«Pucciare»
Moderatore: Cruscanti
«Pucciare»
Ultimamente, sento spesso alla televisione questo verbo (usato quasi solo dai settentrionali) che non riesco a trovare nei miei dizionari: vorrei sapere se è un regionalismo settentrionale e se significa ‘inzuppare’.
Ultima modifica di Luca86 in data gio, 18 nov 2010 21:03, modificato 2 volte in totale.
Non ho trovato il verbo. Nel Battaglia c’è solo puccia, antico e regionale, che significa ‘focaccia’. Non so se abbia qualche attinenza col verbo...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Qui ho trovato pucciare
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Pucciare si trova anche qui.
Sembra sia un termine regionale.
Sembra sia un termine regionale.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Mi domando se d.m. non sia l’abbreviazione per dialetto milanese...Fausto Raso ha scritto:Pucciare si trova anche qui.
Sembra sia un termine regionale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
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È un verbo che si usa col medesimo significato (intingere, inzuppare e sim.) anche qui a Verona, forse per influsso delle parlate lombarde; ignoro però se sia diffuso anche nel resto del Veneto.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data lun, 25 ott 2010 1:21, modificato 1 volta in totale.
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Credo che d.m. stia per dialetto modenese, visto che si parla all'ombra della Ghirlandina.Marco1971 ha scritto:Mi domando se d.m. non sia l’abbreviazione per dialetto milanese...
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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È [almeno] anche piemontese, milanese ed emiliano [antico]: tutti «inzuppare» (con [ovvi] traslati sessuali). L’etimo è il latino volgare *PUNCTIĀRE («intingere») attraverso il milanese pucià.Ferdinand Bardamu ha scritto:È un verbo che si usa col medesimo significato (intingere, inzuppare e sim.) anche qui a Verona, forse per influsso delle parlate lombarde; ignoro però se sia diffuso anche nel resto del Veneto.
- u merlu rucà
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Veneto pocio 'sugo, intingolo', quasi sicuramente correlato alla nostra voce. Mi sembra un po' strano l'esito nctj > -c- da *punctiare che dovrebbe dare -ns-/-s-. Potrebbe essere un derivato da poculum 'vaso', che darebbe poc/puc in lombardo e pocio in veneto (oculum > ocio). Quindi puc(c)iare inizialmente avrebbe il significato di 'mettere nel vaso' o qualcosa di simile.
Segnalo che in mantovano, e suppongo anche veneto, si ha anche pocia = "pozzanghera", che io vedo altrettanto correlato.u merlu rucà ha scritto:Veneto pocio 'sugo, intingolo', quasi sicuramente correlato alla nostra voce.
Qui l'etimologia mi sembra chiara (la stessa di "pozza", direi), il che forsa aiuta.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
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Una derivazione da *putea, forma femminile per puteus 'pozzo' non sarebbe certo fuori luogo. Resta da spiegare, però, l'inconsueto esito -c-. Nell'Italia settentrionale da -tja < -tea abbiamo generalmente -s- o, nei dialetti più conservatori, -z-. L'unica spiegazione che intravvedo è una contaminazione o un incrocio con pactum 'pigiato insieme', participio passato di pangere, che ha dato esiti in area italiana e nel friulano, per esempio piemontese pacioch 'fanghiglia, fango'. La contaminazione o l'incrocio con pactum è stato favorito dall'associazione semantica pozza/fango.Bue ha scritto:Segnalo che in mantovano, e suppongo anche veneto, si ha anche pocia = "pozzanghera", che io vedo altrettanto correlato.
Qui l'etimologia mi sembra chiara (la stessa di "pozza", direi), il che forsa aiuta.
Nel ligure esiste il termine apusà 'immergere', che deriva regolarmente da un *adputeare, ed ha, quindi, un significato che si avvicina molto a quello di 'inzuppare'.
Insomma, non è così pacifico che puciare/pucciare derivi da *punctiare
[FT] «Intravedere»
Piccola nota fuori tema: intravedere si scrive con una sola ‘v’, checché ne dicano i dizionari permissivi, perché intra- non cogemina. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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