«Parlarsi»
Moderatore: Cruscanti
«Parlarsi»
Di primo acchito sembra si tratti d'un normale intransitivo pronominale. Eppure, la coniugazione risulta essere mutilata. I pronomi soggetto, se singolari, non hanno diritto alla flessione: *mi parlo, *ti parli, *si parla sono, per l'appunto, agrammaticali. Ci parliamo, vi parlate, si parlano sono invece pienamente accettabili. Qual è la cagione di tutto ciò? Ci troviamo dinnanzi a un paradigma irregolare? O abbiamo che fare con una voce verbale di chiara semenza colloquial-regionale?
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Non sono sicuro di aver compreso bene il Suo rovello. Parlarsi implica la reciprocità dell'azione (veda anche qui, al punto 2.c), quindi le persone singolari non sono ammesse per un motivo non tanto grammaticale, quanto esistenziale. 

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Ivan92, intendiamoci: il riflessivo si costruisce sempre nello stesso modo (verbo + pronome), quindi, nelle forme plurali, solo il contesto può chiarire se ci troviamo di fronte a un riflessivo propriamente detto o a un reciproco. Se sto descrivendo una scena cruenta e dico che "quelli si ammazzano", posso riferirmi tanto a uno scannamento reciproco (ammazzami tu che t'ammazzo io) quanto a un suicidio di massa (ognun per sé e Dio per tutti), laddove in inglese - credo, ma potrei sbagliarmi - dovrei distinguere tra kill themselves e kill each other (è una lingua superiore, c'è poco da fare!
). Nelle forme singolari, invece, il dubbio non sussiste per ragioni di contabilità, come già detto.
Da come Lei aveva formulato il Suo dubbio, mi era parso che si riferisse alla valenza reciproca del riflessivo (e ci ho azzeccato, a giudicare dalla Sua soddisfazione). Mi accorgo però di aver "toppato": il valore di reciprocità dei clitici ci, vi e si in ci parliamo (parliamo tra di noi), vi parlate (parlate tra di voi) e si parlano (parlano tra di loro) è assodato, ma la loro mera presenza non autorizzerebbe comunque a parlare di riflessivo, visto che parlare è verbo intransitivo (a parte casi specifici come parlare una lingua): infatti l'esempio riportato correttamente dal Treccani (corretto per illustrare il riflessivo reciproco, ma tirato in ballo a sproposito da me) è costruito col transitivissimo odiare. L'interpretazione alternativa di ci parliamo, ecc. sarebbe dunque parliamo a noi stessi (complemento di termine), ed è applicabile (retoricamente, schizofrenicamente o marzullianamente) a tutte le persone, comprese le singolari.

Da come Lei aveva formulato il Suo dubbio, mi era parso che si riferisse alla valenza reciproca del riflessivo (e ci ho azzeccato, a giudicare dalla Sua soddisfazione). Mi accorgo però di aver "toppato": il valore di reciprocità dei clitici ci, vi e si in ci parliamo (parliamo tra di noi), vi parlate (parlate tra di voi) e si parlano (parlano tra di loro) è assodato, ma la loro mera presenza non autorizzerebbe comunque a parlare di riflessivo, visto che parlare è verbo intransitivo (a parte casi specifici come parlare una lingua): infatti l'esempio riportato correttamente dal Treccani (corretto per illustrare il riflessivo reciproco, ma tirato in ballo a sproposito da me) è costruito col transitivissimo odiare. L'interpretazione alternativa di ci parliamo, ecc. sarebbe dunque parliamo a noi stessi (complemento di termine), ed è applicabile (retoricamente, schizofrenicamente o marzullianamente) a tutte le persone, comprese le singolari.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Nessun errore: il riflessivo reciproco può essere anche «indiretto». Si veda, e.g., qui, §2.3.Animo Grato ha scritto:Mi accorgo però di aver "toppato": il valore di reciprocità dei clitici ci, vi e si in ci parliamo (parliamo tra di noi), vi parlate (parlate tra di voi) e si parlano (parlano tra di loro) è assodato, ma la loro mera presenza non autorizzerebbe comunque a parlare di riflessivo, visto che parlare è verbo intransitivo (a parte casi specifici come parlare una lingua): infatti l'esempio riportato correttamente dal Treccani (corretto per illustrare il riflessivo reciproco, ma tirato in ballo a sproposito da me) è costruito col transitivissimo odiare.

- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Eppure a questo punto dovrei averlo imparato: faccio male a dubitare di me stesso... SONO INFALLIBILE! 

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
-
- Interventi: 1782
- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Io userei "parlo tra me e me"; però c'è anche la locuzione "parlarsi addosso", popolaresca e colloquiale, ma che rende l'idea di qualcuno che continua blablablabla senza riuscire a trattenersi.Ivan92 ha scritto:Ma soltanto appurando la schizofrenia d'una persona possiamo riconoscere l'esistenza di forme quali mi parlo, ti parli, si parla. Insomma, in contesti normali, non m'è mai parso di sentir nulla di tutto ciò! Se sono teoricamente possibili, sono altresí pressoché inesistenti.
Anch'io, appunto per questo. Chi sarebbe disposto a dire mi parlo?domna charola ha scritto:Io userei "parlo tra me e me".
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Mi parlo sembra anche a me alquanto marginale, però lo userei tranquillamente, e io mi parlo spessissimo! 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Per il mio Devoto-Oli:domna charola ha scritto:Io userei "parlo tra me e me"; però c'è anche la locuzione "parlarsi addosso", popolaresca e colloquiale, ma che rende l'idea di qualcuno che continua blablablabla senza riuscire a trattenersi.Ivan92 ha scritto:Ma soltanto appurando la schizofrenia d'una persona possiamo riconoscere l'esistenza di forme quali mi parlo, ti parli, si parla. Insomma, in contesti normali, non m'è mai parso di sentir nulla di tutto ciò! Se sono teoricamente possibili, sono altresí pressoché inesistenti.
~ Parlarsi addosso, discorrere continuamente e con eccessivo compiacimento di sé.
Io invece l'ho sempre interpretato come riflessivo reciproco nel senso di due persone che animatamente discutono, coprendo l'uno con la voce il parlare dell'altro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 5 ospiti