Freelancer ha scritto:Mi dice che il terzo sistema non è produttivo perché il criterio di produttività principe è la suffissazione…
Non dice solo questo, caro Roberto: dice anche che, proprio
in quanto non
fonomorfologicamente produttivo [e comunque soltanto
fonotattico, non
fonemico, quindi solo debolmente «fonologico»],
non può costituire un «[terzo] sistema
fonologico» per l’italiano.
A tal fine la produttività lessicale è irrilevante, perché
non è una caratteristica
fonologica: essa (ovviamente) amplia il
lessico di una lingua, ma non necessariamente la sua
fono[
morfo]
logia, a meno che la classe delle parole «fono[morfo]logicamente nuove» non sia, appunto, «
fono[
morfo]
logicamente produttiva».
In altre parole: noi sappiamo già che questi forestierismi (alcuni dei quali sono nell’uso [e, in quanto tali, registrati dai nostri dizionari] da moltissimo tempo) sono [ormai] «
lessicalmente italiani». La domanda è: sono essi anche «
strutturalmente [
segnatamente,
fonologicamente] italiani»? E la risposta è no, perché, per le ragioni anzidette (ed esplicitate nel mio lungo intervento di cui sopra), non hanno finora ampliato e continuano a non ampliare il sistema
fono[
morfo]
logico.
Tornando alla sua domanda (retorica):
Freelancer ha scritto:Infarinato ha scritto:...il vero merito della sistematizzazione devotiana sta nell’aver individuato (e chiaramente esplicitato) una «tendenza sociolinguistica».
E le par poco?…
Non mi pare poco, ma mi pare «
fonologicamente irrilevante», e il continuare a chiamarlo «sistema fonologico» [è forviante e] finisce con lo svilire la vera portata di quell’analisi.