Normalmente, in italiano i termini che finiscono in /-jo/ fanno il plurale in /-i/: divario ~ divari, fastidio ~ fastidi, eccetera.
C’è poi la possibilità del plurale alla latina in /-ii/; ma in quali casi? Vedo che c'è una certa logica nelle scelte, ma non capisco che criterio segua esattamente il DOP.
- Per alcuni termini il DOP ne ammette la possibilità (di solito con la dicitura «raro, alla lat.», a volte senza «raro»): accessorio, erario, ovvio, adulterio, impervio, amerindio, colloquio, eccetera.
- Per alcuni indica invece solo il plurale in -i singola, per cui si presume che non ammetta la possibilità in /-ii/. Per quello che ho visto, in questa categoria ricadono tutti quelli in /-Vjo/ (con V = una vocale qualsiasi) e /-(ʦ)ʦjo/, ma anche altri:
- Infine, per dubbio lo vieta esplicitamente: «pl. m. -bi (non -bii)»; mentre ammette /-ii/ per il «latinismo ant[ico] o poet[ico] dubio».
[* Google Libri trova comunque più di 8000 occorrenze di gonfii in italiano.]