bubu7 ha scritto:Teo ha scritto: È vero, l'ho un po' strapazzato: va comunque detto che Gabrielli avrà anche avuto alcuni meriti, soprattutto a livello di compilazione lessicografica e di divulgazione linguistica, ma non era un linguista professionista...
Lo so, caro
Teo, come non lo era il Palazzi, anche se ha sfornato un vocabolario che non temeva confronti con lo scialbo
Zingarelli (almeno fino alla seconda edizione del primo datata fine anni cinquanta).
Sono molto affezionato al Palazzi, perché è stato il primo vocabolario che abbia usato fin dall'infanzia (ricordo che mi venne regalato da mio zio quando ero alle elementari), nell'edizione del 1957 edita da Ceschina. Qualche anno dopo, non ricordo se alle medie o al ginnasio, mi capitò di confrontarlo con lo Zingarelli del 1970, quello dovuto a Miro Dogliotti, Luigi Rosiello e Paolo Valesio, e forse, dopo il DEI della Treccani, la più importante pietra miliare della lessicografia italiana del dopoguerra (il Battaglia-Barberi Squarotti è un’altra cosa). Rimasi stupefatto: sembrava che tra i due dizionari intercorresse non un decennio, ma un secolo! Infatti, nonostante il Palazzi avesse alcuni pregi (soprattutto le tavole di nomenclatura e l’indicazione dei sinonimi), in confronto allo Zingarelli si trattava di un’opera irrimediabilmente invecchiata (se si pensa poi al fatto che lo Zingarelli 1970 conteneva la trascrizione dei lemmi in alfabetico fonetico internazionale, oggi assente in tutti i dizionari monolingui d'italiano, sarà ancora più evidente la sua innovatività). Né sono d’accordo con il definire scialbo lo Zingarelli degli anni ’50: anzi, come ricchezza del lemmario, anche riferito all’italiano letterario dei primi secoli, era ben superiore al Palazzi (non dimentichiamo che Nicola Zingarelli era un raffinato dantista); per non parlare della terminologia tecnico-scientifica. Certo, nello Zingarelli erano assenti indicazioni puristiche (che nel Palazzi erano portate all’estremo, fino a censurare “intervista”, da sostituire con “abboccamento”, o fino a ritenere “indubbio” un inutile latinismo [!], da sostituire con “indubitabile” – chissà perché), ma non mancavano comunque prescrizioni normative di carattere grammaticale. Inoltre, le definizioni del Palazzi spesso erano approssimative e poco precise. Senza contare l’incalcolabile numero di neologismi non ospitati o altre omissioni dovute a distrazioni (come nel caso del lemma “comportamento”) o a singolari scelte “politiche” (ad es. manca “fascismo”, presente invece nell’edizione del 1939, ovviamente con toni apologetici).
Riprendendo in mano il
Novissimo dizionario della lingua italiana di Fernando Palazzi (la mia copia è la ristampa datata 1961 dell’edizione del 1957), ho pure trovato un foglietto, che scrissi ai tempi del liceo, contenente una lista di vocaboli che cercai invano in quel dizionario. Mi piace riprodurla qui di seguito. Aggiungerò che quasi tutti (tranne quelli sottolineati) sono presenti nello Zingarelli del 1970. Le parolacce sono probabilmente omesse per motivi "moralistici". Di alcuni vocaboli si può dire che probabilmente nel 1957 non circolavano ancora nell’italiano corrente o forse non erano neppure stati coniati; sta di fatto che omettere lemmi come
aporia, comportamento, frustrazione o
insicuro non denota una particolare cura nella revisione finale dell’opera.
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Vocaboli non compresi nel
Novissimo dizionario della lingua italiana di Fernando Palazzi, Milano, Ceschina, 1957.
acritico
allegorizzamento
allonimo
aporia
apotropaico
autopragia
banausico
bellettrismo
biosfera
bovarismo
bustrofedico
calligrafismo
catalizzazione
cazzata
cazzo
celerizzare
cenobitismo
cesaropapismo
citofonare
comportamentismo
comportamento (??)
contestatario
contestatore
culo
disinibire
donatismo
ecumenismo
efficientismo
eidetico
elitario
empiriocriticismo
epistolografia
esaustivo
espansionistico
esplicitare
eterodirezione
fallocrazia
fascismo
fascistizzare
fenomenologia (nel senso filosofico)
frustrazione
giustapporre
giustapposizione
ilozoismo
informatica
insicurezza
insicuro
interazione
interdisciplinare, interdisciplinarità
iperuranio
ipotizzare
irreggimentazione
lesbica
lolitistico
masochismo
masturbarsi
masturbazione
mazdakismo
mediare
meiosi
menefreghismo
menimpipismo
meritocrazia
modellizzazione
montanismo
nazionalsocialismo
nazismo
oblomovismo
omosessuale, omosessualità
omoteleuto
onanismo
onomaturgo
orfismo
organuli
parametro
particolarismo (nel senso più corrente)
pene
perbenismo
pigmalione
problematizzare
psicotecnica
puntualizzare, puntualizzazione
razionalizzare
relativizzare
riduzionismo
saffismo
sessuologia
sociologismo
somatizzazione
soteriologia
stagflazione
statuquoista
stilema
strutturalismo
timocrazia
unidimensionalità
universalismo
universalizzabilità
visionare
(sottolineati: non compresi neppure nel
Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, a cura di Miro Dogliotti, Luigi Rosiello e Paolo Valesio, X edizione, Bologna, Zanichelli, 1970).