L’«entusiasmo», se alludeva al mio, nasceva semplicemente dalla costatazione d’appartenere, non solo de iure, ma anche de facto a una determinata comunità linguistica nonché dall’aver piú specificamente trovato conferma a una mia percezione [di «minor canonicità» —chiamiamola cosí— di un certo costrutto].bubu7 ha scritto:Vedo che il brano riportato ha suscitato in qualcuno notevole entusiasmo.
On a personal and completely unscientific note, sono anche contento di non parlare un «italiano dell’ultimo quarto d’ora», non perché ciò sia di per sé un male, ma perché il mio atteggiamento (il mio e quello della mia «marginale» comunità linguistica, a quanto pare) indirettamente dimostrerebbe una certa (a mio avviso, «sana») refrattarietà ai condizionamenti sociali… (Marginal is beautiful? )
Bubu DOC!bubu7 ha scritto:La cosa più importante (e più difficile) non è avere a disposizione dei buoni strumenti di consultazione (cosa comunque da non sottovalutare) ma disporre della chiave di lettura per poterli interpretare.
Può darsi, purché ci si ricordi sempre che le opere piú grandi della nostra letteratura [dagli albori fino a oggi] sono state scritte da «cadaveri», e purché ci si renda conto che «arricchimento» è usato qui in senso tecnico (posseggo il volume in questione) nell’àmbito di un’obbligatoriamente asettica indagine scientifica e non sia visto invece come espressione d’un’intransigentemente difesa «neofilia» (o «filoneismo», che dir si voglia), d’«amore del nuovo per il nuovo» (…non dico che questo sia il suo punto di vista, Bubu, ma è meglio mettere in guardia i meno esperti).bubu7 ha scritto:Sull’accusativo preposizionale la Berretta conclude:Cosa ne pensate? Non vi sembra di uscire dai mausolei, impregnati dall’odore del liquido di conservazione dei cadaveri, ed entrare in un mondo vitale? In cui quelle che domani saranno le regole codificate dalle grammatiche più conservatrici sono oggi “forme incipienti” dell’italiano parlato colloquiale, quell’italiano a cui molti studiosi attribuiscono l’aggettivo “tendenziale”, proprio per questo suo manifestare “in anteprima” le tendenze evolutive della lingua.Si tratta di una forma incipiente di marcatura differenziale dell’oggetto, cioè di una marca che segnala, come accusativi, elementi che più spesso emergono in un caso per essi inusuale […] L’accusativo preposizionale costituisce un potenziale arricchimento della morfologia dell’italiano che risponde […] ad una rinnovata tendenza a segnalare morfologicamente l’oggetto.