Nella sua rubrica su un quotidiano genovese un giornalista ha scritto di essere uno dei pochi a pronunciare scandinàvo e cattiverìa, sottintendendo che questa sia in entrambi i casi la pronuncia più corretta.
Personalmente dico scandinàvo e cattivèria; non mi sento di criticare chi pronuncia scandìnavo, ma neppure trovo convincente cattiverìa. Che ne pensate?
«Scandinàvo» e «cattivería»
Moderatore: Cruscanti
Sono dello stesso suo avviso, e dico anch’io scandinàvo e cattivèria. Se scandínavo è accettabile, cattivería è chiaramente obsoleto (il DOP dice antiquato).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: Scandinàvo e cattiverìa
E fa bene, perché è questa la pronuncia moderna consigliabile, cioè quella adottata anche dalla maggioranza delle persone di cultura medio-alta (secondo il DiPI). E poi basta ascoltarsi in giro...CarloB ha scritto: ...non mi sento di criticare chi pronuncia scandìnavo...
Sulla pronuncia, i dizionari in genere non sono molto attendibili, perché s'aggiornano, quando s'aggiornano, con estrema lentezza.
Il DiPI è l'unica eccezione.

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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