«Nowcasting»
Moderatore: Cruscanti
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Direttamente dal gergo dei meteomani d'Internet, ecco un altro anglismo che equivale, pressappoco, a "previsone istantanea" (ma ammetto che questa soluzione è troppo lunga per imporsi).
È vero, le perifrasi stentano a scalzare la brevità, seppur mostruosa, degli anglicismi. Previsioni istantanee o, come dicono qui, previsioni a brevissimo termine son termini che non fanno l’effetto del termine unico.
Suggerisco, senza pensarci troppo, ora-meteo (oramèteo) e abbreve (a breve).
L’aspetto piú importante dell’abbreve è rappresentato dalla possibilità di fornire informazioni meteorologico-previsionali ad elevata risoluzione spaziale...
L’aspetto piú importante dell’ora-meteo è rappresentato dalla possibilità di fornire informazioni meteorologico-previsionali ad elevata risoluzione spaziale...
Non suona malissimo, oppure?
Suggerisco, senza pensarci troppo, ora-meteo (oramèteo) e abbreve (a breve).
L’aspetto piú importante dell’abbreve è rappresentato dalla possibilità di fornire informazioni meteorologico-previsionali ad elevata risoluzione spaziale...
L’aspetto piú importante dell’ora-meteo è rappresentato dalla possibilità di fornire informazioni meteorologico-previsionali ad elevata risoluzione spaziale...
Non suona malissimo, oppure?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Pensavo che fosse parola molto recente e invece l’ho trovata nel mio Shorter Oxford Dictionary (che è del 1993). È trattata anche su Wikipedia.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ci vorrebbe un confisso per a breve termine da unire a visione per sostituire previsione come now sostituisce fore in forecast, però consultando l'elenco dei confissi riportato nell'ultimo volume del Gradit non ne trovo alcuno. Per breve esistono brevi- e brachi- ma non sembrano del tutto adatti.Marco1971 ha scritto:È vero, le perifrasi stentano a scalzare la brevità, seppur mostruosa, degli anglicismi. Previsioni istantanee o, come dicono qui, previsioni a brevissimo termine son termini che non fanno l’effetto del termine unico.
Suggerisco, senza pensarci troppo, ora-meteo (oramèteo) e abbreve (a breve).
L’aspetto piú importante dell’abbreve è rappresentato dalla possibilità di fornire informazioni meteorologico-previsionali ad elevata risoluzione spaziale...
L’aspetto piú importante dell’ora-meteo è rappresentato dalla possibilità di fornire informazioni meteorologico-previsionali ad elevata risoluzione spaziale...
Non suona malissimo, oppure?
Era la stessa idea che era venuta a me, perché tra forecasting e previsione c'è notevole affinità strutturale, ma non so nemmeno io cosa propore per now...
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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In latino, a brevissimo, immediatamente è stătim, cui corrisponde il greco tácha. Non vedo, però, come si possa formare un composto con visione: stativisione? tachivisione? [Aborro i composti greco-latini.] Meglio le soluzioni di Marco, allora.Freelancer ha scritto:Ci vorrebbe un confisso per a breve termine da unire a visione per sostituire previsione come now sostituisce fore in forecast, però consultando l'elenco dei confissi riportato nell'ultimo volume del Gradit non ne trovo alcuno. Per breve esistono brevi- e brachi- ma non sembrano del tutto adatti.
Secondo me, qui dobbiamo rassegnarci a non correre dietro all’inglese e tenerci previsione a brevissimo termine.
Perché, ahimè, non hanno senso...Daniele ha scritto:Riprendendo il brevi- segnalato da Crivello, perché non brevimeteo o meteobreve?
Sí, ci avevo pensato, ma in effetti ha in sé una carica comica che impedirebbe al termine di prender piede.Daniele ha scritto:E poi, sarebbe stupendo un raffreddato brevisioni
Ripensandoci bene, se si vuole una parola e non una circonlocuzione, abbreve ([previsioni] a breve [termine]) mi pare rispondere a tutti i requisiti. Se pensiamo che esiste il prossimamente come equivalente dell’inglese trailer, non è detto che l’abbreve non abbia possibilità.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Giusto per capire, perché meteobreve non ha senso? Non è una costruzione simile alla sua? [previsioni] meteo [a] breve. In più, mi pare che meteobreve sia di più immediata comprensione rispetto a abbreve.Marco1971 ha scritto:Perché, ahimè, non hanno senso...Daniele ha scritto:Riprendendo il brevi- segnalato da Crivello, perché non brevimeteo o meteobreve?
abbreve ([previsioni] a breve [termine]) mi pare rispondere a tutti i requisiti.
Perché, venendo a mancare la preposizione a della locuzione a breve [termine], l’aggettivo breve significa «che dura poco tempo», e meteobreve vuol dire «previsioni del tempo che durano poco tempo».Daniele ha scritto:Giusto per capire, perché meteobreve non ha senso?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Perché non la soluzione implicitamente offerta da Infarinato: (previsioni) tachimeteo(rologiche) o tacameteo(rologiche)?Infarinato ha scritto:In latino, a brevissimo, immediatamente è stătim, cui corrisponde il greco tácha. Non vedo, però, come si possa formare un composto con visione: stativisione? tachivisione? [Aborro i composti greco-latini.].
Il traducente dovrebbe venire dai meteorologi stessi. Ma, come in quasi tutti i campi dello scibile, gli specialisti sembrano insensibili alle questioni linguistiche e preferiscono adottare la parola inglese che gli viene sfornata.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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