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Inviato: dom, 31 ott 2010 7:58
di Brazilian dude
Nel mio stato (São Paulo), che deve tanto all'immigrazione italiana, si dice informalmente spuciacio (non so come si scriva, leggetelo all'italiana) quando si rovesciano delle grandi quantità di liquido su una superficie.

Inviato: mar, 02 nov 2010 11:53
di u merlu rucà
Quindi nel brasiliano di São Paulo è ammessa l'affricata postalveolare sorda (c italiana seguita da e-i- o ci seguita da a-u-o; spagnolo ch), che nel portoghese metropolitano standaro non esiste (e credo neppure nel brasiliano), mentre è regolare nel gallego?

Inviato: mar, 02 nov 2010 14:06
di Brazilian dude
In pochissime parole si usa.

Inviato: mar, 02 nov 2010 19:07
di u merlu rucà
Sarei curioso di conoscerle. Avrei una mia teoria in proposito, ma prima di dire qualche stupidaggine, mi servirebbero degli esempi.

Inviato: mer, 03 nov 2010 9:55
di Brazilian dude
In parole di origine straniera come ciao/tchau, tcheco (pron. ceco), Tchecoslováquia, a volte Tchetchênia, ma ora più spesso Chechênia. In onomatopee tipo tchaca-tchaca (per rifersi al sesso di forma volgare). Nell'interiozione tchê, tipica del Sud del Brasile, interiezione usata anche in Uruguay, Paraguay e Argentina. In molte regioni (forse nella maggioranza) la sillaba ti si pronuncia come ci (in italiano) o come una t palatalizzata.

Inviato: gio, 04 nov 2010 0:56
di chiara
Pucciare si usa comunemente in Emilia, col significato di inzuppare o intingere. Per esempio si puccia il cornetto nel cappuccino, i biscottini nel tè, o il pane nel sugo. Nel veneto invece si tocia.

Inviato: gio, 04 nov 2010 13:08
di Ferdinand Bardamu
chiara ha scritto:Pucciare si usa comunemente in Emilia, col significato di inzuppare o intingere. Per esempio si puccia il cornetto nel cappuccino, i biscottini nel tè, o il pane nel sugo. Nel veneto invece si tocia.
Non dappertutto, cara Chiara. Io, che son della Bassa veronese, dico comunemente pociare. Ho degli amici della parte occidentale della provincia di Verona che dicono tociare.

Inviato: gio, 04 nov 2010 14:03
di Luca86
chiara ha scritto:Nel veneto invece si tocia.
Sono curioso: come si pronuncia?

Inviato: gio, 04 nov 2010 14:46
di Ferdinand Bardamu
Luca86 ha scritto:
chiara ha scritto:Nel veneto invece si tocia.
Sono curioso: come si pronuncia?
['tɔtʃa], cosí come si dice ['pɔtʃa]. O, almeno, io li pronuncio cosí, può essere che in altre parti del Veneto si dicano con la "o" chiusa.

Inviato: gio, 04 nov 2010 15:26
di Luca86
Grazie, caro Ferdinand. :)
Ferdinand Bardamu ha scritto:...può essere che in altre parti del Veneto si dicano con la "o" chiusa.
Come bon /'bOn/, che nell'entroterra veneto è pronunciato /'bon/.

Inviato: gio, 04 nov 2010 15:55
di Ferdinand Bardamu
Luca86 ha scritto:Come bon /'bOn/, che nell'entroterra veneto è pronunciato /'bon/.
Io sono dell'entroterra veneto, ma pronuncio [bɔn]. Cosí pure gli altri dialettofoni delle mie parti.

Inviato: gio, 04 nov 2010 16:24
di Luca86
Ho vissuto dieci anni a Chioggia e ricordo di aver sentito pronunciare /'bon/ da piú di un veneto, soprattutto di provenienza rustica. Credo, se la memoria non m'inganna, di averlo sentito anche a Padova.

Inviato: gio, 04 nov 2010 16:41
di Ferdinand Bardamu
Non ho particolare esperienza dei dialetti della costa, perciò prendo senz'altro per buona la sua informazione.

D'altronde, esistono differenze sensibili, anche morfologiche e lessicali, tra una zona e l'altra [es. per dire "ho mangiato" io direi "g'ho magnà", altri, nella provincia di Verona, direbbe "g'ho magnado"; "imbuto" per me è "periotto", per un veronese del Nord è "tortór"].

Inviato: gio, 04 nov 2010 20:54
di chiara
Ferdinand Bardamu ha scritto:Non dappertutto, cara Chiara. Io, che son della Bassa veronese, dico comunemente pociare. Ho degli amici della parte occidentale della provincia di Verona che dicono tociare.
La ringrazio per la precisazione.

Per Luca86: Sulla pronuncia di tociare io l'ho sempre sentita con la O aperta, come riportato da Ferdinand (zone: Venezia, Mestre, Treviso).
Nelle medesime zone si pronuncia bon con la o chiusa.
Nel rodigino invece mi pare che pronuncino con la O aperta, ma non sono sicura.

Inviato: ven, 05 nov 2010 13:55
di u merlu rucà
Probabilmente esiste una relazione tra pocio e tocio. L'etimo di tocio è controverso.