Dubbi sulla grafia «razziale»

Spazio di discussione su questioni di grafematica e ortografia

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Giorgione ha scritto:Essendo nuovo qua sopra colgo lo spunto dall'intervento dell'utente SinoItaliano per porvi una domanda. Non trovate che parlare in un modo ostinatamente ricercato o antiquato (volente o nolente, il decadimento dei pronomi "egli" ed "essi" è un dato di fatto ed in quanto tale ne va preso atto) sia, diciamo così, piuttosto snobistico (si può usare tale termine qua sopra?) e non abbia molto a che fare con la corretta uso della lingua, intesa come strumento (e non fine) in continua mutazione?
Benvenuto nel forum da un altro neofita.
Mi dispiace se le ho dato l'impressione di essere snob, ma sicuramente lei si sbaglia, ciò non fa parte della mia personalità né del mio modo di pensare né della mia cultura.
Ho già spiegato i miei motivi, tra cui l'ipercorrettismo e i miei precetti scolastici.
Sono d'accordo con Sandro.
In questo forum possiamo sbizzarirci fino a un certo punto, essendo questo un forum particolare incentrato sulla lingua italiana di alto livello, e gli utenti che scrivono in modo aulico in questo forum sicuramente non parlano in quel modo nella loro vita quotidiana.
E poi in questa sede preferisco scrivere con un linguaggio ricercato -senza esagerare, anche perché non ne sono all'altezza- piuttosto che «parlare come magno».
Saluti :)!
Avatara utente
SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Marco1971 ha scritto:Per l’uso di codesto, mi permetto di rimandarla qui.
La ringrazio per avermi rimandato al suo intervento molto interessante e costruttivo nell'antico(:D) spazio telematico dell'Accademia della Crusca.*

Io già sapevo che codesto significasse «vicino a chi ascolta».
Non tutto il male finisce per nuocere, la mia grammatica scolastica conservatrice mi ha insegnato anche ciò.

La mia scelta di usare «codesto» è simile a quella degli scrittori: il mio ragionamento è: dopo che scriverò questo intervento e lo pubblicherò sul forum, nel momento in cui l'utente lo leggerà, questo sarà vicino a lui che legge, e non vicino a me che magari non starò piú a scrivere qui sul forum.

Il mio dubbio è: quando qualcosa è vicina sia al parlante sia all'ascoltatore? Nell'uso toscano e letterario si userà questo o codesto? Io avevo pensato che in questi casi si usasse codesto.
E quindi ho pensato: se consideriamo questo intervento come equamente vicino sia a me sia agli utenti lettori, potrei usare codesto.

*Ormai le liste e-pistolari sono obsolete quanto l'uso di egli, ormai quasi completamente soppiantate dai fòri.
Le ho viste usare ancora soltanto dalla comunità Linux e dalle varie comunità open-sorcio :D (open source: sorgente aperto).
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

SinoItaliano ha scritto:Il mio dubbio è: quando qualcosa è vicina sia al parlante sia all'ascoltatore? Nell'uso toscano e letterario si userà questo o codesto?
In italiano [e —mi sbilancio! :)— genericamente in tutte le lingue indoeuropee] vince sempre «la persona di grado inferiore», cioè: fra una prima e una seconda prevale la prima, fra una seconda e una terza prevale la seconda e (ovviamente) fra una prima e una terza prevale la prima —esemplificando: io/noi e te/voi siamo noi, tu/voi e lui/loro siete voi, io/noi e lui/loro risiamo sempre noi.

Lo stesso vale per i dimostrativi: questo e codesto sono questi (col che credo d’aver risposto alla sua domanda ;)), codesto e quello sono codesti (ma si vedano le riserve su codesto che già espressi qui), questo e quello sono di nuovo questi.
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