
Spesso usiamo abbreviazioni comuni nell'uso linguistico o bibliografico, che stanno per parole italiane o latine. Normalmente, io le scrivo in tondo se stanno per parole italiane (perché le scriviamo in tondo) e in corsivo per parole latine (perché le scriviamo in corsivo), il che mi sembra un uso comune; quindi per esempio ⟨vol.⟩ per ⟨volume⟩, ⟨it.⟩ per ⟨italiano⟩, mentre ⟨ibid.⟩ per ⟨ibidem⟩, eccetera.
Vedo invece che lei, pur seguendo —mi pare— generalmente la stessa norma, scrive sempre ⟨etc.⟩ in tondo: come mai? A me verrebbe più naturale scrivere in tondo ⟨ecc.⟩ (come scrivo ⟨eccetera⟩) mentre in corsivo ⟨etc.⟩ (come scriverei ⟨et cetera⟩).