Sinonimo di «svernare» per l’estate

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domna charola
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Intervento di domna charola »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Grazie, Domna Charola.
Di nulla, messere.
Ferdinand Bardamu ha scritto:In effetti ho proprio toppato nel descrivere l’estivare del bestiame come una fuga dal caldo. In ogni caso, credo che un parallelo vero e proprio tra svernare e estivare non si dia, perché, per quanto torrida, l’estate è un periodo piacevole, in cui si villeggia e ci si svaga,
Personalmente, rientro nella categoria "pinguini", perciò il concetto di "fuggire dall'estate" mi è invece ben presente: appena posso, fuggo a quote maggiori. :roll:

Ma non mi ero mai posta il problema del termine da usare, in effetti.
Scherzando, di solito uso il medesimo"svernare" per la fuga estiva; probabilmente do per scontato per l'interlocutore il concetto di inverno = stagione negativa, e quindi traslo il significato di inverno direttamente all'estate... non ci avevo mai pensato. Qualcosa tipo"fuggo da quello che per me è come l'inverno per voi".
Detto come battuta, agitando le mani a mo di alette di pennuto, di solito vengo capita, nel senso di "vado dove il clima è migliore".
Ovviamente, è un uso assolutamente improprio.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

È capitato anche a me di sentire qualcuno usare svernare nel modo in cui dice lei. La cosa testimonia la difficoltà di trovare un corrispettivo per l’estate.

Ho cercato, per curiosità, la parola estivare negli archivi dei giornali. Nel Corriere e nella Repubblica non ho trovato niente; i rispettivi archivi cominciano nel 1984 e nel 1992. Nell’archivio della Stampa, molto piú ampio (comincia nel 1867), ho invece trovato qualche occorrenza. Ne riporto due:

Gli è che in questa strana città, dalla vita eminentemente artificiale o superficiale, insieme; in questa città benedetta, sul cui stemma dovrebbe spiccare a lettere cubitali il motto: Che dirà la gente? il non assentarsi durante l’estate, il non andar a veranear (estivare), come si dice qui, sia pur per quindici giorni soltanto, costituisca, generalmente, qualcosa come un atto ignominioso; qualcosa come un’implicita confessione di vergognosa miseria.... [sic] («I particolari sull’assassinio di Canovas del Castillo», 10 agosto 1897; l’estratto fa parte di «dispacci e lettere del nostro corrispondente ordinario da Madrid»; il grassetto è mio)

L’oratore con chiare e concise frasi disse della natura del morbo, delle sue conseguenze, del pericoloso uso del latte delle vacche aftose, suggerendo qualche mezzo di cura in casi di concomitanza e si estese specialmente sui mezzi profilattici. Fece un po’ di critica, e ben giustamente, sulla pessima applicazione dei regolamenti sanitari e sulla vigilanza zooiatrica, deplorando come la Francia prima ci appestò il nostro bestiame co’ suoi greggi che vengono ad estivare sulle nostre Alpi e quindi ci chiude la porta col pretesto di non lasciar trapelare nel suo territorio l’infezione che prima ci ha regalato. («Corriere Agrario. Conferenza Vassotti a San Benigno», 23 gennaio 1894; grassetto mio)

Come si vede, erano già in uso entrambe le accezioni di estivare, quella umana e quella animale.
Fausto Raso
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Re: «Estivare», «estatare»

Intervento di Fausto Raso »

u merlu rucà ha scritto:Non sono d'accordo. Perché toscano deve necessariamente essere considerato italiano? Al limite paraitaliano. Se un termine rimane confinato alla Toscana, non può essere considerato italiano.
Statare è stato adoperato da Giovanni Faldella, scrittore e giornalista non toscano.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Io statare non l'ho mai sentito, e alzi la mano chi, non toscano, qui, lo usi o anche solo lo abbia udito...
Largu de farina e strentu de brenu.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Il Devoto-Oli mette a lemma estivare, mentre statare lo considera variante toscana di estatare ma... sorpresa! il lemma estatare non c'è!
Il Devoto-Oli ha scritto:estivare v. intr e tr., non com. 1. intr. Trascorrere l'estate in un luogo. 2. tr. Condurre nell'estate il bestiame al pascolo in alta montagna.
Confermo che anche qui (e)statare (o statà) non si usa, al contrario di svernare. Direi che si possa (anzi si debba) usare estivare seza porsi troppi problemi.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Per statare, voce ormai non più toscana, si veda anche qui.

Il verbo si trova anche negli atti del Parlamento:
Atti del Parlamento italiano: Discussioni - Volume 1 - Pagina 6638
https://books.google.it/books?id=TEQyAQAAMAAJ
Italy. Parlamento. Camera dei deputati - 1898 - ‎Visualizzazione snippet - ‎Altre edizioni
E quella località nella quale oggi c'è aria buona, e dove la gente va perfino ad estatare, diventerà un semenzajo di malaria. Comprendo benissimo che insistendo nel mio emendamento, poichè esso non è accettato dalla Commissione e dal ..
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

u merlu rucà ha scritto:Io statare non l'ho mai sentito, e alzi la mano chi, non toscano, qui, lo usi o anche solo lo abbia udito...
Nemmeno estivare è conosciuto, come testimoniano le attestazioni molto in là nel tempo nell’archivio della Stampa e l’assenza della parola nei piú ristretti archivi del Corriere e della Repubblica, oltreché la marca BU («basso uso»: «vocaboli rari, tuttavia circolanti ancora con qualche frequenza in testi e discorsi del Novecento») del De Mauro in linea.

In genere, si usa dire villeggiare o andare in vacanza, sottintendendo che si villeggia o si va in vacanza d’estate. Estivare o (e)statare hanno però un significato un po’ diverso: con questi verbi s’intende ‹trascorrere (tutta) l’estate in un luogo di villeggiatura›.
sempervirens
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Re: Sinonimo di «svernare» per l’estate

Intervento di sempervirens »

PersOnLine ha scritto:Esiste un sinonimo di svernare, nel senso di passare la stagione in un luogo più mite, ma con riferimento all'estate?
Ho trovato due parole che forse Le potrebbero essere utili: monticazione e demonticazione.

https://it.wikipedia.org/wiki/Transumanza
Io nella mia lingua ci credo.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Sì, però si torna alla questione del perché si sposta il bestiame. Che è diverso anche dal concetto di "svernare", oltre che di sfuggire l'estate.
Rimanendo negli spostamenti animali, le rondini "svernano" in Africa, non compiono una "transumanza", e al limite questa si svilupperebbe come *africazione e *deafricazione, mentre non useremmo monticazione.
sempervirens
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Intervento di sempervirens »

domna charola ha scritto:Sì, però si torna alla questione del perché si sposta il bestiame. Che è diverso anche dal concetto di "svernare", oltre che di sfuggire l'estate.
Rimanendo negli spostamenti animali, le rondini "svernano" in Africa, non compiono una "transumanza", e al limite questa si svilupperebbe come *africazione e *deafricazione, mentre non useremmo monticazione.
Sono d'accordo con Lei. Anche perché transumanza significa etimologicamente spostarsi camminando sul terreno.

Comunque perlomeno qui in Giappone le rondini non arrivano dall'Africa ma dalle Filippine. Qui non mi avventuro in nuove parole. Una volta ogni tanto.

No, mi chiedevo se all'autore della discussione potessero interessare altre parole che ruotano attorno al concetto, in mancanza di meglio. E forse le Sue ultime potrebbero tornar comode. :)
Io nella mia lingua ci credo.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Nemmeno estivare è conosciuto, come testimoniano le attestazioni molto in là nel tempo nell’archivio della Stampa e l’assenza della parola nei piú ristretti archivi del Corriere e della Repubblica, oltreché la marca BU («basso uso»)
Come al solito, dipende anche dal contesto. Sicuramente, estivare nelle accezioni più classiche è poco noto e, oggi, ancor meno usato. Se si fa un rapido giro in Rete, si nota che quasi tutte le attuali accezioni di questo verbo sono legate all'etologia, in particolare ai movimenti migratori dei volatili, o all'abitudine di alcuni anfibi di andare in letargo durante l'estate. In questo caso si parla d'estivazione in contrapposizione all'ibernazione.

Ciò spiega anche come un termine così poco usato mi sia venuto subito in mente, leggendo la domanda di partenza: evidentemente, lo avevo ascoltato (e più d'una volta) nei documentari! :wink:
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
domna charola
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Intervento di domna charola »

Più leggo più mi sorgono perplessità...
Pensando a estivare come collegato allo spostamento estivo, ovviamente per vacanza, mi son detta: non è così automatico, cioè, oggi estate non è più sinonimo di vacanze, perché si va via ormai durante tutto l'anno.
E mi è venuto in mente chi parte a dicembre per andare in qualche isola dell'altro emisfero a fare i bagnetti: anche in questo caso, mi vien da usare "estivare", nel senso che va altrove a "fare estate", a cercare l'estate. Che però alla fine sarebbe la controparte di svernare, cioè fuggo l'inverno (sverno) e mi ricreo le condizioni dell'estate (estivo)...
Per quanto il significato di estivare sia un altro, mi sembra un termine abbastanza ambiguo: essendo poco usato e pressoché sconosciuto, dà adito a interpretazioni nel suo uso.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Io credo invece che la definizione della parola, nell’accezione umana, sia di una chiarezza cristallina. Le perplessità, per me, sono legate al suo possibile uso: nessuno oggi passa tutta l’estate in un luogo di villeggiatura, a meno che non sia qualche riccone col panfilo attraccato a Saint Tropez. Non è tanto la parola in sé a essere d’uso raro, ma il concetto che esprime.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Leggendo in queste ultime sere "Storia di un paese: Montaillou, un villaggio occitanico durante l'inquisizione, 1294-1324", di Le Roy Ladurie, nella trad. di Giovanni Bogliolo, Collana Storica, Rizzoli, 1977, mi sono imbattuta nell'uso corrente del verbo "estivare", riferito appunto agli spostamenti delle greggi all'inizio dell'estate, e quindi mi è tornato in mente questo filone.
Ho quindi fatto un giro nel solito dizionario medievale, e in effetti il termine è in uso dai tempi latini.

http://ducange.enc.sorbonne.fr/AESTIVA

Sarebbe interesante indagare quando - e se - si perde, per poi riapparire (?) in tempi recenti, ovvero se si ha un passaggio diretto dal latino al volgare, oppure se viene ripescato come termine tecnico solo successivamente.
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