Le obbiezioni formulate fin qui sono tutte inoppugnabili.
Configlio — spiace dirlo, perché la proposta viene da uno studioso insigne e stimabile — non convince sotto l’aspetto semantico. Tuttavia, occorre prendere atto che, con questo neologismo e con le altre proposte del gruppo
Incipit (
salvataggio interno per
bail-in,
centro d’identificazione per
hot spot,
lavoro agile per
smart work), la
Crusca è tornata a fare il suo lavoro, come faceva notare Carnby. Di questo va dato merito al presidente Marazzini, a mio parere.
Mi pare inoltre che l’iniziativa antiforestierismi della
Crusca goda di una certa autorevolezza. Stamane, a
Tutta la città ne parla, programma di
Radio Tre, il conduttore, parlando del tema delle unioni civili, ha usato
adozione del configlio, dapprima precisando che si tratta di una proposta proveniente dall’Accademia (è, d’altra parte, un neologismo recentissimo, e la precisazione è d’obbligo), e poi senz’altre note. Piuttosto che s’imponga
stepchild adoption, mi accontento anche di un imperfetto
adozione del configlio.
Grazie della segnalazione. Mi stupisco però di queste parole di Cortelazzo:
Michele Cortelazzo ha scritto:… si sta diffondendo la forma accorciata “stepchild” al femminile, così come si sente “la spending”, per “spending review” e “la voluntary” per “voluntary disclosure” (un vezzo tutto nostro, che non entrerebbe mai in gioco se avessimo a che fare con un'espressione italiana: chi mai chiamerebbe questo tipo di adozione “la figliastro”?)
Ma quale vezzo? Come ci dice Klajn (I. Klajn,
Influssi inglesi nella lingua italiana, Firenze: «Olschki», 1972, p. 70 e ss.), quest’abbreviazione delle locuzioni di origine inglese formate da due parole non è altro che una forma di adattamento sintattico alla struttura italiana testa-modificatore. L’esempio fatto da Cortelazzo dimostra un’incomprensione di questo fatto: in italiano si direbbe, per brevità,
adozione, se il contesto interviene a chiarire di quale adozione si parla; ossia, si userebbe la testa del sintagma, che sta «a sinistra». Ed è indicativo dell’equivoco in cui è incorso il professore l’esempio ch’egli fa di alcuni anglicismi recenti, come
voluntary disclosure o
spending review: se avesse scelto altri forestierismi ormai d’uso stabile, come
smoking o
basket, sarebbe stata chiara la
normalità dell’abbreviazione.