rimane che per scalzare hashtag, ci vorrebbe ben di più anche del semplice (ma ipotetico, irrealizzabile) uso che se ne farebbe nella pagina italiana di Twitter. Ci vorrebbe, ad esempio, che un personaggio seguito da un grandissimo numero di persone usasse una proposta qualsiasi per riferirsi a hashtag. E allora forse si avvierebbe un processo di sostituzione.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

La ringrazio, Roberto. Concordo su ciò che ha detto riguardo alla sostituzione dell’anglicismo. E anche targhetta mi piace.

Ricapitolando, abbiamo cancelletto, categoria, parola chiave, targhetta, tema. Aggiungerei anche etichetta, che designa, anche nei blogghi, la categoria in cui s’inserisce un messaggio. Sul modello del francese — ma senza l’improprietà nell’identificazione del simbolo — si potrebbe coniare pure parola cancelletto.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Riporto, a sostegno del traducente parola chiave, la seguente citazione tratta da questa scheda dell'Accademia della Crusca sul neologismo selfie.
Il termine occorre anche in composti (selfie-mania, selfie-generation), che ne testimoniano la produttività e l’avvenuta emancipazione dal ruolo di parola chiave o hashtag, nella forma preceduta da cancelletto #selfie.
P.s.
Ho aggiunto hashtag: parola chiave alla lista dei traducenti ( :D ).
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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