chiara ha scritto:Confermo la venezianità e la pronuncia del cognome Coìn (sì, anch'io ho sempre pensato significasse codino). Idem per Benettòn (trevigiano), con la O (accentata) chiusa.
Aperta, non chiusa.
Per quanto riguarda il riferimento televisivo, Miriana Trevisan è pronunciato come Mirjàna Trévisan, invece dovrebbe essere pronunciato come Mirjàna Trévisàn. Lo vedo come vezzo artistico.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
.Silvia. ha scritto:Per quanto riguarda il riferimento televisivo, Miriana Trevisan è pronunciato come Mirjàna Trévisan, invece dovrebbe essere pronunciato come Mirjàna Trévisàn. Lo vedo come vezzo artistico.
Non è da escludersi, ma ho sentito la pronuncia piana o sdrucciola di cognomi simili anche da chi non ha alcune velleità artistiche. Evidentemente, come dicevo sopra, si vuole evitare una resa sentita come dialettale.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Evidentemente, come dicevo sopra, si vuole evitare una resa sentita come dialettale.
Ho avuto una discussione proprio su questo tema...
Qualcuno sostiene che nomi e cognomi devono essere pronunciati secondo le regole della dizione italiana (vedi fiorentino) e non secondo quelle di provenienza. Non sono d'accordo, almeno per nomi e cognomi italiani.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
.Silvia. ha scritto:Qualcuno sostiene che nomi e cognomi devono essere pronunciati secondo le regole della dizione italiana (vedi fiorentino) e non secondo quelle di provenienza. Non sono d'accordo, almeno per nomi e cognomi italiani.
Se devono essere pronunciati secondo le regole della dizione italiana non lo so... Però c'è anche il problema che non si possono sapere tutte le pronunce dialettali/regionali di tutti i cognomi italiani. Sarebbe piú corretto probabilmente, ma da un punto di vista pratico è normale che si adattino spontaneamente alla pronuncia toscana.
Al liceo avevamo un compagno di classe di cognome Casarin, e lo chiamavamo Casarín.
Per i nomi terminanti in «n», in italiano non sarebbe piú naturale una pronuncia tronca?
Appunto, perché è come se venisse troncata l'ultima lettera, soprattutto se sono parole che terminano in -in (trocato da -ino) e in -on (troncato da -one).
Cosí Casarin da Casarino. Benetton da Benettone.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
chiara ha scritto:Confermo la venezianità e la pronuncia del cognome Coìn (sì, anch'io ho sempre pensato significasse codino). Idem per Benettòn (trevigiano), con la O (accentata) chiusa.
Aperta, non chiusa.
Chiedo scusa, ma sono abbastanza sicuro che la "on" finale veneta sia con la "o" chiusa.
Bue ha scritto:Chiedo scusa, ma sono abbastanza sicuro che la "on" finale veneta sia con la "o" chiusa.
La o è chiusa (es. Sandrón, che è un cognome ma anche un sostantivo – almeno nel mio dialetto – e significa «persona dalla corporatura robusta e dai modi goffi»*).
Nel caso di Benetton, quando l'accento è posto sull'ultima sillaba, ho sempre sentito il timbro aperto. Non è corretto, ma soprassederei. Mi dà molto più fastidio sentire Sànson, per dire.
* Non ricordo il corrispettivo toscano.
Aggiornamento
Infarinato ha scritto:Scrissi tanto tempo fa qualcosina sull’argomento…
Molto chiaro e molto convincente. Questo suo intervento mi ha fatto capire che la mia è piú un'idiosincrasia personale. La ringrazio.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data gio, 05 apr 2012 13:40, modificato 1 volta in totale.
chiara ha scritto:Confermo la venezianità e la pronuncia del cognome Coìn (sì, anch'io ho sempre pensato significasse codino). Idem per Benettòn (trevigiano), con la O (accentata) chiusa.
Aperta, non chiusa.
Chiedo scusa, ma sono abbastanza sicuro che la "on" finale veneta sia con la "o" chiusa.
Ha ragione. Mi sono fatta influenzare dalla mia lombarditudine
Ho molta fretta. Ho trovato questo in rete, in seguito metterò il legame:
Zezza ha un ceppo romano, uno napoletano ed a Benevento ed uno pugliese a Ruffano, Uggiano la Chiesa e Cursi nel leccese, a Brindisi ed a Corato e Bari nel barese, dovrebbe derivare da una forma ipocoristica aferetica dialettale campano, pugliese del nome Lucrezia, forse il nome della capostipite.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Zezza è diffuso nell'Italia meridionale, è molto frequente in Puglia. È la cognominizzazione del soprannome Zézza o Zizza, che può avere diverse origini. Dall'ant. it. 'zézza' "ultima" con riferimento all'ultima nata, oppure dal sic. 'zizzu' (f. zizza) (<arabo 'azìz' "splendente, bellissimo" ed anche "celibe") "giovane di un'eleganza ostentata"; oppure dal greco e dal nap. 'zizza' "poppa, seno, mammella". È documentato in Puglia a Barletta (BA) nel 1540: "Sebastianus Zizus"; a Foggia nel 1682: "Giovanna Zézzi" e a Cerignola (FG) nel 1768. Minervini 524.
Scusi, gentile Carnby, mi perdoni se la infastidisco: potrebbe controllare se nel suo Dizionario dei cognomi italiani vi è qualcosa riguardo al cognome Gonin?
Siccome non ho trovato niente né nel DOP né nel DiPI, qualcuno saprebbe dirmi se Gonin si pronuncia /ˈgɔnin/ o /goˈnin/?
SinoItaliano ha scritto:Per i nomi terminanti in «n», in italiano non sarebbe piú naturale una pronuncia tronca?
Appunto, perché è come se venisse troncata l'ultima lettera, soprattutto se sono parole che terminano in -in (trocato da -ino) e in -on (troncato da -one).
Cosí Casarin da Casarino. Benetton da Benettone.
Non generalizzerei a tutti i cognomi italiani, né restringerei al finale in "n".
Molti cognomi veneti sono parole tronche (Trevisàn, Benettòn, Voltàn, Stefanèl, per citarne alcuni più famosi, ma anche Casarìn, Campagnèr, Montagnàn, Cantòn ecc) e così andrebbero pronunciati.