«Mass midia»
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Anch’io non ho mai sentito */ˈbed/ bed. Ciò che al Nord1 si può invece sentire è /e/ per l’inglese /ɛ/ in sillaba aperta: */ˈrekord/. Né ho mai sentito qualcosa come */ˈbrɛkfɛst/. Quanto a manager, io sento piú o meno /ˈmɛnaʤer; ˈma-; -ne-/.
1 Soprattutto, penso, in Lombardia, Liguria e Trentino-Alto Adige. Escluderei ad esempio il Veneto.
1 Soprattutto, penso, in Lombardia, Liguria e Trentino-Alto Adige. Escluderei ad esempio il Veneto.
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No, io ho sempre sentito solo la prima.fiorentino90 ha scritto: Per il DiPI bed and breakfast è da pronunciare ˈbɛdem ˈbrɛkfast. Tuttavia, credo che gran parte degli italiani dica ˈbɛdem ˈbrɛkfest. Siete d'accordo?
Anche i connettori per i cavi elettrici (faston) li ho sempre sentiti /'faston/.
Fast-food = /'fastfud/, Fast-pay = /'fastpei/, mi pare insomma che "fast" prenda la /a/.
A me paiono più frequenti /'mɛnaʤer/ o /'mɛneʤer/ (a volte forse con un po' di apertura della "e" finale).fiorentino90 ha scritto: Un'altra parola in cui /æ/ è realizzato come /a/ è mànager (Nota per gli eventuali lettori: errata la pronuncia manàger!)
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Forse si riferisce più al rilascio vocalico finale, in teoria istintivamente più forte al centro Italia. A proposito: i segnetti sotto la schwa cosa significano esattamente? Per il fatto che la vocale sia appena accennata non dovrebbe esserci la schwa piccolina all'apice?Carnby ha scritto:Dice che dicono béd, con [e] «chiusa»?fiorentino90 ha scritto:Ma non dagli italofoni del Nord Italia, giusto? Mi riferisco a bed.
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Avete tutti capito male, quindi non mi sono spiegato bene io Riformulo la domanda. "Bed" è di solito realizzato come ['bɛd:ə̻], cioè con lo scevà, anche al Nord Italia?! Non penso proprio, ma chiedevo e chiedo confermaCarnby ha scritto:Dice che dicono béd, con [e] «chiusa»?fiorentino90 ha scritto:Ma non dagli italofoni del Nord Italia, giusto? Mi riferisco a bed.
Carnby ha scritto:Direi di no, la pronuncia con [a] mi pare prevalente, così come in tutti i casi in cui in inglese britannico ci può essere /ɑ:/ (oltre naturalmente a molti casi «sbagliati»); per /ʌ/, fonema notoriamente «difficile», si va da [ɔ] per love, a [ɛ] per club (probabilmente passando per il francese [œ]) a per cult e ad [a] per punk.fiorentino90 ha scritto:Per il DiPI bed and breakfast è da pronunciare ˈbɛdem ˈbrɛkfast. Tuttavia, credo che gran parte degli italiani dica ˈbɛdem ˈbrɛkfest. Siete d'accordo?
Sembrerebbe che sia il solo ad avere ascoltato questa pronuncia. Appena possibile, intervisto un po' di parlanti e presto attenzione a come lo pronunciano! Non sarà d'aiuto chiederlo a italofoni del Sud Italia, dal momento che essi realizzano la a di fast con lo scevà, come gl'inglesi, oppure pronunciano brekfèst (ma non andiamo nei dettagli!). Tuttavia, la pronuncia brɛkfast mi suona strana
valerio_vanni ha scritto:fiorentino90 ha scritto:Per il DiPI bed and breakfast è da pronunciare ˈbɛdem ˈbrɛkfast. Tuttavia, credo che gran parte degli italiani dica ˈbɛdem ˈbrɛkfest. Siete d'accordo?
No, io ho sempre sentito solo la prima.
Anche i connettori per i cavi elettrici (faston) li ho sempre sentiti /'faston/.
Fast-food = /'fastfud/, Fast-pay = /'fastpei/, mi pare insomma che "fast" prenda la /a/.
In queste parole sono d'accordo, ma non in bed and breakfast (sinonimo consigliato: letto e colazione).
Vocoide parzialmente desonorizzato.valerio_vanni ha scritto:A proposito: i segnetti sotto la schwa cosa significano esattamente?
valerio_vanni ha scritto:Per il fatto che la vocale sia appena accennata non dovrebbe esserci la schwa piccolina all'apice?
Quello in canIPA; in IPA ufficiale il diacritico per la vocale brevissima (o, meglio, il vocoide brevissimo, se parliamo in termini strettamente fonetici) è il segno di breve sopra: quindi [ə̆].
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Non è uno scevà: il diacritico fa la differenza.fiorentino90 ha scritto:"Bed" è di solito realizzato come ['bɛd:ə̻], cioè con lo scevà, anche al Nord Italia?! Non penso proprio, ma chiedevo e chiedo conferma
None: in inglese [britannico] c’è [quasi] sempre [ɑː] in -ast, -ance e -ass accentati.fiorentino90 ha scritto:Non sarà d'aiuto chiederlo a italofoni del Sud Italia, dal momento che essi realizzano la a di fast con lo scevà, come gl'inglesi…
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Ho fatto copincolla da Carnby per far prima, ma in realtà io avrei voluto trascrivere solo lo scevà: il diacritico l'ho notato in un secondo momento grazie alla mia vista aquilina Capito, Lei si riferisce esattamente a questo:Infarinato ha scritto:Non è uno scevà: il diacritico fa la differenza. ;)fiorentino90 ha scritto:"Bed" è di solito realizzato come ['bɛd:ə̻], cioè con lo scevà, anche al Nord Italia?! Non penso proprio, ma chiedevo e chiedo conferma
Grazie per il collegamento! L'argomento era stato trattato di recente anche nel filone Le voci del DOP.Infarinato ha scritto:A voler essere pignoli, si tratta d’uno scevà «mormorato», [sˈpɔrːtə̤], che non è nient’altro che la [normale (*)] realizzazione fonetica italiana della «soluzione [consonantica] (o «rilascio») udibile» d’un’occlusiva finale, appetto alla realizzazione nativa [britannica] «inesplosa» (con «soluzione/rilascio inudibile», cioè) [ˈspσˑt̺ ̚] o —in isolamento— con rilascio udibile aspirato [ˈspσˑt̺ʰ].Marco1971 ha scritto:Direi che, quando non è pronunciato alla toscana (spòrte), con una vera e propria ‘e’ finale, si tende ad aggiungere uno scevà: /'spɔrtə/.
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(*) «Normale», a voler proprio pronunciare un’occlusiva finale senz’alcuna vocale d’appoggio (i.e., semplificando un po’, [e] al Centro e [ə] nel Meridione).
fiorentino90 ha scritto:Non sarà d'aiuto chiederlo a italofoni del Sud Italia, dal momento che essi realizzano la a di fast con lo scevà, come gl'inglesi…
Mi riferivo a fast nella parola breakfast, quindi -ast non accentato!Infarinato ha scritto:None: in inglese [britannico] c’è [quasi] sempre [ɑː] in -ast, -ance e -ass accentati.
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Non lo metto in discussione (e.s. la a di media viene resa in italiano con /a/) e non avevo messo in discussione che ˈbɛdem ˈbrɛkfast fosse la trasposizione migliore in italiano. Credevo che la pronuncia proposta dal DiPI non fosse quella effettivamente usata dagli italiani, ma mi sbagliavo: m'hanno tutti risposto brekfast, spontaneamente e senza ripensamenti. Quindi, confermo quanto detto da tutti voi e deduco che brekfest è nata e rimasta nella mia testa Ad ogni modo, io sinceramente credo d'averlo pronunciato sempre (o quasi) all'inglese Quando ero ragazzino pronunciavo dʒæz <jazz> (in italiano è preferibile dire ˈʤɛʦ*) e addirittura /ʃæmˈpu:/ <shampoo> (in luogo di sciampo)Infarinato ha scritto:D’accordo, ma per le vocali non accentate delle parole inglesi direi che in italiano prevale la «pronuncia ortografica».
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Carnby ha scritto:per /ʌ/, fonema notoriamente «difficile», si va da [ɔ] per love, a [ɛ] per club (probabilmente passando per il francese [œ]) a per cult e ad [a] per punk.
La pronuncia corretta di club è ˈklab (e sono d'accordo con il DiPI), ma perché fan club si deve lèggere fanˈklɛb? Forse perché si sente piú frequentemente fanˈklɛb?! Sí, ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione. Troppo capricciosa questa pronuncia di Luciano Canepàri.
La storia del fonema /ʌ/ inglese in italiano è complessa: per i primi prestiti ha prevalso (almeno inizialmente) la pronuncia /ɛ/ (passando attraverso la pronuncia [œ] del francese, per esempio ['klœb]); successivamente si è avuta la convergenza sul fonema /a/, ritenuto più vicino alla pronuncia originale inglese (mentre, fino agli anni '60/'70 il prestigio del francese era decisamente superiore). È opportuno notare che /'klɛb/ non nasce da un'intepretazione di a /æ/ inglese → /ɛ/ italiana, come è stato sostenuto da Alberto Lori in Speaker.fiorentino90 ha scritto:La pronuncia corretta di club è ˈklab (e sono d'accordo con il DiPI), ma perché fan club si deve lèggere fanˈklɛb?
Non solo questa, a dire il vero.fiorentino90 ha scritto:Troppo capricciosa questa pronuncia di Luciano Canepàri.
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Mi pare che lo sia già in origine:Carnby ha scritto:La storia del fonema /ʌ/ inglese in italiano è complessafiorentino90 ha scritto:La pronuncia corretta di club è ˈklab (e sono d'accordo con il DiPI), ma perché fan club si deve lèggere fanˈklɛb?
Riporto da
http://en.wikipedia.org/wiki/Open-mid_b ... nded_vowel
Penso quindi che oltre a quelle passate per il francese ci possano essere state parole importate da varietà differenti di inglese.Before World War II, the /ʌ/ of Received Pronunciation was phonetically close to a back vowel [ʌ]; this sound has since shifted forward towards [ɐ] (a near-open central vowel). Daniel Jones reports his speech (southern British), as having an advanced back vowel [ʌ̘] between his central /ə/ and back /ɔ/; however, he also reports that other southern speakers had a lower and even more advanced vowel approaching cardinal [a].[7] In American English varieties, e.g., the West and Midwest, and the urban South, the typical phonetic realization of the phoneme /ʌ/ is a central vowel that can be transcribed as [ɜ] (open-mid central).[8][9] Truly backed variants of /ʌ/ that are phonetically [ʌ] can occur in Inland Northern American English, Newfoundland English, Philadelphia English, some African-American Englishes, and (old-fashioned) white Southern English in coastal plain and Piedmont areas.[10][11] Despite this, the letter ⟨ʌ⟩ is still commonly used to indicate this phoneme, even in the more common varieties with central variants [ɐ] or [ɜ]. This may be due to both tradition as well as the fact that some other dialects retain the older pronunciation.[12]
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