"Dalfonía"

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Fausto Raso
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"Dalfonía"

Intervento di Fausto Raso »

La "dalfonía" (o il "dalfonismo"), sulla scia di daltonismo, potrebbe essere un neologismo accettabile per indicare il contrario della ortoepia?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non credo che sia accettabile, poiché questi composti si riferiscono al chimico e fisico inglese Dalton.

Vedrei invece come antonimo di ortoepia qualcosa come disepía, con dis- greco, che «indica alterazione, malformazione, insufficienza» (GRADIT). In fondo ortoepía deriva da ortho- ‘diritto’ e épos ‘parola’. Si pensi anche a ortofonia/disfonia, sebbene non sia una coppia speculare dal punto di vista semantico.

Ci sarebbe anche dislalía, registrato, ma termine medico che indica «pronuncia difettosa delle parole per alterazione organica o difetto di conformazione dell’apparato fonatorio» (GRADIT). E, sempre come termine medico, mogilalía «difficoltà di parola».

Forse il termine migliore potrebbe essere cacoepía (da caco- ‘brutto, cattivo, sgradevole’). :D

Vedo ora che c’è nell’Oxford English Dictionary (quello vero) cacoëpy «Bad or erroneous pronunciation; opposed to orthoepy. Hence cacoë'pistic a.». :)

P.S. Sposto questo filone in Lessico e semantica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: "Dalfonía"

Intervento di Infarinato »

Dalfonia/dalfonismo e/o dalfonico (ora non ricordo esattamente in quale di queste forme) compaiono con intenti ironici nei libri di Canepari…
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Marco1971
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Re: "Dalfonía"

Intervento di Marco1971 »

Infarinato ha scritto:Dalfonia/dalfonismo e/o dalfonico (ora non ricordo esattamente in quale di queste forme) compaiono con intenti ironici nei libri di Canepari…
Ma non si riferirebbero alla distorta percezione dei suoni piuttosto che alla loro distorta produzione? :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: "Dalfonía"

Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:Ma non si riferirebbero alla distorta percezione dei suoni piuttosto che alla loro distorta produzione? :roll:
Certo, proprio cosí, il che normalmente porta anche a una distorta [ri]produzione. ;)
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