Un vocabolario di retorica e stilistica
Moderatore: Cruscanti
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Un vocabolario di retorica e stilistica
Credo possa interessare questo dizionario di figure retoriche
http://www.letteratour.it/dizio/C00dizret.htm
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«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Io consiglio caldamente lo splendido libro di Bice Mortara Garavelli, Le figure retoriche, Milano, Bompiani, 1993 (ISBN 88-450-4739-3).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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MORTARA GAVARELLI
SìFederico ha scritto:Un po' difficile da trovare: sa per caso se è stato integralmente riassorbito dal successivo Manuale di retorica (Bompiani 1989/1997/2003)?
Uri Burton
Re: MORTARA GAVARELLI
Ottimo. Grazie mille.Uri Burton ha scritto:SìFederico ha scritto:Un po' difficile da trovare: sa per caso se è stato integralmente riassorbito dal successivo Manuale di retorica (Bompiani 1989/1997/2003)?
Un altro manuale (un «classico»), molto tecnico, è quello di Heinrich Lausberg, Elementi di retorica, Bologna, il Mulino, 1969.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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IL GUSTO DELL'INSOLITO
Eccezionale. Credo ci sia una recente ristampa.Marco1971 ha scritto:Un altro manuale (un «classico»), molto tecnico, è quello di Heinrich Lausberg, Elementi di retorica, Bologna, il Mulino, 1969.
Se per davvero la libertà di parola è un diritto, perdonatemi un’affermazione controcorrente. È una gioia pensare alla scienza del discorso in una giornata in cui i propri simili gavazzano.
Uri Burton
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Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel.
Tempra tu de’ cori ardenti,
Tempra ancor lo zelo audace.
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel.
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel.
Tempra tu de’ cori ardenti,
Tempra ancor lo zelo audace.
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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