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«Pucciare»

Inviato: lun, 25 ott 2010 0:10
di Luca86
Ultimamente, sento spesso alla televisione questo verbo (usato quasi solo dai settentrionali) che non riesco a trovare nei miei dizionari: vorrei sapere se è un regionalismo settentrionale e se significa ‘inzuppare’.

Inviato: lun, 25 ott 2010 0:19
di Marco1971
Non ho trovato il verbo. Nel Battaglia c’è solo puccia, antico e regionale, che significa ‘focaccia’. Non so se abbia qualche attinenza col verbo...

Inviato: lun, 25 ott 2010 0:42
di Fausto Raso
Qui ho trovato pucciare

Inviato: lun, 25 ott 2010 1:00
di Luca86
Sí, grazie caro Fausto, ma non so quanto il wikizionario possa essere attendibile.

Fuori tema: il termine puccia indica, qui in Puglia, un tipo di pane (molto buono :)).

Inviato: lun, 25 ott 2010 1:04
di Fausto Raso
Pucciare si trova anche qui.
Sembra sia un termine regionale.

Inviato: lun, 25 ott 2010 1:09
di Marco1971
Fausto Raso ha scritto:Pucciare si trova anche qui.
Sembra sia un termine regionale.
Mi domando se d.m. non sia l’abbreviazione per dialetto milanese...

Inviato: lun, 25 ott 2010 1:11
di Luca86
Quest'ultimo collegamento confermerebbe quanto avevo ipotizzato :).

Inviato: lun, 25 ott 2010 1:12
di Ferdinand Bardamu
È un verbo che si usa col medesimo significato (intingere, inzuppare e sim.) anche qui a Verona, forse per influsso delle parlate lombarde; ignoro però se sia diffuso anche nel resto del Veneto.

Inviato: lun, 25 ott 2010 1:18
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:Mi domando se d.m. non sia l’abbreviazione per dialetto milanese...
Credo che d.m. stia per dialetto modenese, visto che si parla all'ombra della Ghirlandina.

Inviato: lun, 25 ott 2010 10:41
di Infarinato
Ferdinand Bardamu ha scritto:È un verbo che si usa col medesimo significato (intingere, inzuppare e sim.) anche qui a Verona, forse per influsso delle parlate lombarde; ignoro però se sia diffuso anche nel resto del Veneto.
È [almeno] anche piemontese, milanese ed emiliano [antico]: tutti «inzuppare» (con [ovvi] traslati sessuali). L’etimo è il latino volgare *PUNCTIĀRE («intingere») attraverso il milanese pucià.

Inviato: lun, 25 ott 2010 14:20
di Luca86
Ringrazio tutti per le risposte. :)

Inviato: lun, 25 ott 2010 22:40
di u merlu rucà
Veneto pocio 'sugo, intingolo', quasi sicuramente correlato alla nostra voce. Mi sembra un po' strano l'esito nctj > -c- da *punctiare che dovrebbe dare -ns-/-s-. Potrebbe essere un derivato da poculum 'vaso', che darebbe poc/puc in lombardo e pocio in veneto (oculum > ocio). Quindi puc(c)iare inizialmente avrebbe il significato di 'mettere nel vaso' o qualcosa di simile.

Inviato: mar, 26 ott 2010 12:04
di Bue
u merlu rucà ha scritto:Veneto pocio 'sugo, intingolo', quasi sicuramente correlato alla nostra voce.
Segnalo che in mantovano, e suppongo anche veneto, si ha anche pocia = "pozzanghera", che io vedo altrettanto correlato.
Qui l'etimologia mi sembra chiara (la stessa di "pozza", direi), il che forsa aiuta.

Inviato: mar, 26 ott 2010 14:49
di u merlu rucà
Bue ha scritto:Segnalo che in mantovano, e suppongo anche veneto, si ha anche pocia = "pozzanghera", che io vedo altrettanto correlato.
Qui l'etimologia mi sembra chiara (la stessa di "pozza", direi), il che forsa aiuta.
Una derivazione da *putea, forma femminile per puteus 'pozzo' non sarebbe certo fuori luogo. Resta da spiegare, però, l'inconsueto esito -c-. Nell'Italia settentrionale da -tja < -tea abbiamo generalmente -s- o, nei dialetti più conservatori, -z-. L'unica spiegazione che intravvedo è una contaminazione o un incrocio con pactum 'pigiato insieme', participio passato di pangere, che ha dato esiti in area italiana e nel friulano, per esempio piemontese pacioch 'fanghiglia, fango'. La contaminazione o l'incrocio con pactum è stato favorito dall'associazione semantica pozza/fango.
Nel ligure esiste il termine apusà 'immergere', che deriva regolarmente da un *adputeare, ed ha, quindi, un significato che si avvicina molto a quello di 'inzuppare'.
Insomma, non è così pacifico che puciare/pucciare derivi da *punctiare

[FT] «Intravedere»

Inviato: mar, 26 ott 2010 15:52
di Marco1971
Piccola nota fuori tema: intravedere si scrive con una sola ‘v’, checché ne dicano i dizionari permissivi, perché intra- non cogemina. :)