«Comminare» ecc.
Moderatore: Cruscanti
«Comminare» ecc.
Piú volte s'è denunciato l'uso scorretto di comminare nel senso di infliggere; ultimamente ho notato che si usa abbastanza spesso (l'avrò letto nel giornale tre o quattro volte nelle ultime settimane) irrogare.
Bisogna fargli pubblicità, perché è corretto e soddisfa le voglie di giuridichese senza essere incomprensibile.
Bisogna fargli pubblicità, perché è corretto e soddisfa le voglie di giuridichese senza essere incomprensibile.
Bice Mortara Garavelli su comminare.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Non trovo che le evoluzioni di irrogare e comminare siano tanto simili: prima il magistrato che irrogava la pena si limitava a proporla, poi l'approvazione del popolo è diventata "scontata" e quindi la sua una vera e propria decisione; invece in comminare c'è stato un cambio di persona, dato che il soggetto dal "legislatore" è passato a essere il "potere giudiziario" (nei vari contesti).Marco1971 ha scritto:Bice Mortara Garavelli su comminare.
Inoltre, se dalla proposta del magistrato che irrogava la sanzione alla sua approvazione suppongo passasse poco tempo, tanto da poter poi considerare unitariamente le due fasi di proposta e approvazione, da Hammurabi in poi (per cosí dire) c'è una certa distinzione anche temporale fra la legge e la sua applicazione, quindi trovo difficile unificare le due fasi, anche laddove fossero svolte sostanzialmente dalle stesse persone (pensiamo ad esempio al rettore e al senato accademico di un'università, che comminano le sanzioni attraverso i regolamenti e poi le irrogano).
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