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«Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 7:19
di G.B.
Altro «neologismo» proposto dalla Crusca, indica un:
modello di reggiseno caratterizzato dall’assenza di coppe preformate, ferretti e imbottiture, composto da due triangoli di stoffa ampiamente decorati che fasciano il seno e diventano bretelline.
La recente affermazione del genere femminile lo fa rientrare nel tipo salopette, pochette... Ma è uno pseudofrancesismo, perché proviene dall'inglese.
Tale Miriam Di Carlo ha scritto: [n]on sono state riscontrate occorrenze di forme adattate del tipo *la braletta o *il braletto che rimangono agrammaticali.
Applausi.

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 10:11
di Tecumseh
Dunque si pronuncia /bra'lεt/?
Miriam Di Carlo ha scritto: [n]on sono state riscontrate occorrenze di forme adattate del tipo *la braletta o *il braletto che rimangono agrammaticali.
In verità sia braletta sia braletto cominciano a circolare.
Il suo, G.B., era un applauso ironico o mi sfugge qualcosa?

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 11:31
di G.B.
Tecumseh ha scritto: mar, 07 lug 2020 10:11 Dunque si pronuncia /bra'lεt/?
Non sono molto ferrato in materia, però l'adattamento fonematico della pronunzia francese è proprio quello e, stando a quante pronunzie ho ascoltato su Youtube (non molte, a dire il vero), sembrerebbe il piú affermato.

In linea teorica, probabilmente, vien difficile spostare l'accento s'una parola terminante in -ètte, vista l'analogia coi già menzionati salopètte, pochètte, ma anche cyclètte, moquètte ecc. Si fosse, invece, affermata la grafía bralet, forse si sarebbe conformato ai varî stàrlet, tàblet, tàrget, tícket ecc.
Tecumseh ha scritto: mar, 07 lug 2020 10:11
Miriam Di Carlo ha scritto: [n]on sono state riscontrate occorrenze di forme adattate del tipo *la braletta o *il braletto che rimangono agrammaticali.
Il suo, G.B., era un applauso ironico o mi sfugge qualcosa?
Molto ironico, ché mi vien da pensare alle varie Académie française, Commission d'enrichissement de la langue française, RAE, Fundéu BBVA ecc., che non si sognerebbero mai di sconsigliare un traducente autoctono.

Forse però sta proprio qui il problema. Se pensa che nella pagina del Wiktionary dedicata al lemma si afferma che in italiano il plurale è regolare (braletti), per non parlare delle varie traduzioni di siti commerciali inglesi, che riportano gli adattamenti «agrammaticali», a questo punto non sarebbe nemmeno azzardato dire che gli stranieri conoscono meglio di noi la nostra lingua. E sí, allora, che ormai l'adattamento sarebbe agrammaticale, ché non sarebbe piú autoctono, ma allogeno, anche quello italiano.

https://it.shein.com/shein-product-p-74 ... -2203.html

https://us.yoins.com/it/White-Bralets-P ... 90665.html

https://it.dhgate.com/product/hot-4-col ... ml#seo=WAP

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 12:51
di Ferdinand Bardamu
G.B. ha scritto: mar, 07 lug 2020 7:19
Tale Miriam Di Carlo ha scritto: [n]on sono state riscontrate occorrenze di forme adattate del tipo *la braletta o *il braletto che rimangono agrammaticali.
«Agrammaticali» addirittura? Ma perché?

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 13:06
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 07 lug 2020 12:51 «Agrammaticali» addirittura? Ma perché?
Ignoranza, no?

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 13:13
di Ferdinand Bardamu
Sí, sinceramente sono sbalordito da questo giudizio. Agrammaticale ha un preciso significato, vuol dire «non conforme alle norme grammaticali comunemente accettate, sotto l’aspetto morfologico, o sintattico, o logico» (Treccani s.v. «agrammaticale»). Perché applicarlo a un adattamento, cos’avrebbe di non conforme alla norma? Allora anche toeletta è agrammaticale? Mi pare che si confonda l’assenza di una certa parola dall’uso con la grammaticalità…

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 13:16
di Marco1971
La signora Di Carlo ha confuso l’uso dell’asterisco in grammatica, che contrassegna l’agrammaticalità, con l’uso dell’asterisco in filologia, che contrassegna una forma non attestata. L’impiego dell’aggettivo agrammaticale qui è dunque sbagliato.

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 07 lug 2020 20:54
di Tecumseh
G.B. ha scritto: mar, 07 lug 2020 11:31
Tecumseh ha scritto: mar, 07 lug 2020 10:11 Il suo, G.B., era un applauso ironico o mi sfugge qualcosa?
Molto ironico, [...]
Ah, ecco, intesi.
Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 07 lug 2020 13:13 Sí, sinceramente sono sbalordito da questo giudizio. [...]
Avendo letto altro dell'autrice, non c'è [pur]troppo da sbalordirsi: c'è bensí da inorridire per la qualità formativa dell'odierna Università... È oltremodo palese che i soldati di truppa combattono impugnando armi sovente inceppate e movendosi sul campo secondo modelli strategici perlopiú ottusi; da impallinare sarebbero — a monte della « catena della conoscenza » — capi, generali e comandanti assortiti.

Re: «Bralet(te)»

Inviato: ven, 10 lug 2020 0:52
di Tecumseh
Ho fatto una verifica rispetto al numero di occorrenze di bralette restituite gugolando nelle sole pagine in italiano, dichiarate dalla Di Carlo, cito da questa pagina:
[...] il 13/12/2018 bralette nelle pagine in italiano di Google aveva 867.000 risultati, il 22/1/2019 invece registra ben 1.340.000 risultati.

[...]
Ebbene, a me ne risultano appena 129 (mentre triplicano circa senza le omissioni automatiche di Google). Qualcuno può gentilmente eseguire una controprova?

Re: «Bralet(te)»

Inviato: dom, 12 lug 2020 1:14
di marcocurreli
Non si potrebbe dire "reggiseno a bretella?

Re: «Bralet(te)»

Inviato: lun, 13 lug 2020 17:25
di Tecumseh
Ma se — sempre in attesa di controprova — la gugolata nelle pagine in italiano restituisce 129 occorrenze di bralette e 100 di braletta, quest'ultimo, al netto degli inevitabili falsi positivi (e in barba a cifre e parole sparacchiate in cielo dalla Di Carlo), si dice già. E quindi di che parliamo? Al piú, di eventuali sinonimi, ché l'adattamento italiano è fatto e bello che in uso.

Poi, se sbaglio, mi corrigeréte (spero).

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 14 lug 2020 10:35
di Millermann
In apparenza i numeri sono, piú o meno, quelli che dice lei; anzi, limitando la ricerca ai siti in italiano e con provenienza dall'Italia, mi ritrovo per "bralette" (tra virgolette) appena 106 risultati, e per "braletta" 70. :)
Valori confrontabili, dunque; quando si va ad analizzarli, tuttavia, le cose cambiano: circa l'80 per cento delle occorrenze di braletta si rivelano essere dei refusi (stanti per Barletta) e, di conseguenza, i risultati davvero validi sono meno di una quindicina. :roll:

Ciò conferma, comunque, la presenza dell'adattamento, sia pure con una frequenza d'uso piú bassa, rispetto al forestierismo, di circa un ordine di grandezza.
In ogni caso, io trovo che anche la versione non adattata sarebbe accettabile, se usata al plurale e pronunciata all'italiana: «indossare le bralette/un paio di bralette» (entrambe espressioni già presenti, marginalmente, in Rete). ;)

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mar, 14 lug 2020 22:08
di Tecumseh
Anzitutto, grazie per la sponda.

Avevo notato diversi falsi positivi, non mi sono però messo a contarli perché davvero non pensavo incidessero percentualmente a tal punto. Resta comunque che l'adattamento braletta ha dignità ben diversa da quella appioppatagli dalla linguista (e indirettamente dai suoi soci paritari, se proprio vogliamo dirla tutta).
E inoltre mi domando: come caspita ha partorito quel milione circa d'occorrenze in italiano? Qual è, di conseguenza, e in linea generale, il livello d'attendibilità non di tali consulenze nel complesso, ma proprio di dati, numeri e tendenze portati di volta in volta a supporto?

Tornando al punto, anch'io credo che brelette pronunciato tal quale andrebbe ugualmente bene: ma ce li vede, lei, i parlanti italiani pronunciare per intero quell'-ette, quando esiste già una pletora di termini (salopette, netiquette, gillette, moquette e cosí via) che da sempre non par loro vero di poter pronunciare /-ɛt/?

Re: «Bralet(te)»

Inviato: mer, 15 lug 2020 9:11
di domna charola
Tecumseh ha scritto: mar, 14 lug 2020 22:08 [M]a ce li vede, lei, i parlanti italiani pronunciare per intero quell'-ette, quando esiste già una pletora di termini (salopette, netiquette, gillette, moquette e cosí via) che da sempre non par loro vero di poter pronunciare /-ɛt/?
Il punto è che almeno un terzo degli italiani hanno come lingua madre - ancora parlata in famiglia - quella locale, che in Italia settentrionale prevede spesso terminazioni in consonante. In effetti, anch'io trovo naturali certe forme straniere, perché fra lombardo e veneto si abusa delle troncature.
Inorridisco e non riesco a usare tutti i termini prettamente inglesi alla moda, e che possono tranquillamente essere tradotti, ma davanti a un adattamento così lineare, l'automatismo nordico-padano mi porta a abbreviare...