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Inviato: lun, 23 nov 2015 0:22
di Ivan92
Non ho capito. Quando dice che
Carnby ha scritto:esiste solo /-nʎ-/ che si realizza con [-ɲʎ-],
si riferisce solamente alle parole che contengono m (siam gli stessi)? O vale anche per con gli? E come mai, in italiano, non può esistere /-mʎ-/?

Inviato: lun, 23 nov 2015 0:28
di Infarinato
Perché in italiano /m/ e /n/ sono sempre omorganiche alla consonante successiva. Pensi che il con- di conciossiacosaché è un com(e)! ;)

Inviato: lun, 23 nov 2015 0:42
di Ivan92
Infarinato ha scritto:Perché in italiano /m/ e /n/ sono sempre omorganiche alla consonante successiva.
Dunque anche in con gli /-nʎ-/ si realizza con [-ɲʎ-].

Inviato: lun, 23 nov 2015 1:10
di Infarinato
Sí. :)

Inviato: lun, 23 nov 2015 12:27
di Ivan92
Vi ringrazio della pazienza. :)

Siamo ampiamente fuori tèma, per cui sarebbe opportuno proseguire la discussione da qualche altra parte. Essendo [-ɲʎ-] pressoché impronunciabile —o meglio, lo è per me. Non so se per voi valga la stessa cosa—, non ritenete un po' stupida la scelta di privilegiare la forma non univerbata appetto ai vari collo, colla, colle, cogli, ecc?