
«Manifesto in difesa della lingua italiana»
Moderatore: Cruscanti
«Manifesto in difesa della lingua italiana»
Segnalo questa pagina, donde si accede al testo in oggetto. Mi pare un po’ maldestro e vago, ma l’importante è che da piú parti si senta la necessità di (re)agire. L’amico Narsete, iscrittosi di recente a Cruscate, mi ha inoltre segnalato un libro di Lucio D’Arcangelo, Difesa dell’italiano. Lingua e identità nazionale, Ideazione, 2003 (purtroppo non disponibile al momento su iBS
).

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Strano, perché il collegamento funziona...
Comunque le copincollo parte della presentazione:

Nell’estate del 1995, Filippo Ravizza e Franco Manzoni hanno ideato e redatto il «Manifesto in difesa della lingua italiana», allo scopo di aprire con urgenza un dibattito, il più ampio possibile, su un tema che oggi, a cinque anni di distanza, è divenuto di grande attualità (cfr. luglio Lingua Italiana: la miglior difesa è l'attacco): il destino della lingua italiana. Il pericolo che allora Ravizza e Manzoni vedevano all’orizzonte e denunciavano con forza, nel loro stile di poeti, era quello della «perdita dell’italiano». [...]
Ma le adesioni non si limitano alla Regione Lombardia. Contatti sono in corso con intellettuali francesi e spagnoli nell’ottica di un’alleanza necessaria e auspicabile tra le lingue neolatine d’Europa. E particolarmente positiva è stata la risposta dei francesi. Manzoni e Ravizza hanno, infatti, già avviato contatti preliminari con i funzionari dell’Agenzia della francofonia di Parigi che hanno espresso interesse per il documento. [...]
Secondo i promotori, organizzare l’autodeterminazione linguistica, organizzare una koinè diversa da quella inglese-americana può, infatti, essere motivo di arricchimento culturale per tutti i popoli del mondo, nonché un obiettivo che veda oggettivamente vicine le lingue italiana, francese, spagnola, portoghese e romena.
Tuttavia, l’impatto del «manifesto» non si ferma ad un’alleanza tra le lingue neolatine. Nei prossimi mesi Lubiana e Zagabria saranno teatro per discutere di questo testo (ovviamente tradotto nelle rispettive lingue), poiché anche le popolazioni dei nuovi Stati dell’Est europeo intendono schierarsi a fianco di un movimento «transnazionale» che, pur in una situazione cosmopolita e di globalizzazione, riesca a salvaguardare l’identità collettiva linguistica di ogni singolo popolo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Questo collegamento dovrebbe funzionareFreelancer ha scritto:La pagina non compare.

http://www.italialibri.net/arretratis/novita0900.html
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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C'è un problema con il sito www.italialibri.net penso, perché non riesco ad accedervi né con Internet Explorer né con Mozilla. Magari provo domani.
Re: «Manifesto in difesa della lingua italiana»
Si trova però ad esempio qui.Marco1971 ha scritto:L’amico Narsete, iscrittosi di recente a Cruscate, mi ha inoltre segnalato un libro di Lucio D’Arcangelo, Difesa dell’italiano. Lingua e identità nazionale, Ideazione, 2003 (purtroppo non disponibile al momento su iBS).
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Finora ho sempre usato Internet Bookshop per l'acquisto di libri. Questa webster.it da quanto tempo opera? Sono affidabili?
Ad esempio, hanno in catalogo "Euro. Storia di un neologismo" che Internet Bookshop mi ha detto essere non più disponibile. Hanno quindi un magazzino migliore o fanno promesse vane?
Ad esempio, hanno in catalogo "Euro. Storia di un neologismo" che Internet Bookshop mi ha detto essere non più disponibile. Hanno quindi un magazzino migliore o fanno promesse vane?
Sinceramente non ho ancora provato, ma a quanto ho visto non è altro che un sito fotocopia di altri come Libreria universitaria e Unilibro, che sono molto noti, quindi dovrebbe essere affidabile.Freelancer ha scritto:Ad esempio, hanno in catalogo "Euro. Storia di un neologismo" che Internet Bookshop mi ha detto essere non più disponibile. Hanno quindi un magazzino migliore o fanno promesse vane?
Tentar non nuoce, comunque, e del resto iBS dichiara che non commercia libri troppo difficili e lunghi da reperire, ma non perché sia impossibile trovarli. Del resto, iBS è la libreria virtuale italiana principale e perciò si concentra sui libri di maggiore diffusione, mentre le altre per conquistarsi una fetta di mercato si occupano delle nicchie.
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