[r] + postalveolare
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[r] + postalveolare
Qui s'è detto che, davanti a postalveolare, l'articolazione di [n] è leggermente piú arretrata appetto a una normale alveolare. Qua si disse la stessa cosa, ma a proposito di [l]: davanti a postalveolare, si realizza cóll'allofono [lʲ]. Mi chiedo: dobbiamo aspettarci anche una minima coarticolazione di [r] davanti a [ʧ] e [ʤ]?
Ultima modifica di Ivan92 in data sab, 21 nov 2015 21:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: [r] + postalveolare
Sí.Ivan92 ha scritto:[D]obbiamo aspettarci anche una minima coarticolazione di [r] davanti a postalveolari…?

Secondo me [l] basta e avanza.Ivan92 ha scritto:E qual è il simbolo corrispondente?

Allora [r].Ivan92 ha scritto:La ringrazio, caro Carnby, ma mi riferivo alla vibrante.

Se uno vuol proprio esser preciso, si possono trascrivere con il diacritico della base della lingua retratta, [r̙, l̙] (e magari anche un po' di arrotondamento ̹ [r̙˒, l̙˒]).
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In realtà i diacritici usati da Carnby si usano perlopiú per le vocali.
I simboli ufficiali dell’AFI per i canIPA [ļ ņ ŗ] sarebbero proprio [lʲ nʲ rʲ], ma Carnby ha ragione quando dice che essi darebbero una falsa impressione di [eccesso di] palatalizzazione.
Le ragioni «storiche» per cui i nostri fonetisti (a partire da Castellani nel suo Fonotipi e fonemi in italiano del 1956, ripreso dal Muljačić [Fonologia della lingua italiana, 1972], e da Camilli Fiorelli 1965, variamente ripreso da Mioni e da Canepari, etc.) menzionano il tassofono prepalatale [davanti a /(ʎ ɲ) ʃ ʧ ʤ/] di /n/ (quasi sempre), /l/ (raramente) e /r/ (mai) sono da ricercarsi, da un lato, nella piú o meno (anzi, «meno o piú») automatica realizzazione degli stessi da parte degl’italofoni non toscani (prima), e da parte degli stranieri (poi); dall’altro, dal fatto che, dal punto di vista articolatorio (cioè: per una questione di «economia articolatoria»), l’assimilazione alla consonante successiva è maggiore / piú automatica per il primo, meno per il secondo, meno ancora per il terzo.
I simboli ufficiali dell’AFI per i canIPA [ļ ņ ŗ] sarebbero proprio [lʲ nʲ rʲ], ma Carnby ha ragione quando dice che essi darebbero una falsa impressione di [eccesso di] palatalizzazione.
Le ragioni «storiche» per cui i nostri fonetisti (a partire da Castellani nel suo Fonotipi e fonemi in italiano del 1956, ripreso dal Muljačić [Fonologia della lingua italiana, 1972], e da Camilli Fiorelli 1965, variamente ripreso da Mioni e da Canepari, etc.) menzionano il tassofono prepalatale [davanti a /(ʎ ɲ) ʃ ʧ ʤ/] di /n/ (quasi sempre), /l/ (raramente) e /r/ (mai) sono da ricercarsi, da un lato, nella piú o meno (anzi, «meno o piú») automatica realizzazione degli stessi da parte degl’italofoni non toscani (prima), e da parte degli stranieri (poi); dall’altro, dal fatto che, dal punto di vista articolatorio (cioè: per una questione di «economia articolatoria»), l’assimilazione alla consonante successiva è maggiore / piú automatica per il primo, meno per il secondo, meno ancora per il terzo.
La ringrazio, caro Infarinato. 
M'ha sorpreso:

M'ha sorpreso:
In quali contesti le palatali possono seguire [n]? Li ha messi tra parentesi tonde, per cui deduco che è un fenomeno che non si verifica con una certa frequenza.Infarinato ha scritto:/(ʎ ɲ)/
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Con gli anni, siam gli stessi etc., ma, davanti a /ɲ/, /n/ si assimila completamente: co[ɲ] Gneo.Ivan92 ha scritto:In quali contesti le palatali possono seguire [n]?Infarinato ha scritto:/(ʎ ɲ)/
Ma con gli non diventa molto spontaneamente /'koʎʎi/? E perché non (i)scrivere siamo gli stessi?Infarinato ha scritto:Con gli anni, siam gli stessi etc.
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Sí, con gli diventa quasi sempre cógli nel parlato spontaneo centromeridionale, ma esiste anche con gli, che deve esser letto con gli e non cógli.Ivan92 ha scritto:Ma con gli non diventa molto spontaneamente /'koʎʎi/? E perché non (i)scrivere siamo gli stessi?

Discorso analogo per l’altra frase.
In realtà /-mʎ-/ non esiste; esiste solo /-nʎ-/ che si realizza con [-ɲʎ-] nel parlato più sorvegliato e [-ʎʎ-] nel registro più popolare (non completamente accettabile in un buon italiano).Ivan92 ha scritto:sequenze alla stregua di /-nʎ- -mʎ-/ mi suonano poco italiane. Io faccio fatica a pronunciarle...
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