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Abbreviazioni puntate in corsivo o tondo

Inviato: dom, 15 ott 2023 11:05
di G. M.
Una domanda per il nostro @Infarinato, che mi gira in testa da un po' di tempo, e che pongo pubblicamente anziché nei messaggi privati perché mi sembra d'interesse generale. :)

Spesso usiamo abbreviazioni comuni nell'uso linguistico o bibliografico, che stanno per parole italiane o latine. Normalmente, io le scrivo in tondo se stanno per parole italiane (perché le scriviamo in tondo) e in corsivo per parole latine (perché le scriviamo in corsivo), il che mi sembra un uso comune; quindi per esempio ⟨vol.⟩ per ⟨volume⟩, ⟨it.⟩ per ⟨italiano⟩, mentre ⟨ibid.⟩ per ⟨ibidem⟩, eccetera.

Vedo invece che lei, pur seguendo —mi pare— generalmente la stessa norma, scrive sempre ⟨etc.⟩ in tondo: come mai? A me verrebbe più naturale scrivere in tondo ⟨ecc.⟩ (come scrivo ⟨eccetera⟩) mentre in corsivo ⟨etc.⟩ (come scriverei ⟨et cetera⟩).

Re: Abbreviazioni puntate in corsivo o tondo

Inviato: dom, 15 ott 2023 17:15
di Infarinato
Per lo stesso motivo per il quale scriviamo generalmente in corsivo i forestierismi non adattati, ma [ormai] non [piú] nord, sud, est, ovest, film, sport etc. ;) Perché, seppur non da un punto di vista strutturale, sono diventate ormai delle parole «italiane» (= comunemente usate in italiano).

Cosí, per esempio, anche nelle pubblicazioni in lingua inglese, cf. e ibid. sono di norma in corsivo, mentre etc. mai, i.e. quasi mai ed e.g. oscilla…

Bisogna inoltre non cadere nell’errore di dedurre dalla proporzione ecc. : eccetera = etc. : et cetera che etc. si debba scrivere ⟨etc.⟩ invece che ⟨etc.⟩. Tipograficamente, nell’italiano di oggi, etc. è semplicemente una variante dell’abbreviazione ecc.: il fatto che, sul piano storico, derivi dal latino et cetera è ininfluente.

Scrivendo, «paleotipograficamente», come fa il Canepàri, &c., probabilmente userei il corsivo… :)

Re: Abbreviazioni puntate in corsivo o tondo

Inviato: lun, 16 ott 2023 11:48
di G. M.
La ringrazio. :)