«Valúto»

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

«Valúto»

Intervento di bartolo »

C'è qualcuno tra i presenti che in pubblico direbbe, senza avere nessun problema: «Io valùto buona la situazione»?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: valúto

Intervento di Infarinato »

Io, no… ma non trasecolerei [e non trasecolo: si sente ancora nel contado toscano] al sentirlo.
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Re: valúto

Intervento di bartolo »

Infarinato ha scritto:Io, no… ma non trasecolerei [e non trasecolo: si sente ancora nel contado toscano] al sentirlo.
Io oratore, più che il trasecolamento, proverei il fastidio di chi, cosciente di trovarsi nel giusto, è consapevole che sarà comunque giudicato dalla maggior parte degli uditori ignorante, o bizzarro. E, anche nel caso mi piegassi all'uso, proverei il fastidio - della medesima natura del precedente - di chi sa di tradire il bonum, ahimé "esoterico", per il malum "essoterico". Oportet ut scandala eveniant... Viva i contadini senesi! :lol:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ai tempi in cui insistevo ancora a dire valúto (ma in un contesto formale come la lettura d’un brano letterario o poetico, lo pronuncerei cosí, anzi, in poesia l’accento sdrucciolo potrebbe alterare la compagine metrica) – un vent’anni fa – già i miei coetanei settentrionali, al mare, mi «correggevano»: Ti sottovalúti! – Guarda che si dice ‘sottovàluti’. – Lo so che si dice, ma non è corretto... Oggi, per questo verbo, non insisto piú. Dobbiamo prendere atto dell’evoluzione, e l’accentazione piana appartiene ormai a un registro marcato, sia in senso aulico, sia in senso popolare.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Lo stesso discorso si potrebbe fare per il verbo "evaporare" (e altri, come "elevare") :wink:
Dimenticavo: a proposito del verbo "elevare" il DOP pronuncia "èleva" (alla latina) con l'accentazione piana anziché sdrucciola.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Fausto Raso ha scritto:Dimenticavo: a proposito del verbo "elevare" il DOP pronuncia "èleva" (alla latina) con l'accentazione piana anziché sdrucciola.
:? Fausto, forse Lei voleva dire che il DOP dà per prima l’accentazione piana, e come seconda («meno comune») quella sdrucciola «alla latina»…? ;)
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Volevo dire che la parola alla latina, sdrucciola (ha, infatti, l'accento sulla prima sillaba), il DOP la pronuncia, invece, PIANA. :oops:
Ultima modifica di Fausto Raso in data gio, 19 mar 2009 19:00, modificato 1 volta in totale.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Gianluca
Interventi: 128
Iscritto in data: sab, 25 ago 2007 18:34

Intervento di Gianluca »

Consideriamo anche le forme collàboro, elàboro, esàutoro, èvito, invèstigo, írrito, ístigo. Dice L. Serianni: [...] l'accento è stato ritratto rispetto alla base latina, spesso per semplice ignoranza della pronuncia originaria (TREVES 1950). [...] Tutte forme che dovrebbero pronunciarsi piane secondo i modelli latini COLLABŌRO ed ELABŌRO (si pensi a LABŌREM>lavoro), EXAUCTŌRO, EVĪTO, INVESTĪGO, IRRĪTO, INSTĪGO. (I. 188b)
Chi le pronuncia piane? Sinceramente parlando, io faccio eccezione solo per il verbo istigare, pronunciando la prima persona del presente indicativo istígo.
Ultima modifica di Gianluca in data dom, 21 ago 2011 11:28, modificato 2 volte in totale.
Ladim
Interventi: 216
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 14:36

Intervento di Ladim »

Il complesso dei caratteri fonetici si sgancia dall'esempio latino non solo per «ignoranza», ma soprattutto per un comportamento peculiare (ed è tautologia: il sostrato, l'adstrato etc. implicano, come è ovvio, una certa «ignoranza» della lingua originaria). Si può parlare di baritonesi soltanto per quelle parole d'uso non consumato, dotte e malamente usate da chi non possiede l'opportuna consapevolezza linguistica o culturale (il riferimento normativo qui è la coscienza linguistica di chi riconosce senz'altro la pronuncia corretta: i colti).

Le pronunce più sorvegliate (di parole ormai d'uso ampio) si segnalano in diastratia e in diafasia [ecco la risposta].

[Valùto è ormai un preziosismo destinato ai pochissimi].
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 32 ospiti