[xTSC] «Galletto», «ragnolo» e «conigliolo»
Moderatore: Dialettanti
[xTSC] «Galletto», «ragnolo» e «conigliolo»
Nella mia zona alcuni nomi di animali ricorrono perlopiù in una forma diminutiva come galletto (ma esiste anche gallo: cfr. AIS), ragnolo e conigliolo (in questi due casi la forma vernacola è solo diminutiva). Non so se si possa fare un parallelo con figliolo (figlio è forma colta e non popolare).
-
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
- Località: Marradi (FI)
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Sì, c'è anche quella.Animo Grato ha scritto:E formicola?
Allora anche agnello e agnellino, gallinella (che in toscano è la faraona), pucino, e se è mugellese, anche gallettino.
I diminutivi mostrano connotazioni affettive fin dalle lingue antiche.
Il 'piccolo' ha, o si presume che abbia, necessità di protezione che ce lo fanno sentire e tenere vicino, protetto sotto l'ala. Però evidenzierei un'eccezione, quella di conigliolo, che prende il nome da un diminutivo, cuniculum, e infatti è detto anche labìro. Lepre ha la stessa origine.
I diminutivi mostrano connotazioni affettive fin dalle lingue antiche.
Il 'piccolo' ha, o si presume che abbia, necessità di protezione che ce lo fanno sentire e tenere vicino, protetto sotto l'ala. Però evidenzierei un'eccezione, quella di conigliolo, che prende il nome da un diminutivo, cuniculum, e infatti è detto anche labìro. Lepre ha la stessa origine.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5138
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
È una sua supposizione o ci può dare una fonte?Scilens ha scritto:Però evidenzierei un'eccezione, quella di conigliolo, che prende il nome da un diminutivo, cuniculum, e infatti è detto anche labìro. Lepre ha la stessa origine.
A me sembra che tutti questi diminutivi siano il risultato d’una derivazione sincronica, non diacronica, come peraltro suggerisce la sua stessa osservazione sul «piccolo». Ma questa è solo una mia congettura.
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Forse la mia è solo una ripetizione di quello che ha già detto Lei, ma rendo più esplicito il passaggio per fugare eventuali fraintendimenti: il suffisso -olo che troviamo in conigliolo non gli deriva dal latino cuniculum: il normale esito di cuniculum è, in toscano/italiano, coniglio, a cui il vernacolo aggiunge un ulteriore -olo.Scilens ha scritto:conigliolo [...] prende il nome da un diminutivo, cuniculum
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5478
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: [xTSC] «Galletto», «ragnolo» e «conigliolo»
No: per usare la classificazione del GRADIT, nei primi il suffisso è ²-olo (e, come ben intuíto da Ferdinand, si tratta di formazioni tutte interne al toscano), mentre in figliolo è ¹-olo.Carnby ha scritto:Nella mia zona alcuni nomi di animali ricorrono perlopiù in una forma diminutiva come […] ragnolo [formicola] e conigliolo (in questi due casi la forma vernacola è solo diminutiva). Non so se si possa fare un parallelo con figliolo…
P.S. In realtà, il GRADIT afferma che, nel caso di conigliolo soltanto, il suffisso sarebbe ¹-olo come per figliolo, ma… per esso dà anche [come unica pronuncia] un’impossibile pronuncia piana (perdipiú con o chiusa)! Si tratta ovviamente di un errore del compilatore della voce.Il [i]GRADIT[/i], [i]s.vv.[/i], ha scritto:¹-olo /ˈɔlo/ (o·lo) suff. [lat. –(e)ŏlu(m), –(i)ŏlu(m), con spostamento dell’accento] 1 è presente in parole di origine latina e, aggiunto a sostantivi, forma alterati con valore diminutivo o vezzeggiativo, a volte peggiorativo: bestiola, figliolo, lacciolo; nei derivati da sostantivi femminili si può avere cambio di genere: tovagliolo; in diversi vocaboli si è oscurato, o parzialmente oscurato, l’originale valore alterativo: bracciolo, tovagliolo; forma rari sostantivi deverbali: bagnarola 2 si aggiunge, con funzione derivativa, a sostantivi per formare aggettivi in cui indica relazione, origine, provenienza: montagnolo; o per formare aggettivi e sostantivi etnici: spagnolo.
²-olo /olo/ (o·lo) suff. [lat. –ŭlu(m)] è presente in parole di origine latina e in un numero limitato di casi forma sostantivi denominali con valore diminutivo: cintola, costola, donnola; nella maggioranza delle formazioni in uso il valore diminutivo originario si è indebolito o è andato completamente perduto: bambola, comignolo, fragola, gomitolo, lucertola, pillola, trogolo | esprime valore strumentale in pochi sostantivi deverbali: battola, pungolo | è presente in alcuni nomi di mestiere formati su modello latino, spec. composti con il confisso –vendolo: fruttivendolo, pennivendolo, pescivendolo, straccivendolo | è usato come infisso verbale: beccolare, frugolare, piangolare.
Vero.Scilens ha scritto:gallinella (che in toscano è la faraona)
Ma dal latino volgare *CUNĪC(U)LU(M) deriva coniglio con un esito un po' anomalo (ligure?) *-clo > -glio anziché il «regolare» -cchio. Conigliolo è un diminutivo seriore, di area toscana.Scilens ha scritto:conigliolo, che prende il nome da un diminutivo, cuniculum
Da LEP(O)RE(M) si ha regolarmente lepre, in antico toscano il diminutivo credo sia stato lepratto. Tra il territorio fiorentino e quello pistoiese è frequente il cognome Leporatti, non so se si tratti di una conservazione di LEPORE(M) o, più probabilmente, derivato da lepratto con anaptissi di -o-.Scilens ha scritto:Lepre ha la stessa origine.
Però se il cucciolo del conigliolo è il conigliolino, e i conigli sono detti anche cuniguli in qualche dialetto, non è possibile che coniglio sia una forma già "ripulita" da un diminutivo precedente (riferito al cunicolo-galleria) e non più sentito come tale e considerato parte del nome? In caso contrario avremmo dovuto avere coniglino o coniglietto.
Di solito nei diminutivi in -olo e -ino l'accento si sposta sul suffisso...
Di solito nei diminutivi in -olo e -ino l'accento si sposta sul suffisso...
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5478
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Non necessariamente. Bisognerebbe verificare le prime attestazioni e la cronologia relativa, ma si potrebbe aver avuto un toscanissimo sviluppo del tipo CUNĪCULU(M) > *CUNĪG(U)LU > *conigghio > coniglio.[url=viewtopic.php?p=46544#p46544]Carnby[/url] (sottolineatura mia) ha scritto:Ma dal latino volgare *CUNĪC(U)LU(M) deriva coniglio con un esito un po' anomalo (ligure?) *-clo > -glio anziché il «regolare» -cchio.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5478
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Non lepratto, ma lepore. I toponimi come "Leporaia" confermano. Leporatti, come cognome, vuol dire veloce come una lepre ed è composto da due parole. Ma è una presa di giro, come "centomini" di solito è un omino, non c'è bisogno che spieghi. Informo che lepore in toscano antico è maschile: il lepore.Carnby ha scritto:Da LEP(O)RE(M) si ha regolarmente lepre, in antico toscano il diminutivo credo sia stato lepratto. Tra il territorio fiorentino e quello pistoiese è frequente il cognome Leporatti, non so se si tratti di una conservazione di LEPORE(M) o, più probabilmente, derivato da lepratto con anaptissi di -o-.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Ancor oggi si può sentir dire il lepre. Da me però, nel vernacolo più stretto e genuino, la lepre è la bigia.Scilens ha scritto:Informo che lepore in toscano antico è maschile: il lepore.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 0 ospiti