Maiuscole nei nomi delle lingue
Moderatore: Cruscanti
Maiuscole nei nomi delle lingue
In un mio articolo pubblicato nel numero 71 (:mrgreen:) [febbraio 2007] della rivista Giustitalia, la redazione ha creduto bene aggiungere la maiuscola ai nomi delle lingue: il Latino, l’Italiano, l’Inglese, lo Spagnolo, ecc. Ora, ch’io sappia, si tratta d’un uso sporadico riservato a certi testi di filologia (le usa ad esempio Carlo Tagliavini nel suo Le origini delle lingue neolatine) che non fa parte dell’italiano normale (o stàndaro). Ma vorrei sapere se vi sembra accettabile.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: Maiuscole nei nomi delle lingue
Accettabile penso che lo sia. È tuttavia decisamente antiquato, contrario all’uso editoriale moderno, e a me (e di sicuro non solo a me) sembra pedante.
Uri Burton
Grazie, caro Uri. Appare pedante e antiquato anche a me, e lo stesso vale per i giorni della settimana e i mesi dell’anno, che oggi si scrivono colla minuscola.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Io invece stento a crederlo: vista la bassa conoscenza dell’inglese in Italia, dubito che la maggioranza sappia che s’usa la maiuscola in quella lingua. Poiché in antico si usava la maiuscola nei nomi dei giorni della settimana e in quelli dei mesi dell’anno, vedrei una riesumazione di tal pratica estesa ai nomi delle lingue.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ma non la chiamerei nemmeno pedanteria, a meno che si voglia chiamare pedanteria quella delle maestre (e dei loro alunni pedissequi) che impongono le varie regolette – inventate apposta – del genere se stesso: forse mi sbaglio, ma non credo che chi ha aggiunto la maiuscola abbia richiamato (o sia anche solo stato influenzato) nonché l'uso inglese, anche solo l'uso italiano passato.
Appunto, che il redattore l'abbia fatto per dimostrare la propria conoscenza di una regola grammaticale poco applicata (o fasulla?), che dimostra perciostesso (secondo i soliti ragionamenti) la «bravura» e «cultura» di chi fa lo sforzo di applicarla.Marco1971 ha scritto:E allora quale spiegazione le sembra plausibile?
Fasulla senz’altro. Almeno nessuna delle mie grammatiche accenna a una regola secondo la quale i nomi delle lingue prendono la maiuscola.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Io credo che la Redazione abbia confuso il nome delle lingue con quello dei popoli che, generalmente, si scrivono con la lettera maiuscola.
Il francese, i Francesi; l'inglese, gli Inglesi, il tedesco, i Tedeschi e via dicendo.
Il francese, i Francesi; l'inglese, gli Inglesi, il tedesco, i Tedeschi e via dicendo.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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- Iscritto in data: mar, 28 dic 2004 6:54
ALTO O BASSO
Oppure subiscono il fascino «grafico» di Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera.
Uri Burton
Re: ALTO O BASSO
A proposito, personalmente preferisco scrivere Corriere della sera: l'estensione della maiuscola ai nomi comuni secondari dei nomi propri può essere piuttosto perniciosa.Uri Burton ha scritto:Oppure subiscono il fascino «grafico» di Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera.
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- Iscritto in data: mar, 28 dic 2004 6:54
PERNICIOSA?
Ma che fa, Federico, nell’impeto travolgente degli interventi in fila indiana le parole le sfuggono di penna? Se è così catastrofico per un titolo di giornale alto e basso –come lo preferisce Aldo Grabrielli e lo scrive Luca Serianni, e come a suo tempo l’ha registrato al tribunale e poi in tutti i contratti e gli atti notarili la proprietà – davvero non ci dà retta nessuno, neanche il cane di casa che pende dalle nostre labbra.Federico ha scritto:A proposito, personalmente preferisco scrivere Corriere della sera: l'estensione della maiuscola ai nomi comuni secondari dei nomi propri può essere piuttosto perniciosa.Uri Burton ha scritto:Oppure subiscono il fascino «grafico» di Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera.
Uri Burton
Re: PERNICIOSA?
Oh, be', sono contento di apprendere che lei si è informato sugli atti notarili, ma comunque non è ovviamente a questa maiuscola che mi riferivo: dicevo solo che può essere utile indicare e seguire come norma generale di semplificazione che nei nomi propri resta maiuscola solo la prima lettera, cosí come generalmente non si scrive – almeno oggi – Delitto e Castigo, I Promessi Sposi e addirittura nemmeno Camera dei Deputati (qui forse siamo metà e metà).Uri Burton ha scritto:Ma che fa, Federico, nell’impeto travolgente degli interventi in fila indiana le parole le sfuggono di penna?
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