«Hater»

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Ferdinand Bardamu
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«Hater»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Sta prendendo piede in rete un anglicismo che brilla per la sua inutilità: hater. Una volta si sarebbe detto detrattore, ma alcuni scelgono il calco odiatore, che ha lo svantaggio di essere poco comune. Personalmente, rimarrei fedele alla parola italiana piú usata, ma se si affermasse odiatore, e cosí si evitasse l’adozione di hater, non m’infastidirei di certo.
Cembalaro
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Intervento di Cembalaro »

Ma odiatore non comporta un'intensità molto maggiore rispetto a detrattore?
Forse non è solo una questione di intensità, il detrattore essendo mosso dall'anima razionale e l'odiatore dal furore.
In contrasto con questa lettura devo segnalare un'espressione del linguaggio giudiziario: «azionare una procedura in odio a qualcuno», cioè nei confronti di qualcuno. L'espressione, piuttosto frequente vent'anni fa, mi pare quasi scomparsa.
Si veda ad esempio qua: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/ ... 91C0539/s1
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Cembalaro ha scritto:Ma odiatore non comporta un'intensità molto maggiore rispetto a detrattore?
È un’osservazione corretta, cui non avevo posto mente. Il dizionario dei sinonimi di Tommaseo dice che il detrattore è colui che «dice male per isminuire il merito altrui» e «chi il più sovente occultamente, toglie o tenta togliere qualche cosa alla fama, alla riputazione altrui»; riconduce poi il significato all’etimologia, ovvero al verbo latino detraho.

Nell’odio c’è un’intenzione, piú o meno aperta, di nuocere alla persona odiata; l’odiatore vuole il male dell’oggetto del suo odio. Il detrattore disprezza, sminuisce, ma non arriva a desiderare il male altrui; è piuttosto maldicente che malevolo, e, come dice giustamente lei, è mosso da un intento meno irrazionale e passionale dell’odiatore.
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Secondo me non è solo questione di intensità.
Posso essere il detrattore di qualcuno anche senza "odiare": per invidia, per rendere la pariglia, per antipatia...
E posso odiare una persona, ma non per questo parlarne male, esserne il detrattore: "nel suo campo è un grande, però lo odio" (e qui possono subentrare motivi personali che non voglio spiegare, quindi non divento detrattore). Oppure posso odiare per motivi giustificati, e dirlo anche apertamente, ma non sono un detrattore perché il fatto è innegabile, sotto gli occhi di tutti: "Lo odio perché con la sua auto mi ha stirato il gatto".
Insomma, sono due cose diverse.
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