«Lo stàndaro, gli stàndari»
Moderatore: Cruscanti
«Lo stàndaro, gli stàndari»
Per chi non lo sapesse (penso soprattutto a chi approda qui per la prima volta), è questo l’adattamento di standard proposto da Arrigo Castellani (sul modello dello spagnolo estándar). Mi permetto di riparlarne a distanza di qualche anno, avendo notato un incremento delle sue occorrenze gugoliane, di cui ecco un piccolo campionario.
Come molte lingue prevalentemente parlate, poco scritte e non istituzionalizzate, anche il veneto non ha una grafia standara ufficiale e molti lo scrivono con una grafia italianizzante che... (Fonte)
Lo standaro accademico non ha ragion d'esistere in un doppiaggio e, ancor meno, in una sottotitolatura. [...] Lo standaro vorrebbe - esigerebbe - il congiuntivo. (Fonte)
In un piccolo dizionarietto della lingua francese standara:
GAFFE = fare attenzione e errore. [...] Da un dizionario delle lingue non standare della penisola italica: ... (Fonte)
Qualcuno scrive «lo standara, gli standara» :
Nel complesso cmq i servizi offerti dalla università sono sufficienti, e lo standara di vita che faccio mi soddisfa, anche se, ripeto, è un gran casino! (Fonte)
Girando su internet ho visto che le piattaforme per la gestione dei blog non sono tutte uguali ma che comunque si stanno sviluppando degli standara. (Fonte)
Non è forse da escludere che un giorno stàndaro si sarà sufficientemente diffuso in scritti anche accademici perché abbia infine cittadinanza, sia pure come variante, nei repertori ufficiali della lingua.
Come molte lingue prevalentemente parlate, poco scritte e non istituzionalizzate, anche il veneto non ha una grafia standara ufficiale e molti lo scrivono con una grafia italianizzante che... (Fonte)
Lo standaro accademico non ha ragion d'esistere in un doppiaggio e, ancor meno, in una sottotitolatura. [...] Lo standaro vorrebbe - esigerebbe - il congiuntivo. (Fonte)
In un piccolo dizionarietto della lingua francese standara:
GAFFE = fare attenzione e errore. [...] Da un dizionario delle lingue non standare della penisola italica: ... (Fonte)
Qualcuno scrive «lo standara, gli standara» :
Nel complesso cmq i servizi offerti dalla università sono sufficienti, e lo standara di vita che faccio mi soddisfa, anche se, ripeto, è un gran casino! (Fonte)
Girando su internet ho visto che le piattaforme per la gestione dei blog non sono tutte uguali ma che comunque si stanno sviluppando degli standara. (Fonte)
Non è forse da escludere che un giorno stàndaro si sarà sufficientemente diffuso in scritti anche accademici perché abbia infine cittadinanza, sia pure come variante, nei repertori ufficiali della lingua.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Non sembra aver destato scalpore o incomprensibilità in certi fori, ma sarà interessante avere un’eco delle reazioni se lei lo userà. Ecco un esempio, che sicuramente è dello stesso nostro ‘cuci’ (che non si vede da tempo qui ):
I parametri standari sono quelli indicati da Maya: ... (Fonte)
I parametri standari sono quelli indicati da Maya: ... (Fonte)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Caro Dario90, dia un’occhiata qui.Dario90 ha scritto:Quindi adesso stiamo italianizzando gli anglicismi?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Lo stàndaro, gli stàndari»
Non so se la conforta o la rattrista, ma questi ultimi paiono semplici refusi dovuti alla vicinanza delle lettere A e D.Marco1971 ha scritto:Qualcuno scrive «lo standara, gli standara» :
Nel complesso cmq i servizi offerti dalla università sono sufficienti, e lo standara di vita che faccio mi soddisfa, anche se, ripeto, è un gran casino! (Fonte)
Girando su internet ho visto che le piattaforme per la gestione dei blog non sono tutte uguali ma che comunque si stanno sviluppando degli standara. (Fonte)
Considerato lo stile degli scriventi ("cmq", "un pò"), mi sembra plausibile.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
-
- Interventi: 341
- Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
- Località: Finlandia
Re: «Lo stàndaro, gli stàndari»
Non so... non sarebbe più probabile "standars", secondo questo principio? Invece di quest'ultimo vi sono solo sette occorrenze, che peraltro mi sembrano "volontarie".Zefiro ha scritto: Non so se la conforta o la rattrista, ma questi ultimi paiono semplici refusi dovuti alla vicinanza delle lettere A e D.
Considerato lo stile degli scriventi ("cmq", "un pò"), mi sembra plausibile.
Beh, mi stupirei del contrario. Se qualcuno non capisse "standaro", avrei seri dubbi sulle sue capacità di intendere e di volere. Ammesso che conosca "standard", ovviamente.Ma almeno s’è fatto capire, pur trattandosi d’una voce poco nota.
Re: «Lo stàndaro, gli stàndari»
Non "sarebbe": è piú probabile.methao_donor ha scritto:Non so... non sarebbe più probabile "standars", secondo questo principio?
-
- Interventi: 341
- Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
- Località: Finlandia
Proprio qui sta il conforto di Marco, se non interpreto male: se sono refusi, il fatto che prevalgono su altri refusi di piú facile digitazione significa che nella (eventuale) rilettura, specie se distratta, non vengono riconosciuti come errori perché percepiti come perfettamente italiani e corretti.
-
- Interventi: 341
- Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
- Località: Finlandia
Beh, questo non necessariamente sarebbe significativo.Federico ha scritto:Proprio qui sta il conforto di Marco, se non interpreto male: se sono refusi, il fatto che prevalgono su altri refusi di piú facile digitazione significa che nella (eventuale) rilettura, specie se distratta, non vengono riconosciuti come errori perché percepiti come perfettamente italiani e corretti.
In effetti i refusi sono cosa piuttosto ordinaria nel comune gergo ciattistico, o della rete in genere, sicché, semplicemente, non si avvertono difficoltà (com'è normale che sia).
Se io scrivessi: "le auguro una buona goirnata" (o giù di li), dubito che lei avrebbe difficoltà a capirmi. Cionnondimeno, non percepirebbe come italiano e corretto il termine "goirnata".
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 0 ospiti