scomparisco vs scompaio

Spazio di discussione su questioni di carattere morfologico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
streetdog
Interventi: 6
Iscritto in data: gio, 17 giu 2010 20:22

scomparisco vs scompaio

Intervento di streetdog »

Salve
C'è qualche differenza fra scomparisco e scompaio?

Io mi ricordo di aver studiato che scomparisco significa "rimanere al secondo piano", "sbiadire" - "La mia bellezza scomparisce di fronte al suo fascino", ma non ne sono certo
Grazie
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: scomparisco vs scompaio

Intervento di Infarinato »

Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Scomparire, coniugato con l'infisso "-isc-" (scomparisco) sta per "sfigurare", "fare una brutta figura": Giovanni scomparisce sempre davanti agli altri; coniugato "regolarmente" vale "sparire", "sottrarsi alla vista": Giulio, quando serve, scompare sempre.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
streetdog
Interventi: 6
Iscritto in data: gio, 17 giu 2010 20:22

Intervento di streetdog »

Allora non significa proprio "rimanere al secondo piano"?
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

streetdog ha scritto:Allora non significa proprio "rimanere al secondo piano"?
Confesso: È la prima volta che sento questa accezione di scomparire.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

streetdog ha scritto:Allora non significa proprio "rimanere al secondo piano"?
Non è, semmai, "rimanere in secondo piano"? penso, in una accezione simile a quella di "figura di secondo piano"; altrimenti sembra che la persona rimanga al secondo piano di una abitazione. :)
streetdog
Interventi: 6
Iscritto in data: gio, 17 giu 2010 20:22

Intervento di streetdog »

Grazie, penso di aver capito come si usa. :)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Per riassumere (sott. mia):

nelle accezioni del n. 1 si preferiscono al pres. le forme io scompàio, tu scompari, ecc., pass. rem. scomparvi, ecc.; nel sign. n. 2 le forme io scomparisco, tu scomparisci, ecc., pass. rem. scomparìi, ecc. (Treccani)

Ed è questo l’uso piú consigliabile.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
streetdog
Interventi: 6
Iscritto in data: gio, 17 giu 2010 20:22

Intervento di streetdog »

E pass. rem. "scomparsi" si puo' usare in ambo i casi ?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Teoricamente, sí, ma è forma disusata, quindi non adoperabile in italiano normale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
streetdog
Interventi: 6
Iscritto in data: gio, 17 giu 2010 20:22

Intervento di streetdog »

Capisco.
È carica allora di qualche significato scherzoso o addirittura dispregiativo come a volte succede con le parole arcaiche o non ha subito cambiamenti di questo tipo ed è semplicemente disusata ?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

No, no, nessuna connotazione particolare. Si può impiegare in uno stile alto, letterario, poetico, come variante, ma non nella prosa formale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
streetdog
Interventi: 6
Iscritto in data: gio, 17 giu 2010 20:22

Intervento di streetdog »

Mille grazie.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 36 ospiti